kasper-me

Come uno che si é trovato a pensare alla sua vita....e la fotografia che ne ha avuto gli fa pena.....
...non so se essere più triste, disperato o incaxxato con me stesso

IO&EVELYN

prima o poi la farò finita. basta con questa pagliacciata. ma quando però....

Ines Lou

bah un pò vuota.

Ichnos

Mi sento a malapena... come quasi sempre, del resto.

Ergo Proxy

Delusa.

Blue_Moon

Mi sono svegliata con addosso la voglia di morire

SugarPhobic

Fatevi forza Shady e Moon
Il treno è ancora in corsa.

Madeleine

Arrabbiata, triste, stanca di tutto...

Stefania90

Malissimo, ho gli occhi gonfi e mi fa male la testa tanto che ho dovuto prendere un'analgesico per quanto ho pianto, e non riesco a smettere... non ci voleva questa adesso, sono troppo vulnerabile. Era solo un gatto ma è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso, sto male come se mi fosse morto un parente. Non voglio più essere così sensibile e soffrire così per tutto, come si fa a non soffrire? Un modo ci deve essere, se qualcuno lo conosce me lo dica per favore, da un pò di tempo a questa parte non faccio che star male in modo esagerato per tutto.

SugarPhobic

Fra tutte le cose anormali che puoi aver fatto nella tua vita, Stefania, credimi che piangere quando ti muore il gatto è perfettamente normale. E' nel paradiso felino, pensa così. E' dura da superare ma credimi, per esperienza, posso dirti che passa, anche per un fobico. Fatti forza, cerca di svagarti. Non c'è niente da fare purtroppo, il tempo farà il resto. Conserva il suo ricordo con te, da lì non ti lascerà mai.

Come mi sento io? Di me*da, posso dirlo? Ho voluto a tutti i costi rispondere a tuo discussioni che sapevo benissimo mi avrebbero fatto star male, rivangando ricordi che la mia mente aveva fatto bene a lasciar giù.
Mi sento un masochista, ecco.

utentex

Mi dispiace . è normale soffrire per le perdita del proprio gatto,se non lo facessi non saresti umana. Il tuo dolore si potrà attenuare solo con il tempo...

pokorny

Come mi sento in questo momento? 'Na m[omissis]a come si dice dalle mie parti...

tersite

non sei condannato nessuno lo è , diciamo che siamo messi male
ma un minimo di speranza c'è , più passano gli anni e più la speranza si riduce

pokorny

Non c'è motivo di buttare al cesso la propria empatia. Se non si è proprio crudeli è utile poter avere quel moto di animo per aiutare chi ci capita a tiro. Io ho avuto tanti gatti, la prima crebbe con me, la ebbi a 16 anni e ne visse 17, la parte centrale della vita. C'ero quando la si dovette sopprimere e ancora mi ricordo. Adesso sto costruendo una piccola corazza nel senso che per tanti aspetti la vita è stata ingenerosa con me e una parte di me riesce a dire "ma mi devo pure prendere carico di quello che mi circonda?" Diciamo che spero di raggiungere un equilibrio tra empatia e il giusto e sano pensare a sé stessi, dato che nessuno "ci" ha chiesto di essere stati messi al mondo.

Ti posso concludere con una frase di Buddha ad Ananda, il suo fido attendente. Andanda era un uomo eccezionale per qualità e nobiltà d'animo e una volta ebbe un momento tanto simile a quello che hai descritto per te stessa. Buddha gli rispose "non farti carico dei mali del mondo" e parliamo di gente che ha dedicato la vita al prossimo. Il senso della frase è che se ci prendiamo un fardello eccessivo, vuoi perché reale, vuoi perché amplificato dal nostro animo, l'unico, unico unico risultato è che si sta male e non abbiamo giovato a nessuno. Puoi dirti che il tuo gatto (se era tuo) è vissuto con te e non in una strada, mentre se la situazione è diversa, tipo che l'hai visto investire... non è colpa tua e non potevi fare niente. Non possiamo curare i mali del mondo e non resta che fare il meglio che possiamo, per noi e il prossimo.

Myway

Stefania90

Grazie, molto profondo il tuo messaggio, il gatto era il mio, non so cosa gli sia successo sinceramente lho trovato sotto casa ieri pomeriggio con una zampa a brandelli (mi scusino i più sensibili) non so se lo hanno investito o un branco di cani lo ha aggredito (cè ne uno che gironzola sempre da queste parti) fatto sta che ha vissuto due, tre ore in quello stato e poi è morto, per questo sto male (ci sto ancora male) se non lo avessi visto in quello stato non avrei probabilmente sofferto così, anche se ci ero affezionata. Il veterinario ha detto che sembravano morsi di cane e che avrei dovuto tenerlo dentro se c'erano cani. Mi sento un pò in colpa, ma lui era abituato a farsi la sua passeggiata pomeridiana e io lo lasciavo andare tranquilla.

Lo so che non ci possiamo fare carico di tutta la sofferenza che c'è in giro ma io sono così, sono come una spugna che assorbe, assorbe e poi non riesce a liberarsi dei pensieri negativi. Sto male per qualsiasi cosa, non riesco a essere spensierata e felice come gli altri, rimugino su pensieri brutti e tristi tutto il giorno, sui problemi, non solo per quanto riguarda il gatto che è solo una goccia in un mare, e non riesco a trovare serenità. Vorrei trovare il modo di dire "ah è successo questo? Ok, succede..." ma non so come fare.

pokorny

Meno male che non sai come fare perché è una cosa sbagliata, o almeno io la trovo sbagliata. Io sarei sotto un treno sapendo che un mio animale ha pure sofferto ore, sarebbe disumano non fosse così. Dico che si può, piano piano, cercare un equilibrio in modo che l'empatia non diventi qualcosa che ci paralizza.

Non credo che questo si ottenga da oggi al domani; per me, spostare l'equilibrio è stato relativamente spontaneo perché, come dicevo, sento di aver preso tanti di quegli schiaffi che ce l'ho un po' con tutto il mondo, ma un conto è spostare un equilibrio, un conto è fregarsene, e spero di non arrivare a questo se non in momenti "no" che poi passano.

Dico che puoi forzarti a pensare che ci sono gatti che fanno una fine peggiore, che a differenza del tuo hanno sempre vissuto per strada, freddo la notte, malattie e magari sono morti soffrendo più a lungo... Credo che se ci forziamo a vedere l'altro lato delle cose, piano piano, si sposta l'equilibrio nella direzione giusta. Ci vogliono anni, come per tutti i cambiamenti strutturali della personalità, ma quando si parla di obiettivi possibili (ovvero niente come nel topic dei tre desideri) e si accetta che ci vuole tempo, io sono fiducioso che possiamo lavorare su noi stessi.

Noriko

Mi sento delusa, moralmente a terra ... se ci fosse un amica/o sulla cui spalla piangere un po'.

Paz

Noia

kasper-me

Stufo...nervoso...insofferente :S:S