Originariamente inviata da Ventolin

Domani torno in Toscana, dove ricomincerà la non-vita universitaria. Non ho una cazzo di voglia di tornare alla solitudine, allo studio svogliato, alle ansie. Allo zero affettivo. Mi sento depresso. Svogliato. Stanco. Una zavorra sulla terra che ha una qualche utilità solo fin tanto che fa qualcosa di utile per qualcun altro.

Se smettessi di interessarmi a chicchessia, non resterebbe nessuno a volermi bene, nemmeno io stesso. E' normale avere questo pensiero fisso? non credo sia vero, ma non riesco a pensare altrimenti. Certo ci sarebbe la mia famiglia. Che però non sospetta affatto di quanto sono psicologicamente esausto. Ormai è passato troppo tempo, troppi soldi buttati. Non posso che andare avanti.

E non riesco a percepire alcun affetto, nè alcun aiuto, mi sento schiacciato da responsabilità di cui mi interessa poco. Conduco una vita di cui mi interessa poco. Trovo che le vite altrui siano molto più interessanti della mia.

Bramo un amore di cui posso solo sperare l'esistenza. Una sensazione forte che mi faccia pensare a quanto è bello vivere. O che perlomeno non mi faccia pensare a quanto sia pesante una vita senza scopo.

Da solo non ho i presupposti giusti per uscire da questo stato di torpore. Se vengo lasciato a me stesso, improvvisamente mi sembra tutto inutile. Tutto il mondo, l'universo, la cultura, lo spazio e il tempo, tutta roba inutile.

E questo è come mi sento. Ennesimo commento che passa e si perde nel nulla di un forum alle 2 meno 10 della notte.