Immagina di vivere in una casetta sperduta ma spaziosa. La posizione non è delle migliori, sogni una dimora più moderna e vicina al centro. In futuro molto probabilmente traslocherai ma al momento sei qui e di conseguenza perché non rendere più accoglienti queste stanze?.
Alla fine basta arredare con i mobili che preferisci, decorare le pareti con un bel quadro.
Funziona così anche per la solitudine.
Sfrutta il tempo per fare quello che ti piace, guarda film senza sensi di colpa, dedicati alle tue passioni. Impreziosisci l'ultimo angolino vuoto imparando qualcosa di nuovo.. una lingua, le basi della chitarra classica o le ricette dello chef Tony. Tutto quello che vuoi, acquisire nuove competenze è fonte di benessere.
Pensa, ad esempio, alla soddisfazione che proverai dopo aver suonato alla perfezione la tua canzone preferita.
Detto ciò, certi momenti di malinconia capitano nonostante la buona volontà ma tutto si può aggiustare.
E proprio per questo nella nostra tana non può mancare la cassetta degli attrezzi.. solo che al posto delle brugole del 6 dentro ci troveremo delle astuzie per allontanare la tristessssssa.
Personalmente conosco tre piccoli trucchi, spesso funzionano.
Te li elenco.
1. Stancarsi fisicamente con un'attività impegnativa quanto basta. Una bella corsa, pulire casa. E alla fine ti sentirai orgoglioso del risultato.
2. Il librone dell'angoscia, qui si passa alle maniere forti
. Quale materia odiavi ai tempi della scuola? Bene, riprendi un libro dell'epoca, semmai cerca qualcosa su internet e preparati come se dovessi sostenere un'interrogazione.
Ho conservato un tomo delle superiori, la professoressa mi obbligava a imparare gran parte delle nozioni a memoria. Beh, dopo un'oretta, a volte dieci minuti.. anzi, al solo pensiero del librone di colpo ti sentirai meglio. Più leggero. Perché va bene tutto, pure la solitudine ma il librone no. No, non quel macigno. E così per evitarlo cambierai pensieri automaticamente.
3. Scegli un personaggio buffo. Puoi inventarlo oppure attingere ad un cartone animato, un film, una serie televisiva. Ecco, ora immaginalo mentre parla della solitudine dando voce a quelli che sono i tuoi pensieri. Crea un monologo e osserva la scena, rendila totalmente assurda, ridicola.
Alla fine ti scapperà un sorriso e di colpo la solitudine e quei pensieracci ti daranno meno angoscia. Non faranno più paura. Gli toglierai potere, sarà come valutare la questione da un punto di vista differente, più lieve. Esempio. Penso a SpongeBob nella sua dimora a forma di ananas. E' triste, in sottofondo si sente la cucaracha. Ahimè, non ci sono altri dischi in casa, questa è l'unica musica di accompagnamento disponibile. SpongeBob afferma di essere solo, piange. Ad una certa deve soffiarsi il naso e facendolo emette un suono. "Pee!". Ci riprova. "Pee, pee!". E così inizia a suonare a tempo con il disco. Pee, pee, pee, per la gioia del vicinato.
Lo so, è una roba strampalata e forse infantile ma provaci, tentar non nuoce***
*** questo espediente può funzionare anche in altri contesti. Una persona ti incute un certo timore? Bene, piazzalo nei panni della spugna di mare. Tizio ostenta le sue imprese lovvvose? Ottimo, pensa a SpongeBob con un grembiule da cucina mentre racconta "Ieri l'ho fatto, due, tre, quattro volte. Sulla griglia. RRRRRRovente. Ad un certa ho preso le corde e ho fatto nodi che manco un arrosto. Le sfumature, dovevi vedere le sfumature di quella montagna di krabby patty! Grazie mia spatolina!". Il tutto mentre osserva bramoso la sua famosissima spatolina da cucina.