shalton

Salve.

Esiste un trucco per svuotare la mente? Ricordo che una volta una psicologa mi disse di stare sdraiato o seduto e di mettere le mani sul petto, pensando ai pensieri negativi e battendo sul petto le mani una alla volta (Riferendomi che questa cosa consente di stimolare una parte del cervello), ma non ricordo bene la tecnica né come si chiama.

Awareness

Non ho mai sentito questa tecnica.
Spesso ne sento davvero il bisogno anche io, e (sono ridondante lo so) nella mindfulness ho trovato un supporto, non dico una soluzione.
Forse lo sai già, ti descrivo ciò che faccio io.
Mi siedo, occhi chiusi, e porto tutta l'attenzione sul respiro, all'aria che entra ed esce, magari alla sensazione dell'aria che accarezza le narici. I pensieri arrivano, e continuano ad arrivare, ciò che faccio è ogni volta riportare l'attenzione sul respiro, senza giudicare il pensiero che arriva come sbagliato, inadatto, bello brutto ecc. Prendo atto che la mente ha prodotto quel pensiero, ne divento consapevole. E riporto, ogni volta, e con grande gentilezza, l'attenzione sul respiro. La pratica è tutta qui. Sempre più lo spazio tra un pensiero e l'altro si espanderà, e piano piano lo spazio pacifico sarà la cosa più presente. E' un percorso lungo, di una vita direi, è una forma di amore verso sé stessi. Ho periodi in cui vado meglio e altri in cui è più difficile, ma in generale mi ha portato benefici quali più calma e pacificità, per non parlare dell'aumento del senso di presenza, cioè del vivere il momento presente. All'inizio mi sembravano argomenti New age e dai quali stare alla larga, ma non è così, anzi, le neuroscienze (per quel poco che ne so), confermano i benefici in numerosi studi.
Spero di esserti stato d'aiuto.

NatoMorto

se esiste una tecnica spiegatela perchè sono torturato/ossessionato dai miei pensieri da molti,troppi anni

claire

Svuotando la vita dalla porcheria

SisifoFelice

svuotare la mente non si deve anche perché non si può. più che altro si può lavorare molto sull'educarla e non rimanere ostaggio dei pensieri. quello sì.
se il disagio psichico è molto radicato e ossessivo, bisognerà intraprendere una terapia (farmacologia o psicologica, a seconda); quando si inizia a vedere un alleggerimento della fase acuta, si può procedere con i gruppi di ascolto e la meditazione e, parallelamente, con una graduale attenzione allo stile di vita, alle relazioni sociali, agli stimoli culturali. se tutto ciò viene fatto con pazienza, costanza, determinazione, umiltà, tenacia, coraggio, col tempo si potrà sentire la sofferenza diminuire e il vortice diradarsi.
è una strada semplice? certo che no. è per tutti? funziona sempre? voglio sperare di sì. ma altre non ne conosco, salvo strategie effimere o palliative che girano nei tutorial sul web.
questo è quanto posso dirti sull'esperienza che ho.

gaucho

10 min di mindfulness

Luca97ct

Come ti è stato consigliato da altri utenti, ti consiglio di praticare la mindfulness, magari documentati su Youtube dove ci sono tanti terapeuti che ne parlano e offrono semplici esercizi da poter fare. Ti consiglio di essere costante e praticarla ogni giorno. Ovviamente non risolverà il problema, ma può essere un aiuto importante.

XL

Comunque in linea di principio si può svuotare relativamente la coscienza. Se ti metti a fare operazioni a tre o quattro cifre a mente, svuoti la coscienza dal resto, se non basta questo si può passare a fare operazioni più complicate di qualsiasi tipo che richiedono attenzione. Imparare una poesia a memoria, una canzone e così via, andrebbe bene di tutto anche fare attenzione al respiro come suggeriscono in certi esercizi di meditazione.

Io alla fine comunque non afferro il senso del cercare un'occupazione noiosa per eliminare altro, svuotare la coscienza da una preoccupazione, un desiderio o altro con un'occupazione che richiede attenzione si può fare, ma a cosa serve?

Peché fare cose del genere? Fatto questo poi cosa si è risolto?

Ti davano noie dei pensieri (il contenuto) che per te magari erano comunque rilevanti (se non non avresti pensato a cose del genere), adesso magari ti annoi a fare queste cose qua.

Per questo per me la meditazione non può funzionare, mi annoierei a meditare comunque, toglierei un disagio per metterne in piedi un altro di natura diversa.

Ma poi quando un tizio medita ed è concentrato sul respiro e gli viene in mente improvvisamente lo stimolo che deve andare al cesso (quelle diarree fulminanti), che fa resta là ad aspettare che passi dolcemente dicendo "io non sono questo stimolo" e resiste rischiando di farlsela addosso tornando a concentrarsi sul respiro, o lo asseconda e va al gabinetto?

Se ho preoccupazioni e desideri, alla fine preoccupazioni e desideri miei sono non è che devo aspettare che passino o occuparmi di qualcosa o altro, devo comportarmi di conseguenza se riesco, come quando ho lo stimolo di andare al gabinetto, questo è per me. Se riesco a soddisfare questo malloppo sarò più felice, se non riesco e mi caco addosso un po' infelice o molto infelice. Ma non è che io non sono questi desideri, il mio stimolo di cacare e così via, lo sono e come tutta 'sta roba qua, e non è detto che non sia significativa per me. Vado proprio nella direzione contraria a queste idee di fondo. Non sono affatto l'osservatore neutrale di questi stimoli, idee, pensieri e desideri, sono anche in buona misura questi stimoli, idee, pensieri e desideri.

SamueleMitomane

mi pare na mezza fuffata

Meditazione. Non è facilissimo all'inizio ma lo diventa col tempo, anche una settimana e mezzo se la fai con costanza. Solo dieci quindici minuti al giorno. Funziona, non è roba spirituale, è scientificamente provato.
Io non la pratico perché sono un idiota procrastinatore, ma fidati, funziona. I risultati si vedono proprio concretamente a quanto pare. Ci sono vari tipi in realtà (che addirittura possono avere effetti diversi), il più famoso è la meditazione mindfullness. In realtà, volendo, non devi restare per forza fermo per meditare https://www.meditazionezen.it/meditazione-camminata/

Ovviamente un'altra cosa sarebbe vivere uno stile di vita meno stressante, di questo non hai parlato però, non posso saperlo.