Esperto
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Non so se si tratti di depressione; il depresso, per come lo intendo io, (ne ho conosciuto solo uno in tutta la mia vita, la madre di un amica che poi si è suicidata) non si lamenta perchè ha perso ogni speranza; tace; disilluso, disincantato, privo di alcun interesse a comunicare con altri e condividere la sua angoscia, non ne ha motivo, non c'è più niente da aggiustare; un sentimento immediato che si estende unificando passato, presente e futuro in un solo momento; è tutto andato, finito, e ciò che deve venire, è già disposto, non cambierà niente. Viceversa, agitarsi, essere scontrosi, o continuare a manifestare il proprio dolore vuol dire che si è frustrati, tristi, inappagati, delusi, quindi arrabbiati; si accentua il proprio disprezzo e il proprio astio, si è gelosi, ci si ribella perché non si può essere come si vuole e allora si fa il possibile per ostacolare la realizzazione degli altri o quantomeno si tenta di sminuirla; comunque tutto ciò tradisce, secondo me, ancora una volontà che vedendosi inappagata nei desideri, ancora si esprime, vuole dire la sua, e in alcuni casi, magari ha riposta in qualche parte di sé ancora la speranza che le cose possano cambiare, migliorare; vuole che le cose siano in modo diverso, ma non potendole avere, fa casino, perde il controllo, in un certo senso fa i capricci come i bambini, tutto ciò in modo più o meno attenuato dal raziocinio di ciascuno. Un depresso diversamente, non vuole più niente, non ha più niente da dire. Quindi come sopravvivere con un depresso? Se il depresso corrisponde alla mia descrizione, bisognerebbe preoccuparsi invece di capire cosa fare affinché lui sopravviva, prima che sia tardi. Se poi si tratta di psicosi, è tutto un altro discorso. Come convivere con una persona che per i più vari motivi è diventata ostile, frustrata, triste, lamentosa, o via dicendo? Non saprei, a discrezione di ciascuno decidere cosa si vuole salvaguardare, se si vuole trovare un compromesso, se si vuole aiutare una persona, ascoltarla, se è possibile, (perché appunto loro vogliono comunicare, il loro agitarsi è un disagio, non sono persone serene!) oppure allontanarle; non credo ci sia altro
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