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Non dire mai "Torno subito". Torni subito? Ma dove cazzo stai andando? C'è in giro un killer psicopatico che sta già arroventando la padella per cucinarci le tue budella e tu scorrazzi in giro da solo? Ma ti scoreggia il cervello? Te l'avevo detto di non bere troppo che poi ti scappa la pipì e devi correre al cesso. Peccato che il cesso più vicino stia dall'altra parte della casa e nessuno sia così pirla da accompagnarti. Quindi procurati un pannolone formato gigante e fattela addosso.
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Piccoli consigli di vita quotidiana
Se sei negro, mi dispiace, ma non posso fare niente per aiutarti. Infatti il negro è sempre il primo a morire in un film horror che si rispetti. A dirla tutta anche essere grasso non è un buon fattore prognostico.
Amici caucasici, ricordate sempre: se vi trovate in un film horror la prima cosa da fare è cercare un negro al più presto e attaccarvi al suo culo. Finché lui è vivo infatti potrete stare tranquilli.
Una volta che il negro è morto dovrete fare sempre attenzione a tutto. Rintanarsi in un angolo a piangere non è mai una buona soluzione. Cagarsi addosso neppure, ma almeno è divertente.
Anche essere poliziotti, sceriffi o governativi non è di grande aiuto: non contate sul fatto che potreste essere dotati di armi e di un addestramento militare da poter fare il culo a Rambo: se indosate una divisa, state certi che il mostro vi sega in due. Letteralmente.
Amici borghesi, non crediate di fare con il tutore dell'ordine lo stesso giochetto che fate con il negro: c'è un 25% di possibilità che lo sbirro in realtà sia cognato del mostro e che vi accompagni a casa sua per condire meglio il gulash
Non date confidenza ai clown che non vi fanno ridere. Già il fatto che uno si vesta da pirla, dovrebbe farvi insospettire, ma poi cioè, ve lo vedete un pagliaccio che se ne va in giro di notte da solo quando tutti i bambini sono a letto (o alzati di nascosto a guardare le tette della Folliero in seconda serata?) Che c'è una party nei paraggi? No, cioè, t'ho invitato alla mia cazzo di festa di compleanno? Che ti pare che qui stiamo ridendo? No! E allora sparisci pagliaccio! Quello vuole papparvi in un boccone, ve lo dico io, che di professione faccio il pagliaccio e certe cose le so. Anche il pagliaccio del Mc Donald è pericoloso: non vi uccide subito, ma tortura lentamente le vostre coronarie, a colpi di colesterolo.
Non accettate caramelle dagli sconosciuti. Non potete mai sapere con cosa le hanno tagliate. Se volete roba buona chiamate mio cuggino al 347162348 e ditegli che vi ho mandato io.
Non aprite quella porta. Chettelodicoaffare?
Se sentite un rumore, andare a controllare quasi mai è una buona idea. Che cazzo ti frega cos'è stato? Non dormi la notte senza saperlo? Anche io soffro d'insonnia, ma non mi salta in mente di fare qualcosa di così idiota; anzi, quando la notte non riesco ad addormentarmi di solito prendo dei lassativi; poi non dormo ugualmente, ma almeno ho qualcosa da fare. Settimana prossima potrete sempre noleggiare il vostro cazzo di film in VHS e scoprire cos'è stato a fare quel rumorino.
Se la colonna sonora comincia a farsi più veloce o ad aumentare di volume significa che il killer è vicino. Scappate.
Se l'auto non ne vuole sapere di partire, chiedere una spinta agli zombie che vi stanno inseguendo non è un'idea da Oscar. Lo sanno tutti che i non-morti non sono molto gentili.
Parlare a voce alta mentre siete nascosti è il miglior modo per comunicare al killer la vostra posizione. Già che ci siete perché non fate dei segnali di fumo e vi disegnate un bersaglio sulla schiena?
Se siete inseguiti da un'orda di zombie e non sapete quale chiave nel mazzo apre la porta che vi si para davanti potete risparmiare tempo sfondandola con un calcio o con la testa del vostro amico.
Se finite i colpi della pistola fate testamento. È inutile tu, là in fondo, che ti tocchi le palle, tanto non funziona contro gli zombie.
Le forbici dalla punta arrotondata non sono un'arma di autodifesa. Al massimo ci puoi ritagliare un omino di carta a cui confessare i tuoi peccati prima di morire.
Evitate, per quanto sballati possiate essere, di scambiare il mostro gigante per un vostro compagno di scuola mascherato e di invitarlo a trombarsi qualche ragazzina ubriaca al rave in cui vi trovate. Si sa che i mostri sono bigotti e potrebbero non gradire.
Prima di salire in macchina, controllate sempre i sedili posteriori che da che mondo è mondo mostri/killer/ex mogli si nascondono sempre là dietro per tenderti un agguato.
Rimanendo in tema: la vogliamo chiudere quella benedetta portiera una buona volta? Che vuol dire "solo un minuto devo prendere una cosa al negozio"? Sei in un film dell'orrore imbecille! E come se non bastasse ambientato a New York. Se non ti si rintana in macchina il mostro come minimo te la ciula il primo che passa!
Questo consiglio è rivolto sopratutto a tutti quegli sfigati che si sono ritrovati a fare la parte dello sbirro in un film horror (bravi coglioni, dovevate leggere questa guida prima di fare la domanda): se avete appena sparato al mostro/demone/pazzo-omicida-ancora-umano-ma-alto-tre-metri-e-semi-invulnerabile in pieno petto e vi siete accorti che non muore e non ne risente, non state lì a scaricargli l'intero caricatore: SCAPPATE e risparmiate munizioni per quando vi ritroverete avanti un licantropo che stranamente, con loro, le pistole funzionano ancora.
Mai, e dico mai!, comprare una casa (per quanto il prezzo sia interessante e il collegamento al centro vantaggioso) costruita su un antico cimitero indiano
Quando scendi in cantina oltre alla candelina ricordati di portarti un mitra M60.
Frasi da non pronunciare mai
Diffida di un clown a cui non scoppia manco un palloncino.
Torno subito. Non tornerete. Oppure tornerete, ma in comode rate.
Cos'è stato? Vado a controllare, aspettatemi qui. Non ti aspetteranno.
Non ucciderla, ti prego. Prendi me piuttosto. Prenderà te, lei e tutti i vostri fratelli, sorelle, zii, nonni e cugini fino all'undicesimo grado di parentela. E non per una gita al mare.
Non voglio morire. Al killer non interessa se hai moglie e figli o se non hai ancora finito di pagare il mutuo della casa. È lì per ucciderti e lo farà, anche se tu non sei d'accordo; mettersi a discutere mentre impugna un coltello da cucina con lama di 22cm non verterà la situazione a tuo favore. Se proprio devi incazzarti, fallo col regista a corto di idee.
Io, sono tuo padre. È un film dell'orrore, i colpi di scena poco scontati non sono ben accetti.
Aiuto! Considerando il menefreghismo della gente di fronte ad una richiesta d'aiuto nessuno accorrerà in tuo soccorso. Meglio urlare roba tipo: Cibo gratis.
Non sei obbligato a uccidermi! SÌ CHE LO È! È stato assunto per questo.
Lo stereotipo del killer nel film horror post-moderno è andato via via diversificandosi. È un film dell'orrore, attieniti al copione senza troppe improvvisazioni. Ti è concesso di urlare e cagarti addosso se vuoi, ma difficilmente il pubblico potrà apprezzare pensieri più complessi. Anche perché di solito dorme.
Meno male, siamo salvi. Non è vero, non siete mai stati così lontani dall'esserlo: mancano ancora 40 minuti alla fine del film, come ce le riempiamo le scene che restano? Ci vogliamo mettere una scena di sesso gratuita? Mmmh... buona idea.
Dividiamoci, li troveremo più in fretta. Solo per essere macellati come bestie uno alla volta.
Perché non vuoi credermi? Perché sono sano di mente!: stai tranquillo, dopo che il mostro gli sarà balzato addosso, lo avrà sventrato, scavicchiato, decollato e probabilmente anche sodomizzato, vedrai che tenderà un po' più a crederti.
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Complimenti, forse potrai ancora vivere per qualche ora. Le peggiori ore della tua vita.