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13-10-2019, 12:10
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#201
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Esperto
Qui dal: Jan 2018
Messaggi: 4,072
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Quote:
Originariamente inviata da CryingOnMyMind
Bello eh snaturarsi completamente per sentirsi come gli altri. E parlo per esperienza personale , dato che per almeno 2 anni sono uscito totalmente dalla comfort zone, creandomi io le uscite con gli altri. Risultato? Era una patetica recita in cui ero iper complessato e non ho imparato proprio niente. Poi ci sta che uno ci prova eh, ma sempre cosciente dei propri limiti
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Complimenti per l'intervento brillante, è un intervento che dimostra che per fortuna c'è chi capisce come è la realtà dei fatti
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13-10-2019, 12:37
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#202
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Principiante
Qui dal: Sep 2019
Messaggi: 53
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Quote:
Originariamente inviata da Maximilian74
Io credo che bisogna essere portati di natura per fare determinate cose e comportarsi in un determinato modo. Se non sei portata ma forzi il tuo modo di essere e di fare per uniformarti agli altri, è come andare contro se stessi. E poi secondo me il mettere in pratica tutta quella serie di cose non equivale ad avvalorare la tesi che allora è vero che conta l'apparire più che l'essere?
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Secondo me no. Se il nostro modo di essere non ci fa stare bene perché limita la nostra vita a partire dall' interazione con le altre persone penso che sia giusto tentare in qualche modo di cambiarlo ma non per farci apparire agli altri in maniera diversa ma per stare meglio con noi stessi prima di tutto. Con questo non intendo dire che si devono seguire le mode per compiacere gli altri o scimmiottare l'atteggiamento da figo di qualche personaggio famoso. Il problema è come cambiare quel modo di essere perché credo che nessun fobico o inetto sociale ecc sia contento di vivevere quella determinata condizione.
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13-10-2019, 12:41
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#203
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Esperto
Qui dal: Mar 2010
Messaggi: 12,757
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Pollina:
Quote:
Io sinceramente le volte che ho visto dei cambiamenti notevoli nelle persone erano determinati da particolari eventi del tipo l'incontro con una persona, nuovi amici, un nuovo posto di lavoro stimolante ecc. Il problema è se tutto questo non avviene casualmente spetta alla persona farlo capitare.
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Il tuo è un post molto interessante. Tralasciamo il nuovo posto di lavoro che ormai assumere è diventato un evento talmente raro che se ci affidiamo a queste rarità sarà difficile cambiare. Allora, incontro con una persona e nuovi amici.... Di persone se ne incontrano, tranne per quelli che non escono mai, ci saranno pure dei contatti con nuove persone magari limitati, però esistenti. Il problema è che se non sei aperto e comunicativo la persona non riuscirà a mostrarsi per quello che è e soprattutto a fidarsi, non stabilendo quindi quella connessione che servirebbe per causarci un cambiamento. Anche il concetto di nuovi amici per molti qui del forum più che un mezzo è un evento così difficile che può essere più considerato un fine; e qui farei il discorso di prima cioè che per trovare nuovi amici servono delle doti che sono alla base del problema che stiamo analizzando. è un po' come se uno soffre di una forte zoppia e per curarsi gli si chiede di andare a prendere un tapis roulant in un centro commerciale e trasportarlo di persona.
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Ultima modifica di Warlordmaniac; 13-10-2019 a 12:43.
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13-10-2019, 12:43
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#204
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Esperto
Qui dal: Jan 2018
Messaggi: 4,072
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Quote:
Originariamente inviata da Pollina
Secondo me no. Se il nostro modo di essere non ci fa stare bene perché limita la nostra vita a partire dall' interazione con le altre persone penso che sia giusto tentare in qualche modo di cambiarlo ma non per farci apparire agli altri in maniera diversa ma per stare meglio con noi stessi prima di tutto. Con questo non intendo dire che si devono seguire le mode per compiacere gli altri o scimmiottare l'atteggiamento da figo di qualche personaggio famoso. Il problema è come cambiare quel modo di essere perché credo che nessun fobico o inetto sociale ecc sia contento di vivevere quella determinata condizione.
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Nessun fobico, evitante, depresso penso sia contento di esserlo, ma guarda che c'è tanta gente che è così da sempre, fin da piccoli, c'è gente a cui trema voce e mani in mezzo alla gente, se non sei naturale e spontaneo come loro, non riuscirai comunque a vivere come loro, e ci sarà sempre un senso di inadeguatezza, disagio e soprattutto stare male, veramente male. Io credo che non siamo proprio portati per le relazioni sociali
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13-10-2019, 14:16
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#205
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Esperto
Qui dal: May 2010
Ubicazione: Lombardia
Messaggi: 3,334
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Quote:
Originariamente inviata da Maximilian74
Nessun fobico, evitante, depresso penso sia contento di esserlo, ma guarda che c'è tanta gente che è così da sempre, fin da piccoli, c'è gente a cui trema voce e mani in mezzo alla gente, se non sei naturale e spontaneo come loro, non riuscirai comunque a vivere come loro, e ci sarà sempre un senso di inadeguatezza, disagio e soprattutto stare male, veramente male. Io credo che non siamo proprio portati per le relazioni sociali
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Arrivare a questa consapevolezza qualche anno fa (per davvero, non solo "a parole" per poi sotto sotto rosicare o soffrirne comunque) per me è stato liberatorio, come levarsi un grosso macigno dalle spalle, e mi ha consentito di riprogrammare tutta la mia vita presente e futura in base a quelle che sono le mie reali capacità, caratteristiche e potenzialità... niente più seghe mentali, giochetti, forzature, illusioni, prese in giro a se stessi e agli altri.
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13-10-2019, 15:59
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#206
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Roma
Messaggi: 28,118
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Quote:
Originariamente inviata da Wonderlust76
Conoscevo uno che era abbastanza sfigato...ha iniziato con queste robe ed effettivamente ha cambiato vita: viaggi, morosa etc...MA ERA CARATTERIALMENTE PREDISPOSTO.
A lui piaceva stare in mezzo alla gente, organizzare etc... era solo un po' goffo e fisicamente fuori forma.
Risolti questi aspetti ha iniziato a vivere.
Diverso è se uno ha dei blocchi, ha paura del nuovo, della gente, di tutto quello che non fa parte della sua routine...e ha di conseguenza un atteggiamento evitante.
Io appartengo a questa categoria, ed è bruttissimo, perché vorresti veramente cambiare la tua vita..ma sei ostaggio di te stesso.
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Penso che hai detto tutto quello che c'era da dire. Intervento ineccepibile e definitivo Per me la discussione si può chiudere qui
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13-10-2019, 16:47
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#207
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Esperto
Qui dal: Jun 2009
Ubicazione: Oceania, Pista Uno
Messaggi: 63,742
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Quote:
Originariamente inviata da Architeuthis-
Presente.
A parte qualche rarissima eccezione (virtuale).
Dal vivo hanno smesso di cagarmi alle scuole medie, e qualche tentativo di fare amicizia lo ho anche fatto.
Ma il problema è il carattere, mica l'estetica (cit.), peccato che quelli con carattere simile ma non mostri le amiche le hanno.
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Se sei qui, qualche problema relativo all'ambito psicologico dovrai averlo no?
Magari queste persone che hai citato non hanno gli stessi problemi...
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13-10-2019, 16:48
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#208
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Esperto
Qui dal: Jun 2009
Ubicazione: Oceania, Pista Uno
Messaggi: 63,742
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Quote:
Originariamente inviata da Palmiro
Come dire "anche se finora non è servito a un tubo, anche se siete socialmente incompetenti, siate sempre voi stessi che soldi, lavoro e figa vi pioveranno dal cielo per diritto acquisito alla nascita"
È proprio vero che un bel tacer non fu mai scritto
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Bisognerebbe anche leggerli i post, prima di commentarli però.
se le ragazze arrivano bene, se non arrivano è bene lo stesso non è la stessa cosa di "soldi, figa, ecc. vi pioveranno dal cielo a prescindere" anzi. L'eventualità che si possa restare soli è tenuta in conto, poi casomai si può discutere sul fatto che vada "bene lo stesso".
E comunque trovo condivisibile l'idea che vivere affannandosi per uniformarsi ai modelli sociali che vanno per la maggiore, vivere per soddisfare le aspettative altrui mortificando le proprie sia l'Inferno in terra, esperienza personale.
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Ultima modifica di Winston_Smith; 13-10-2019 a 16:51.
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13-10-2019, 17:05
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#209
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Esperto
Qui dal: Jul 2016
Messaggi: 1,375
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Ma qui si gioca su un fraintendimento, perché il Bravo Ragazzo descritto all'inizio è teso appunto a soddisfare le aspettative degli altri, per definizione addirittura. Me par.
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Ultima modifica di onisco; 14-10-2019 a 10:52.
Motivo: lassa stà
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13-10-2019, 17:09
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#210
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Esperto
Qui dal: Jun 2009
Ubicazione: Oceania, Pista Uno
Messaggi: 63,742
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Quote:
Originariamente inviata da Angus
A me il punto sembra sempre lo stesso.
Qualità, difetti, caratteristiche hanno un'importanza relativa, come hanno detto molti.
Ad avere un valore determinante è l'atteggiamento che si ha, in primis nei confronti delle relazioni.
Le persone che scrivono qui hanno, chi più chi meno, un atteggiamento evitante, frustrante, rifiutante, non hanno molta voglia di essere vivi, hanno (a volte) poco da condividere (perché vivono poco), e non sono comunque disponibili a farlo.
Oppure, in alternativa, sono disponibili ad essere "presenti", ma solo a precise condizioni, tanto irrealistiche da essere irrealizzabili.
Se si impegnano a mostrare il contrario, è spesso per conformismo. Che non è una malattia o un difetto, ma desiderio di nascondersi nella massa, per non mostrare la propria indisponibilità a vivere. Anche perché, se lo facessero, già starebbero vivendo.
Sul piano delle relazioni, ovviamente trovare qualcuno adatto è impossibile, a meno che non si accontenti davvero di poco. Poco non in termini di pancetta, timidezza, scarsa assertività (che non è una competenza acquisibile andando a scuola di ballo o facendo le flessioni, ma espressione di un modo di porsi generale) o quant'altro, ma in termini di condivisione del proprio tempo con una persona che è presente fisicamente, ma poco più.
E' anche vero, comunque, che la diffusa incapacità o indisponibilità a comprendere gli altri non aiuta. Frequentare persone che ci identificano con la maschera che proponiamo (irrealisticamente positiva o negativa che sia), è piuttosto scoraggiante.
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Questo ragionamento sembra abbastanza logico, ma a mio parere non tiene conto di determinati aspetti tutt'altro che trascurabili.
1) Il rimprovero rivolto agli utenti del forum per la loro scarsa disponibilità alla condivisione col prossimo o per la loro disponibilità solo a condizioni irrealistiche non tiene conto IMO del motivo di questa indisponibilità: non tutti siamo uguali e non a tutti può essere chiesto lo stesso modo di conformarsi e comportarsi: da ciascuno secondo le sue possibilità a e a ciascuno secondo i suoi bisogni (cit.)
2) Sviluppo il punto precedente parlando della possibile relativizzazione del rimprovero di cui sopra: chi decide che le disponibilità di un individuo è scarsa o irrealistica? tutti (fobici e non) abbiamo dei limiti nella disponibilità che mostriamo a condividere noi stessi e il nostro tempo con gli altri, non sarà che i fobici (o una parte di essi) sono penalizzati anche dal modo con cui le dinamiche sociali si sono evolute e consolidate?
Mi spiego forse meglio con un esempio: la mia modalità di socializzazione ideale prevederebbe il ritrovo di un gruppo di persone, magari in un circolo serale, tutte seriamente intenzionate ad eviscerare tutti gli aspetti artistici, psicologici e storici del XXVII canto dell'Inferno, anche fino all'alba se necessario, senza rompersi i coglioni e passare ad altro dopo 5 minuti ma discutendo con passione di quell'argomento senza farselo bastare mai, e avere voglia di ripetere quell'esperienza ancora e ancora e ancora. E così via per tutti gli altri canti.
Le reazioni più scontate ("questo è pazzo", "ma che caspita va trovando?", ecc. ) non farebbero che confermare quello che penso, e cioè che la mia sfortuna è quella di avere come dinamica di socializzazione preferita una dinamica non "mainstream", ritenuta irrealistica e quindi irrealizzabile solo perché alla stragrandissime maggioranza delle persone piacciono altri modi per socializzare.
Non mi venite a dire che discutere della DC non è condividere se stessi con gli altri: secondo me può esserlo molto più che uscire a sbevazzare nei locali (come già detto, non tutti realizzano sé stessi nelle stesse modalità). Rimando alla mia firma (secondo quote) per il commento finale.
3) Nell'ambito più ristretto delle relazioni di coppia "trovare qualcuno di adatto è impossibile" è una frase contraddetta dal fatto che qualche coppia qui è nata (sottobosco docet) e non ho capito quanto sia intesa in maniera unisex o no, dato anche il taglio del topic. In ogni caso sostituirei "impossibile" con "difficile/molto difficile", e soprattutto lo motiverei con il fatto che è difficile/molto difficile trovare persone che vadano oltre o non si ritrovino nelle dinamiche sociali più comuni.
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13-10-2019, 17:16
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#211
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Esperto
Qui dal: Sep 2018
Messaggi: 2,478
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Quote:
Originariamente inviata da Winston_Smith
Questo ragionamento sembra abbastanza logico, ma a mio parere non tiene conto di determinati aspetti tutt'altro che trascurabili.
1) Il rimprovero rivolto agli utenti del forum per la loro scarsa disponibilità alla condivisione col prossimo o per la loro disponibilità solo a condizioni irrealistiche non tiene conto IMO del motivo di questa indisponibilità: non tutti siamo uguali e non a tutti può essere chiesto lo stesso modo di conformarsi e comportarsi: da ciascuno secondo le sue possibilità a e a ciascuno secondo i suoi bisogni (cit.)
2) Sviluppo il punto precedente parlando della possibile relativizzazione del rimprovero di cui sopra: chi decide che le disponibilità di un individuo è scarsa o irrealistica? tutti (fobici e non) abbiamo dei limiti nella disponibilità che mostriamo a condividere noi stessi e il nostro tempo con gli altri, non sarà che i fobici (o una parte di essi) sono penalizzati anche dal modo con cui le dinamiche sociali si sono evolute e consolidate?
Mi spiego forse meglio con un esempio: la mia modalità di socializzazione ideale prevederebbe il ritrovo di un gruppo di persone, magari in un circolo serale, tutte seriamente intenzionate ad eviscerare tutti gli aspetti artistici, psicologici e storici del XXVII canto dell'Inferno, anche fino all'alba se necessario, senza rompersi i coglioni e passare ad altro dopo 5 minuti ma discutendo con passione di quell'argomento senza farselo bastare mai, e avere voglia di ripetere quell'esperienza ancora e ancora e ancora. E così via per tutti gli altri canti.
Le reazioni più scontate ("questo è pazzo", "ma che caspita va trovando?", ecc. ) non farebbero che confermare quello che penso, e cioè che la mia sfortuna è quella di avere come dinamica di socializzazione preferita una dinamica non "mainstream", ritenuta irrealistica e quindi irrealizzabile solo perché alla stragrandissime maggioranza delle persone piacciono altri modi per socializzare.
Non mi venite a dire che discutere della DC non è condividere se stessi con gli altri: secondo me può esserlo molto più che uscire a sbevazzare nei locali (come già detto, non tutti realizzano sé stessi nelle stesse modalità). Rimando alla mia firma (secondo quote) per il commento finale.
3) Nell'ambito più ristretto delle relazioni di coppia "trovare qualcuno di adatto è impossibile" è una frase contraddetta dal fatto che qualche coppia qui è nata (sottobosco docet) e non ho capito quanto sia intesa in maniera unisex o no, dato anche il taglio del topic. In ogni caso sostituirei "impossibile" con "difficile/molto difficile", e soprattutto lo motiverei con il fatto che è difficile/molto difficile trovare persone che vadano oltre o non si ritrovino nelle dinamiche sociali più comuni.
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13-10-2019, 18:11
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#212
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Esperto
Qui dal: Jan 2018
Messaggi: 4,072
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Non credo esistano persone che abbiano voglia, tempo, desiderio di perdere tempo appresso a una persona problematica, fobica, asociale. Il motivo è molto semplice, passano oltre, scelgono chi suddetti problemi non ne ha. Inutile negare sta cosa.
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13-10-2019, 18:36
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#213
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Banned
Qui dal: Apr 2015
Ubicazione: Ovunque ma non qui
Messaggi: 14,306
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Essere depressi è la pietra tombale su ogni tipo di relazione
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13-10-2019, 18:43
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#214
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Esperto
Qui dal: Aug 2012
Ubicazione: Banned
Messaggi: 18,111
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Quote:
Originariamente inviata da Maximilian74
Non credo esistano persone che abbiano voglia, tempo, desiderio di perdere tempo appresso a una persona problematica, fobica, asociale. Il motivo è molto semplice, passano oltre, scelgono chi suddetti problemi non ne ha. Inutile negare sta cosa.
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e chi la nega sta cosa? nn è una roba matematica ma a grandi linee è vero , però presuppone che il problematico non cambi per niente di una virgola per tutta la vita , cosa impossibile perchè passa il tempo le cose cambiano , cambia tutto .... poi è ovvio che se uno oltre ad avere problemi si mette i bastoni fra le ruote autosabotandosi è chiaro che è molto probabile che resta solo .
aggiungici poi un particolare feticismo per le persone che lo schifano e l ossessione di piacere a gente che oltre alla merda in faccia nn gli da e il gioco è fatto
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13-10-2019, 19:17
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#215
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Esperto
Qui dal: Jan 2018
Messaggi: 4,072
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Quote:
Originariamente inviata da varykino
e chi la nega sta cosa? nn è una roba matematica ma a grandi linee è vero , però presuppone che il problematico non cambi per niente di una virgola per tutta la vita , cosa impossibile perchè passa il tempo le cose cambiano , cambia tutto .... poi è ovvio che se uno oltre ad avere problemi si mette i bastoni fra le ruote autosabotandosi è chiaro che è molto probabile che resta solo .
aggiungici poi un particolare feticismo per le persone che lo schifano e l ossessione di piacere a gente che oltre alla merda in faccia nn gli da e il gioco è fatto
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Se uno è problematico è schifato da tutti, deriso e preso per il culo da tutti, non solo da qualche categoria di persone
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13-10-2019, 19:30
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#216
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Esperto
Qui dal: Jan 2018
Messaggi: 4,072
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Quote:
Originariamente inviata da Masterplan92
Essere depressi è la pietra tombale su ogni tipo di relazione
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E la depressione può benissimo essere causata dalla consapevolezza che la fobia ti abbassa notevolmente la qualità della vita... Questo per rispondere a quelli che dicono che la depressione non ha nessuna correlazione con la fobia
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13-10-2019, 19:35
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#217
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Roma
Messaggi: 28,118
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Quote:
Originariamente inviata da Maximilian74
Non credo esistano persone che abbiano voglia, tempo, desiderio di perdere tempo appresso a una persona problematica, fobica, asociale. Il motivo è molto semplice, passano oltre, scelgono chi suddetti problemi non ne ha. Inutile negare sta cosa.
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C'è pure qualcuno che ci spende due parole.. ma è sempre per dire le stesse cose: esci, conosci gente.. pure gli psicologi uguale: esci, conosci gente, fai corsi di cucina.. E tu lì puntualmente a spiegare che a fare queste uscite.. con chi non si sa.. è ancora peggio. Si sta male durante l'uscita, e si sta ancora peggio dopo.
Dicono esci così conosci gente e di conseguenza conoscerai anche ragazze.. ma se io so per certo che per quante ragazze possa conoscere mai nessuna sarà colpita da me.. ma allora che esco a fare? Per andare al pub? Al ristorante? Alla discoteca? Tutte cose già fatte 1000 volte.. e poi a 42 anni sei anacronistico in mezzo ai ragazzini..
Alla fine meglio non parlare di se, tanto a che serve.. a farmi consigliare il corso di latino-americano? Grazie ma anche no. Meglio mettere una maschera sbiadita e andare avanti così..alla meno peggio.
Il male ce l'hai dentro, e anche se prima non ne avevi molto, ora quel poco si è ingrandito e si è radicato.. io ci ho provato a uscirne, fino all'anno scorso ci ho provato con la mia collega.. ma visti i risultati penosi e umilianti capisci che.. non è cosa.
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13-10-2019, 20:07
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#218
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Esperto
Qui dal: Jan 2018
Messaggi: 4,072
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Quote:
Originariamente inviata da syd_77
C'è pure qualcuno che ci spende due parole.. ma è sempre per dire le stesse cose: esci, conosci gente.. pure gli psicologi uguale: esci, conosci gente, fai corsi di cucina.. E tu lì puntualmente a spiegare che a fare queste uscite.. con chi non si sa.. è ancora peggio. Si sta male durante l'uscita, e si sta ancora peggio dopo.
Dicono esci così conosci gente e di conseguenza conoscerai anche ragazze.. ma se io so per certo che per quante ragazze possa conoscere mai nessuna sarà colpita da me.. ma allora che esco a fare? Per andare al pub? Al ristorante? Alla discoteca? Tutte cose già fatte 1000 volte.. e poi a 42 anni sei anacronistico in mezzo ai ragazzini..
Alla fine meglio non parlare di se, tanto a che serve.. a farmi consigliare il corso di latino-americano? Grazie ma anche no. Meglio mettere una maschera sbiadita e andare avanti così..alla meno peggio.
Il male ce l'hai dentro, e anche se prima non ne avevi molto, ora quel poco si è ingrandito e si è radicato.. io ci ho provato a uscirne, fino all'anno scorso ci ho provato con la mia collega.. ma visti i risultati penosi e umilianti capisci che.. non è cosa.
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Ti posso solo dire che ti capisco benissimo, anche io ci ho provato, fino qualche anno fa e anche a 20 anni uscivo, ho provato pub e discoteca, ma se non sai stare in mezzo alla gente perché stai male, sudi, tremi, balbetti e appari inadatto, che non sa stare in quelle situazioni e contesti, non c'è niente da fare.... Purtroppo non tutti riescono a capire ste cose,e sai il perché? Perché da fuori, dall'esterno sembra sempre più facile e che una soluzione c'è... Ma chi ci è dentro fino al collo sa benissimo che è una situazione difficilissima, radicata spesso da anni, spesso da sempre.
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14-10-2019, 00:43
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#219
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Banned
Qui dal: Mar 2011
Messaggi: 5,470
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Quote:
Originariamente inviata da Winston_Smith
1) Il rimprovero rivolto agli utenti del forum per la loro scarsa disponibilità alla condivisione col prossimo o per la loro disponibilità solo a condizioni irrealistiche non tiene conto IMO del motivo di questa indisponibilità: non tutti siamo uguali e non a tutti può essere chiesto lo stesso modo di conformarsi e comportarsi: da ciascuno secondo le sue possibilità a e a ciascuno secondo i suoi bisogni (cit.)
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Ma il mio non era un rimprovero nei termini che hai riportato. Io sono critico nei confronti dell'ottica del "desiderare ma non riuscire", che reputo spesso falsa. Si fa confusione tra i propri desideri, un sottoinsieme dei propri desideri (trattati come se fossero tutto), ciò che si vuole desiderare, ciò che si vuole far credere ad altri di desiderare.
Che sia per rabbia, per dolore, paura o rassegnazione, è facile dissociarsi e smettere di prestare una reale attenzione a sé.
Quote:
Originariamente inviata da Winston_Smith
2) Sviluppo il punto precedente parlando della possibile relativizzazione del rimprovero di cui sopra.
Mi spiego forse meglio con un esempio: la mia modalità di socializzazione ideale prevederebbe il ritrovo di un gruppo di persone, magari in un circolo serale, tutte seriamente intenzionate ad eviscerare tutti gli aspetti artistici, psicologici e storici del XXVII canto dell'Inferno, anche fino all'alba se necessario, senza rompersi i coglioni e passare ad altro dopo 5 minuti ma discutendo con passione di quell'argomento senza farselo bastare mai, e avere voglia di ripetere quell'esperienza ancora e ancora e ancora. E così via per tutti gli altri canti.
Le reazioni più scontate ("questo è pazzo", "ma che caspita va trovando?", ecc. ) non farebbero che confermare quello che penso, e cioè che la mia sfortuna è quella di avere come dinamica di socializzazione preferita una dinamica non "mainstream", ritenuta irrealistica e quindi irrealizzabile solo perché alla stragrandissima maggioranza delle persone piacciono altri modi per socializzare.
Non mi venite a dire che discutere della DC non è condividere se stessi con gli altri: secondo me può esserlo molto più che uscire a sbevazzare nei locali (come già detto, non tutti realizzano sé stessi nelle stesse modalità). Rimando alla mia firma (secondo quote) per il commento finale.
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Tu vuoi fare l'avvocato del diavolo, ma non so se fai un favore al tuo cliente.
A me non sembra che per i più (tra quelli che non stringono relazioni) il problema sia l'impossibilità o la difficoltà di un "match" adeguato. Ma il rifuggire le relazioni in generale, volerle vivere con scarso coinvolgimento o in termini estremamente idealizzati.
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14-10-2019, 05:27
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#220
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Banned
Qui dal: Oct 2015
Messaggi: 2,457
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Io lo sapevo che l'etichetta del "bravo ragazzo" sarebbe stata la mia condanna. Quando ero gggiovane dovevo dedicarmi alle rapine e alla vita da delinquentello. Ora ho 30 anni e sono fesso, tutto finito per me.
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