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31-01-2015, 00:24
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#1
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Nord-est
Messaggi: 1,816
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Vi spiego.
Con gli anni, per motivi che non sto qui a spiegare e che in parte non sono ancora stati risolti, ho cercato di annullarmi il più possibile, e ci sono riuscito benissimo.
Il risultato: ora non ho interessi, ho scelto una facoltà senza che mi piacesse sul serio e ora ne pago gravemente le conseguenze, non parlo di niente con nessuno, quel che mi si dice non conta niente per me.
Leggo libri che non memorizzo, guardo film che scordo. Tutto perché faccio le cose in modo poco spontaneo.
Come faccio a recuperare qualcosa che negli anni ho cercato di buttare via? Una volta sapevo cosa significasse essere spontanei e sinceri con se stessi. Ora no.
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Ultima modifica di TãoSozinho; 31-01-2015 a 00:27.
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31-01-2015, 00:30
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#2
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 1,248
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Mi ritrovo molto in quel che scrivi, io stesso non mi sono recuperato del tutto e non sono sicuro del processo di "ricostruzione", anzi è stato proprio come ricostruirsi
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31-01-2015, 00:31
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#3
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 992
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Per partire alla ricerca, dobbiamo prima di tutto sapere esattamente cosa vuoi recuperare e a quale epoca cronologicamente risale la personalità a cui fai riferimento.
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31-01-2015, 00:54
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#4
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Nord-est
Messaggi: 1,816
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Quote:
Originariamente inviata da Fluviale
Per partire alla ricerca, dobbiamo prima di tutto sapere esattamente cosa vuoi recuperare e a quale epoca cronologicamente risale la personalità a cui fai riferimento.
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Dovrei tornare 15enne.
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31-01-2015, 01:57
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#5
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Esperto
Qui dal: Dec 2014
Ubicazione: Lombardia
Messaggi: 11,589
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Fluviale ha detto bene, bisogna cercare di capire che cosa funzionava bene in quegli anni in cui ci sentivamo meglio. Qual era il motivo per cui ci sentivamo in modo diverso da oggi?
Comunque, il fatto di fare le cose senza interesse credo che sia influenzato molto spesso dal cattivo umore, e questo è un problema che abbiamo tutti noi.
Detto questo, può darsi che tu non abbia ancora trovato i giusti stimoli. Potresti provare a informarti su cose nuove, guardare in tv programmi che di solito non guardavi e vedere come reagisci, consultare blog o siti su argomenti che fino ad ora non hai mai approfondito. Provare ad iniziare uno sport che non avevi considerato.
Se penso a me stesso, capita periodicamente che io scopra un'area di interesse nuova, e ciò avviene sempre per puro caso (perché in famiglia guardano un programma tv che mai avrei considerato, perché dalla navigazione su un sito finisco ad un altro, ecc.).
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31-01-2015, 09:11
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#6
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 992
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Prima di tutto, secondo la mia opinione, non desideri riacquisire totalmente la tua personalità da quindicenne. Solo determinati elementi di tale personalità.
E' scontato che in questo momento hai una visualizzazione idealizzata del te stesso passato; naturalmente eri meno maturo, certi ideali erano meno raffinati e tanto altro. Quindi penso sia importante capire che cosa realmente ti manca del passato. Ad esempio io quando avevo 15 anni ero estremamente rigido ed intransigente con gli altri, e questo l'ho accantonato.
Perché è importante? Prima di tutto, il passato non è un tempo; il passato vive nella nostra mente, latente, in attesa di essere risvegliato da luoghi, persone, eventi e situazioni. La cosa più adeguata da fare per risvegliare un lato latente della nostra personalità è rivivere le situazioni del passato allo stato puro, con le minori interferenze possibili, soprattutto da parte di noi stessi. Ad esempio potremmo rivedere un film significativo che vedevamo abitualmente quando avevamo 15 anni; probabilmente riguardandolo risorgeranno i nostri pensieri di allora, e noi piuttosto che sopprimerli coi nostri pensieri di oggi, dovremmo ascoltarli e capire esattamente il loro significato.
Per questo non sono del tutto d'accordo con Blue Sky. Nel senso che se adesso fai cose nuove applicherai il te stesso presente, al futuro, mentre tu ricerchi il passato; potresti applicare il te stesso presente al futuro solo quando il te stesso presente, sarà diventato passato, e sarai pronto all'azione. Almeno credo.
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31-01-2015, 12:05
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#7
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Esperto
Qui dal: Dec 2014
Ubicazione: Lombardia
Messaggi: 11,589
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Quote:
Originariamente inviata da Fluviale
Per questo non sono del tutto d'accordo con Blue Sky. Nel senso che se adesso fai cose nuove applicherai il te stesso presente, al futuro, mentre tu ricerchi il passato; potresti applicare il te stesso presente al futuro solo quando il te stesso presente, sarà diventato passato, e sarai pronto all'azione. Almeno credo.
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Sì sì con le premesse che hai fatto, sono d'accordo con te, il mio discorso c'entra poco. Se l'obiettivo è recuperare alcuni pensieri, stati d'animo, ideali ecc. del proprio passato, la soluzione non è cercare nuovi stimoli ma al contrario tornare a vivere esperienze simili a quelle che si vivevano in quegli anni.
Insomma, dipende da quello che si cerca. Il tuo input all'utente è validissimo.
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31-01-2015, 12:33
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#8
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: nel pozzo senza fondo del relativismo
Messaggi: 3,518
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La tua personalità passata ti portava benefici in passato? Si? E allora perchè l'hai annullata nel tempo? Di certo non l'avrai fatto per sfizio.
Sei così sicuro che riacquistando le parti di te che decidesti di buttare via ti sentiresti, con esse, a tuo agio come lo eri in passato?
O, se la risposta è no, ti forzeresti a farlo?
E se dopo tanto lavoro ti ritroveresti con l'aver recuperato le parti peggiori di te che in passato decidesti di allontanare da te?
Non ti converrebbe semplicemente studiare il presente e regolare secondo volontà una personalità adatta alle circostanze?
Non sto parlando di forzature, sto parlando di volontà.
E poi, spesso leggo in questi tread che si va così tanto alla ricerca di quella "cosa" che chiamate "la spontaneità, la spontaneità".
Ma, vorrei sapere, quale sarebbe la vostra "definizione" di questa tanto ricercata spontaneità?
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31-01-2015, 12:42
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#9
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 992
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Quote:
Originariamente inviata da utopia?
La tua personalità passata ti portava benefici in passato? Si? E allora perchè l'hai annullata nel tempo? Di certo non l'avrai fatto per sfizio.
Sei così sicuro che riacquistando le parti di te che decidesti di buttare via ti sentiresti, con esse, a tuo agio come lo eri in passato?
O, se la risposta è no, ti forzeresti a farlo?
E se dopo tanto lavoro ti ritroveresti con l'aver recuperato le parti peggiori di te che in passato decidesti di allontanare da te?
Non ti converrebbe semplicemente studiare il presente e regolare secondo volontà una personalità adatta alle circostanze?
Non sto parlando di forzature, sto parlando di volontà.
E poi, spesso leggo in questi tread che si va così tanto alla ricerca di quella "cosa" che chiamate "la spontaneità, la spontaneità".
Ma, vorrei sapere, quale sarebbe la vostra "definizione" di questa tanto ricercata spontaneità?
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Rispondo a nome mio.
Io sono cresciuto in un piccolo borgo della toscana, circondato dalla campagna e frequentato sempre dagli stessi individui. La mia vita qui ha avuto i suoi fisiologici intoppi, però mi ha arricchito di una grande quantità di valori umani.
Poi è arrivata la vita universitaria. Mi sono trasferito in una metropoli, Roma, dove non c'è coesione e quindi i valori umani sono più scarsi. In quel mondo oscuro la mia anima si è lentamente corrotta, soggiogata dalla mentalità arrivista universitaria e dall'alienazione del contesto urbano ed io ho presto sentito la necessità di evadere in qualche modo da quello stato di corruzione. Non è stato un atto volontario, il parziale abbandono dei valori umani che avevo appreso in passato; è stato in gran parte un adattamento inconscio all'ambiente esterno. La mia identità si è incrinata lentamente, senza che potessi prendere coscienza di ciò durante il processo.
Quindi si è rivelato necessario un ritorno al passato. Un ritorno a casa, in toscana, la frequentazione di vecchie persone, la visione di vecchi film, e tanto altro, per riuscire a recuperare le parti più remote ed apprezzabili di me stesso, che spesso si ritrovano nell'infanzia, quando lo spirito di gruppo è maggiore, quando la diffidenza è minima, quando le influenze ambientali sono rifiutate, quando insomma, siamo davvero ciò che vogliamo essere.
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31-01-2015, 12:52
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#10
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: nel pozzo senza fondo del relativismo
Messaggi: 3,518
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Quote:
Originariamente inviata da Fluviale
Post precedente
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C'è una cosa che ho notato.
Tao ha scritto "ho cercato di". Ha dunque descritto un cambiamento attivo, volontario.
Nel tuo esempio, invece, hai descritto un cambiamento provocato dall'ambiente esterno, passivo, non volontario.
Mi sembra la situazione sia diversa.
Perchè, se tu hai potuto "ritrovare" la "leggerezza" perduta, e sottolineo, perduta, grazie al ritorno nel vecchio ambiente, come potrebbe Tao, che la sua vecchia personalità non l'ha perduta bensì "rifiutata", recuperarla semplicemente cambiando ambiente?
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31-01-2015, 12:55
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#11
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Esperto
Qui dal: Dec 2014
Ubicazione: Lombardia
Messaggi: 11,589
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E' interessante la domanda "torneresti quindicenne"?
Sotto l'aspetto della personalità, e quello valoriale e ideale, no. Io sono soddisfatto dell'uomo che sto diventando.
In compenso a quell'età ero meno timido di ora in alcune piccole cose (parlare al telefono, interagire con gli adulti, entrare in un negozio), quella serenità mi farebbe comodo recuperarla.
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31-01-2015, 12:57
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#12
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 992
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Quote:
Originariamente inviata da utopia?
C'è una cosa che ho notato.
Tao ha scritto "ho cercato di". Ha dunque descritto un cambiamento attivo, volontario.
Nel tuo esempio, invece, hai descritto un cambiamento provocato dall'ambiente esterno, passivo, non volontario.
Mi sembra la situazione sia diversa.
Perchè, se tu hai potuto "ritrovare" la "leggerezza" perduta, e sottolineo, perduta, grazie al ritorno nel vecchio ambiente, come potrebbe Tao, che la sua vecchia personalità non l'ha perduta bensì "rifiutata", recuperarla semplicemente cambiando ambiente?
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Eh boh. Rileggendo il suo post, hai ragione tu.
L'unica cosa che non mi quadra è che lui abbia realmente "voluto" buttar via dei lati della sua persona. Se avesse realmente voluto farlo, sotto tutti i punti di vista, non sarebbe mai venuto qui a lamentarsene. Non ci avrebbe nemmeno pensato. Quindi sicuramente anche lui è stato spinto da cause di forza maggiore a rifiutare il se stesso passato; e possibilmente queste cause di forza maggiore sono relative allo spirito competitivo, visto che parla di "scordarsi" e "non memorizzare" e di facoltà universitarie. Evidentemente si sta obbligando a studiare, si sta obbligando a fare tante cose perché immerso nel nostro sistema senza valori.
Quindi, penso, la spontaneità lui la troverà solo quando riuscirà a ricordare che memorizzare non è tutto...
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31-01-2015, 13:20
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#13
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: nel pozzo senza fondo del relativismo
Messaggi: 3,518
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Quote:
Originariamente inviata da Fluviale
Post precedente
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Indipendentemente da chi abbia ragione, penso l'unica a questo punto sarebbe analizzare cause e conseguenze. Che non conosciamo. E che sarebbe ingiusto chiedere. Analisi che sarebbe comunque soggettiva e relativamente poco illuminante.
Tao, tutto quel che penso di poterti dire è nel primo post che ho scritto in questo tread.
Per il resto, a tua discrezione.
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31-01-2015, 13:31
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#14
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 992
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Quote:
Originariamente inviata da utopia?
Indipendentemente da chi abbia ragione, penso l'unica a questo punto sarebbe analizzare cause e conseguenze. Che non conosciamo. E che sarebbe ingiusto chiedere. Analisi che sarebbe comunque soggettiva e relativamente poco illuminante.
Tao, tutto quel che penso di poterti dire è nel primo post che ho scritto in questo tread.
Per il resto, a tua discrezione.
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Le tue sono parole poco gentili, ma cmq...
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31-01-2015, 13:39
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#15
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Esperto
Qui dal: Mar 2013
Messaggi: 3,825
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Ce l'hai ancora, non va da nessuna parte.
Magari la stai trattenendo per paura.
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31-01-2015, 13:53
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#16
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Nord-est
Messaggi: 1,816
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Vi ringrazio per le risposte!
Allora, penso di aver rinunciato alla mia personalità volontariamente per dei motivi che non sto qui a dire. Tra quelli c'era anche l'influenza della mia classe del liceo, del modo di ragionare dei miei compagni di classe. Il tutto, poi, si è aggravato quando è iniziata l'università, perché il fatto di dover farmi piacere cose che non mi piacciono (d'altronde per uno come me ogni scelta universitaria è indifferente) mi ha annullato ancora di più. Quindi c'entra anche l'arrivismo di cui si parlava, ma è venuto parecchio tempo dopo.
Poi c'è il discorso delle amicizie. Quando incontro qualcuno di cui mi piacerebbe essere amico le sue opinioni diventano le mie. I suoi gusti diventano i miei. Sono come un camaleonte. >_< Quando non c'è nessuno, anch'io divento nessuno.
Adesso, mancanza di tempo a parte, semmai dovessi iniziare un'attività, un hobby, uno sport, non sarà perché mi piace sul serio, ma perché devo trovare qualcosa che mi piaccia fare. Quindi sarebbe ancora fingere. Capite che pensieri contorti? A volte impazzisco.
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Ultima modifica di TãoSozinho; 31-01-2015 a 13:57.
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31-01-2015, 14:07
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#17
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Banned
Qui dal: Dec 2013
Ubicazione: toscanaccio
Messaggi: 14,248
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Quote:
Originariamente inviata da TãoSozinho
Vi spiego.
Con gli anni, per motivi che non sto qui a spiegare e che in parte non sono ancora stati risolti, ho cercato di annullarmi il più possibile, e ci sono riuscito benissimo.
Il risultato: ora non ho interessi, ho scelto una facoltà senza che mi piacesse sul serio e ora ne pago gravemente le conseguenze, non parlo di niente con nessuno, quel che mi si dice non conta niente per me.
Leggo libri che non memorizzo, guardo film che scordo. Tutto perché faccio le cose in modo poco spontaneo.
Come faccio a recuperare qualcosa che negli anni ho cercato di buttare via? Una volta sapevo cosa significasse essere spontanei e sinceri con se stessi. Ora no.
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psicoterapia , ma sopratutto devi volere tu di cambiare
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31-01-2015, 14:22
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#18
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 992
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Quote:
Originariamente inviata da TãoSozinho
Vi ringrazio per le risposte!
Allora, penso di aver rinunciato alla mia personalità volontariamente per dei motivi che non sto qui a dire. Tra quelli c'era anche l'influenza della mia classe del liceo, del modo di ragionare dei miei compagni di classe. Il tutto, poi, si è aggravato quando è iniziata l'università, perché il fatto di dover farmi piacere cose che non mi piacciono (d'altronde per uno come me ogni scelta universitaria è indifferente) mi ha annullato ancora di più. Quindi c'entra anche l'arrivismo di cui si parlava, ma è venuto parecchio tempo dopo.
Poi c'è il discorso delle amicizie. Quando incontro qualcuno di cui mi piacerebbe essere amico le sue opinioni diventano le mie. I suoi gusti diventano i miei. Sono come un camaleonte. >_< Quando non c'è nessuno, anch'io divento nessuno.
Adesso, mancanza di tempo a parte, semmai dovessi iniziare un'attività, un hobby, uno sport, non sarà perché mi piace sul serio, ma perché devo trovare qualcosa che mi piaccia fare. Quindi sarebbe ancora fingere. Capite che pensieri contorti? A volte impazzisco.
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Allora il problema è proprio che l'ambiente esterno ti condiziona troppo e non riesci a trovare un tuo equilibrio autonomo. Però hai anche parlato dei 15 anni come età ideale. Perché i 15 anni erano i migliori?
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31-01-2015, 15:01
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#19
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Nord-est
Messaggi: 1,816
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Quote:
Originariamente inviata da Fluviale
Allora il problema è proprio che l'ambiente esterno ti condiziona troppo e non riesci a trovare un tuo equilibrio autonomo. Però hai anche parlato dei 15 anni come età ideale. Perché i 15 anni erano i migliori?
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Perché avevo degli hobby che mi piacevano. Ero spontaneo, non soppesavo ogni minima parola che dicevo e ogni minimo gesto che facevo.
Leggevo quello che mi piaceva leggere. Quando si trattava di tempo libero facevo quello che mi piaceva fare, ero libero da auto-condizionamenti.
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31-01-2015, 15:03
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#20
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 992
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Quote:
Originariamente inviata da TãoSozinho
Perché avevo degli hobby che mi piacevano. Ero spontaneo, non soppesavo ogni minima parola che dicevo e ogni minimo gesto che facevo.
Leggevo quello che mi piaceva leggere. Quando si trattava di tempo libero facevo quello che mi piaceva fare, ero libero da auto-condizionamenti.
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E per quale ragione è iniziato l'autocondizonamento?
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