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17-07-2023, 21:05
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#41
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Banned
Qui dal: May 2023
Messaggi: 316
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Per essere normali, devi cercare di crearti amicizie e relazioni da quando sei piccolo (cosa che io mai ho fatto), se poi ti pigliano per il culo e ti perdi la meglio gioventù, è finita. NON POTRAI MAI essere normale e MAI potrai fare le cose che potevi fare meglio nell'età della spensieratezza.
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17-07-2023, 21:11
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#42
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Avanzato
Qui dal: May 2016
Messaggi: 443
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Io faccio finta di essere normale,ne sono consapevole.
Ricordo un periodo della mia vita in cui ritengo di essere stato normale per come lo intendo io,poi forse ho iniziato a fare i conti con il vero me...quello che non sa decidere e si ritrova in balia di decisioni prese solo per essere accettato...
Le cose che mi mancano della "normalità":
-gestire una relazione
-essere cercato. Anche semplicemente percepire il piacere di altre persone di incontrarti.
-essere in grado di relazionarmi con le altre persone face to face.Non sono in grado di rimanere da solo con una persona. Rimarrei tutto il tempo in silenzio,parlando al massimo del meteo...
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17-07-2023, 21:21
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#43
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Esperto
Qui dal: Nov 2009
Messaggi: 7,622
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Quote:
Originariamente inviata da Omnia728
È perché spesso nella loro vita non hanno sofferto molto. Non che io auguri a qualcuno di soffrire per carità, ma spesso queste persone anche se non hanno mai avuto nulla di eccezionale non hanno nemmeno sperimentato cosa voglia dire la solitudine, l'esclusione sociale, la mancanza di affetti ecc., per questo alla lunga si annoiano di ciò che hanno...
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Sono d'accordo. Secondo me però esistono anche altre sfumature rispetto alla semplice noia.. mi spiego, quanto costa la normalità? Essere normali significa assomigliare agli altri, avere un percorso simile fatto di passaggi in comune.
Amici, studio, lavoro, relazioni, fedeltà, figli. Le vacanze in estate, il Natale con l'albero e i regali, il telefonino nuovo ogni tot di anni, l'abbigliamento adeguato. Bello sì.. ma non per tutti. Quanta gente si adegua perché "così si fa?". Quante persone si ritrovano ingabbiate in una vita non loro? Quanta infelicità c'è in una recita costante?
La normalità, a volte - chiede l'anima in cambio.. un po' come il diavolo. Questa realizzazione mi ha sempre fatto molta paura..
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17-07-2023, 21:26
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#44
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Esperto
Qui dal: Oct 2013
Messaggi: 13,447
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Sì non sarà tutto rosa e fiori, ma vivere fuori dagli schemi comuni porta a essere iscritti su FS nel migliore dei casi. Nel peggiore dei casi senza normalità vivi da scappato di casa, nel caos e a volte nel degrado.
C'è un po' una visione bohemienne di quello eccentrico che sorseggia il caffè nei bar del centro ma non è così.
Inviato dal mio moto g32 utilizzando Tapatalk
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18-07-2023, 07:33
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#45
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Esperto
Qui dal: Aug 2006
Ubicazione: Campania
Messaggi: 8,192
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Quote:
Originariamente inviata da Xchénnpossoreg?
Sono d'accordo. Secondo me però esistono anche altre sfumature rispetto alla semplice noia.. mi spiego, quanto costa la normalità? Essere normali significa assomigliare agli altri, avere un percorso simile fatto di passaggi in comune.
Amici, studio, lavoro, relazioni, fedeltà, figli. Le vacanze in estate, il Natale con l'albero e i regali, il telefonino nuovo ogni tot di anni, l'abbigliamento adeguato. Bello sì.. ma non per tutti. Quanta gente si adegua perché "così si fa?". Quante persone si ritrovano ingabbiate in una vita non loro? Quanta infelicità c'è in una recita costante?
La normalità, a volte - chiede l'anima in cambio.. un po' come il diavolo. Questa realizzazione mi ha sempre fatto molta paura..
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Secondo me hai centrato in pieno il mio problema.
Io spesso infatti non è che voglio diventare normale in sé, questo è solo uno strumento per ottenere altre cose che a me mancano.
Io stesso quando dico che mi mancano delle relazioni poi vedo che in concreto non mi mancano affatto le relazioni che intrattengono diverse persone con qualcuno, al loro posto non ci vorrei stare mica. Invidio solo certe vite etichettate come normali non tutta la normalità. Non invidio il fantozzi di turno, piuttosto che andare a fare delle vacanze del cazzo con colleghi che mi chiamano merdaccia preferisco non avere nulla a che fare con nessuno ed essere super disadattato.
Ho questo bisogno sociale, ma poi quando ci sto dentro effettivamente a certe relazioni disponibili, non mi ci trovo comunque, lo stesso non sto bene, non sono davvero soddisfatto.
Io penso che non sia invidiabile la vita di una qualsiasi persona normale, uno che non viene etichettato come matto magari si è adattato in certi modi, ma io non sarei poi comunque felice a vivere come lui. Invidio la vita solo di certe persone normali, non di tutte le persone normali. A star da solo sono infelice, ma per me la felicità non è stare con qualcuno pur di starci. Questo qualcuno a me piace? Mi interessa? Cosa mi dà in concreto? Io a cosa devo rinunciare o sono costretto a fare per stare con lui?
Ad esempio stare con qualcuno è da persone normali ma a me non interessa mettermi insieme ad una persona qualsiasi pur di stare con qualcuno, sarei normale a stare con qualcuno probabilmente, ma non sarei abbastanza felice comunque se questo qualcuno a me non piace poi tanto, mi tratta non tanto bene e così via.
Ho pretese alte rispetto a quello che posso permettermi? Forse probabilmente sì, e in questo sono tutt'altro che normale, ma non so se mi interessa davvero essere normale in questo senso qua.
Che poi per questo io penso di non essere matto come l'intendono loro, gli strizzacervelli più in voga ora, loro immaginano che sia un ingranaggio da raddrizzare e che io solo questo vado cercando, chi mi indica come automartellarmi per rendermi più funzionale, come se poi non lo sapessi, però mi sa che io cerco più un posto adatto dove andarmi ad incastrare davvero volentieri, che prendermi a martellate da solo per incastrarmi dove c'è spazio.
E in questo a monte c'è un grosso fraintendimento, per questo poi magari non solo non mi sono di aiuto, ci litigo pure con 'sta gente così come "litigo" anche col contesto.
Può essere anche che questa cosa risulta irrisolvibile, e me la tengo, ma me la tengo lo stesso con l'atteggiamento per cui a me non sta bene, me la tengo perché non posso fare altrimenti, e questo riesco a capirlo, ma non l'accetto comunque, e riesco a capire anche quest'altra cosa qua.
Non c'è un imperativo categorico o legge naturale per cui una persona debba essere abbastanza felice o cose simili in qualsiasi situazione si trovi. E' da persone normali adattarsi, non è da persone normali non adattarsi, io non so se voglio essere normale davvero nel primo senso, questa spinta in sé non ce l'ho, ho altre spinte che puntano verso altre cose, non questa qua in sé. L'adattamento è una cosa accidentale e casualmente connessa per me ad altro, non un obiettivo, il grosso fraintendimento è questo.
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Ultima modifica di XL; 18-07-2023 a 11:00.
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18-07-2023, 07:47
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#46
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Banned
Qui dal: Mar 2008
Messaggi: 14,136
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Bisognerebbe capire che oggi piacere ad una donna e dura per tutti più di 20 anni fa,caricarsi meno di aspettative tipo sinnee non va bene e quello che viene viene..quelli che stanno più male sono quelli che qualcuno gli ha messo delle aspettative addosso..atteggiamento più easy
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18-07-2023, 09:09
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#47
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Intermedio
Qui dal: Jun 2023
Messaggi: 153
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Quote:
Originariamente inviata da Xchénnpossoreg?
Sono d'accordo. Secondo me però esistono anche altre sfumature rispetto alla semplice noia.. mi spiego, quanto costa la normalità? Essere normali significa assomigliare agli altri, avere un percorso simile fatto di passaggi in comune.
Amici, studio, lavoro, relazioni, fedeltà, figli. Le vacanze in estate, il Natale con l'albero e i regali, il telefonino nuovo ogni tot di anni, l'abbigliamento adeguato. Bello sì.. ma non per tutti. Quanta gente si adegua perché "così si fa?". Quante persone si ritrovano ingabbiate in una vita non loro? Quanta infelicità c'è in una recita costante?
La normalità, a volte - chiede l'anima in cambio.. un po' come il diavolo. Questa realizzazione mi ha sempre fatto molta paura..
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Infatti io ci ho anche provato diverse volte a vivere "impostata" come gli altri per provare a piacergli ma non ci sono riuscita perché per farlo devi anche fingerti felice e non avere problemi alle spalle, io a causa dei miei genitori di problemi ne ho da quando avevo 3 anni, già alle scuole elementari avevo coscienza di cosa fossero gli aspetti più deteriori della vita e per questo anche da grande non sono mai riuscita fino in fondo a mettermi questa maschera. Tuttavia ci sono persone che, non avendo mai avuto certi problemi, hanno una sensibilità minore della nostra e riescono ad adattarsi a un sistema non loro anche per tutta la vita.
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18-07-2023, 10:40
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#48
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Roma
Messaggi: 660
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il concetto di " normalità " è soggettivo. Nessuno è normale. Tutti siamo unici e differenti, anche se mettere in pratica questo concetto nella vita è molto difficile quando ci si sente sfigati.
Per ripartire e dare priorità diverse alla propria vita c'è sempre tempo.
Prova a seguire l'istinto sena ragionare troppo. E' proprio in questo modo che si trova la strada giusta per la felicità e il raggiungimento dei propri obiettivi.
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18-07-2023, 10:53
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#49
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Esperto
Qui dal: Jun 2021
Messaggi: 7,353
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Essere normale significa seguire la norma... X esempio respirare, mangiare, bere, dormire ecc.. è la normalita x un essere umano, poi c'è il discorso dei comportamenti da tenere e quelli cambiano a seconda del contesto e del periodo storico, essendo che mangiare è normale x noi perosne si direbbe che cacciare e uccidere è normale, ma non lo è più, ora essendo che siamo nel 21 simo secolo fare la spesa al supermercato, coltivare qualche verdura è normale...
Essere normali significa seguire la norma cioe quello che la gente fa e riassumendo questa deriva in parte da cio che si e biologicamente quindi essere umano, mammifero, animale e in parte da comportamenti da tenere a seconda del contesto ovvero luogo, epoca storica, situazioni, ... Dettate spesso dai governi e da chi ci governa ..
Altri esempi...
Uscire d estate con giubbotto e scarponi non e normale ma lo e se e in pieno inverno
-andare al matrimonio in costume da bagno non è normale ma in giacca e cravatta lo e
-mangiare fino a vomitare e diventare obeso non e normale, ma mangiare fino a essere sazio e fare attività fisica lo e
-superare a destra non e normale, superare a sinistra si, xké io governo ha scelto cosi
-ecc....
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18-07-2023, 11:51
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#50
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Banned
Qui dal: Mar 2014
Messaggi: 4,072
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Quote:
Originariamente inviata da Xchénnpossoreg?
Sono d'accordo. Secondo me però esistono anche altre sfumature rispetto alla semplice noia.. mi spiego, quanto costa la normalità? Essere normali significa assomigliare agli altri, avere un percorso simile fatto di passaggi in comune.
Amici, studio, lavoro, relazioni, fedeltà, figli. Le vacanze in estate, il Natale con l'albero e i regali, il telefonino nuovo ogni tot di anni, l'abbigliamento adeguato. Bello sì.. ma non per tutti. Quanta gente si adegua perché "così si fa?". Quante persone si ritrovano ingabbiate in una vita non loro? Quanta infelicità c'è in una recita costante?
La normalità, a volte - chiede l'anima in cambio.. un po' come il diavolo. Questa realizzazione mi ha sempre fatto molta paura..
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Tante volte si compiono una serie di scelte molto in automatico per un'idea che ti garantiscono una forma di comodita'. Pero' poi (appunto perche' scelte compiute senza convinzione) c'e' un'insoddisfazione di fondo. Questa insoddisfazione spaventa anche me ed e' tutt'altro che comoda.
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18-07-2023, 12:12
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#51
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Esperto
Qui dal: Aug 2022
Messaggi: 3,864
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Quote:
Originariamente inviata da Barracrudo
Essere normale significa seguire la norma... X esempio respirare, mangiare, bere, dormire ecc.. è la normalita x un essere umano
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più che normalità sono necessità di sopravvivenza biologiche. Non è che respiriamo per seguire la moda degli altri. Anzi, se dovessimo farlo di nostra sponte, molti probabilmente sarebbero già morti soffocati.
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18-07-2023, 12:32
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#52
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Esperto
Qui dal: Aug 2020
Ubicazione: Verona
Messaggi: 6,169
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Sarà una banalità ma staccarsi dal cellulare è già un bel passo avanti
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18-07-2023, 12:42
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#53
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Esperto
Qui dal: Dec 2019
Ubicazione: Monsters in the parasol
Messaggi: 2,695
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Come si fa credo di saperlo, ho fatto anche il "normale" per lunghi periodi della mia vita. Ma queste situazioni finivano sempre per andare in frantumi rispedendo tutto al mittente della sub-esistenza. La conclusione è che certe forme di normalità sono troppo difficili da mantenere per me, richiedono sforzi e investimenti nel lungo termine che non sono in grado di mantenere. Mi basterebbe poter vivere serenamente senza tutta questa solitudine e dolore, senza dover fare questi sforzi sovrumani, invece niente da fare. Per altri è tutto normale, per me va oltre l'umana comprensione. Non sono diverso e anormale, semplicemente un essere inferiore, un subumano dalle capacità limitate rispetta alla maggioranza pur non avendo alcune evidente disabilità.
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18-07-2023, 12:47
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#54
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Esperto
Qui dal: Mar 2010
Messaggi: 12,738
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Quote:
Originariamente inviata da Ilsaggio
Un po' come si dice a poker, se entro venti minuti non trovi il pollo,il pollo sei tu..
Sono anni che vedo persone normali intorno a me,che hanno relazioni,amicizie interessi obiettivi...
Sono strano io, noioso e solitario.
In una parte remota c'è sempre quel desiderio di provare a lasciare tutto e ripartire dando altre priorità alla mia vita.
L'ultimo giorno felice della mia vita,non lo ricordo.
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È una domanda che ci diciamo nel momento in cui siamo frustrati dal bisogno di appartenenza.
Il bisogno di appartenenza deve essere soddisfatto. Ma poi non so se soddisfarlo porti veramente ad una soddisfazione duratura, magari riiniziando un circolo vizioso a cui non ci accorgiamo.
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18-07-2023, 20:02
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#55
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Avanzato
Qui dal: May 2016
Messaggi: 443
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Quote:
Originariamente inviata da Warlordmaniac
È una domanda che ci diciamo nel momento in cui siamo frustrati dal bisogno di appartenenza.
Il bisogno di appartenenza deve essere soddisfatto. Ma poi non so se soddisfarlo porti veramente ad una soddisfazione duratura, magari riiniziando un circolo vizioso a cui non ci accorgiamo.
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Molto probabile... Non mi ritengo appartenere ad alcun gruppo. E probabilmente non essendo in grado di gestire il comportamento in gruppo, me ne sto per fatti miei. Quello che voglio ma che in realtà inconsciamente evito.
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18-07-2023, 21:44
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#56
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Esperto
Qui dal: Nov 2009
Messaggi: 7,622
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Quote:
Originariamente inviata da XL
A star da solo sono infelice, ma per me la felicità non è stare con qualcuno pur di starci
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Esatto
Quante storie nascono con premesse traballanti? Quante persone portano avanti dei rapporti per abitudine, interesse, paura o semplice mancanza di alternative?
Sono scelte personali ma la felicità è decisamente un'altra cosa..
Quote:
Originariamente inviata da Omnia728
Tuttavia ci sono persone che, non avendo mai avuto certi problemi, hanno una sensibilità minore della nostra e riescono ad adattarsi a un sistema non loro anche per tutta la vita.
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Sì, alla fine è propria una forma di adattamento. Probabilmente nel quadro rientrano anche l'educazione ricevuta (con spinte verso determinate direzioni) e una sorta di senso del dovere. Devo sistemarmi, fare questo e quello per me stessa e i miei genitori/parenti/ecc, non posso "deludere" nessuno e via così.
Che faticaccia..
Quote:
Originariamente inviata da anahí
Questa insoddisfazione spaventa anche me ed e' tutt'altro che comoda.
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27-07-2023, 17:50
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#57
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Esperto
Qui dal: Mar 2010
Messaggi: 12,738
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Quote:
Originariamente inviata da Ilsaggio
Molto probabile... Non mi ritengo appartenere ad alcun gruppo. E probabilmente non essendo in grado di gestire il comportamento in gruppo, me ne sto per fatti miei. Quello che voglio ma che in realtà inconsciamente evito.
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Però il gruppo io qui lo concepisco con un significato largo, anche intendendolo come categoria o tribù, non per forza gruppo di amici che si incontrano e stanno insieme.
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27-07-2023, 18:19
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#58
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Esperto
Qui dal: Oct 2013
Messaggi: 13,447
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Anormali si nasce e in parte lo di diventa, ma già il cervello di un normie funziona diversamente, ha un altro motore.
Nessuno dei due è migliore o peggiore, certo che appartenere a una minoranza di emarginati a volte è dura.
Io non ho avuto eventi scatenanti, già da bambino ero diverso e abbiamo provato tutti in famiglia a diventare normale ma senza grossi risultati.
Inviato dal mio moto g32 utilizzando Tapatalk
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27-07-2023, 20:55
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#59
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Esperto
Qui dal: Aug 2016
Messaggi: 2,253
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Oggi la mia collega mi ha praticamente letto attraverso: "Con noi sei sempre gentile e amichevole, ma in fondo forse le persone non ti piacciono così tanto e vorresti non esistessero".
Cavolo, oramai sono un libro aperto. Il guaio è che ha ragione. Sono sempre stato bene coi miei colleghi, il problema che quella normalità (almeno sul posto di lavoro) oramai non riesco più a mostrarla.
La mia situazione personale/mentale disastrosa mi sta portando anche sul lavoro a non essere più di grande compagnia, a far vedere che di gioia di vivere ne ho ben poca.
Per carità, avevano capito tutti fin dall'inizio che non avessi vita sociale, ma almeno sul lavoro riuscivo a compensare un po', adesso anche lì ogni giorno è uno strazio.
Inutile, coi "normali" io non c'entro niente, per quanto mi sforzi le dinamiche che li pervadono, dalla voglia di viaggiare, a quella di conoscere, a quella di uscire, insomma di vivere, non fanno parte di me.
Vorrei sparissero tutti, è questa la verità oramai.
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Ultima modifica di Svalvolato; 27-07-2023 a 20:57.
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28-07-2023, 10:30
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#60
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Esperto
Qui dal: Sep 2018
Messaggi: 2,476
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Il gioco non vale la candela, la normalità non è felicità specialmente in una società malata come la nostra.
Non è segno di buona salute mentale essere adattati ad una società malata.
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