Ciao a tutti, ho quasi 40 anni e sono fobico da sempre. È iniziata come una semplice timidezza, ma col tempo e con l'insorgere dei primi segni della vecchiaia la mia diffidenza e sfiducia verso gli altri si sono evolute in qualcosa di più profondo, con il cinismo dell'età avverto un generale disgusto per la natura umana e la consapevolezza che siamo una specie animale che vive in perenne squilibrio con i propri simili e con il mondo esterno, come tale destinata all'autodistruzione. Come si fa a non avere paura degli altri, con queste premesse? Spero che in questo forum ci siano persone che condividano il mio pensiero e preferiscano tenersi fuori da quella palude che è la società moderna.
Avendo letto il regolamento preciso i miei disturbi: ho costantemente paura di essere in qualche modo vilipeso, ingannato o tradito dagli altri (peraltro, nella maggior parte dei casi, a ragione). Per fare un esempio, se mi avvicino a dei poliziotti ho paura che, per qualsiasi motivo (stupidità, scambio di persona ecc.) possano estrarre le armi da fuoco e impallinarmi. Inutile dire che in un ambiente di lavoro fantozziano come il mio non sono esattamente a mio agio, mi sento un po' come il profeta Daniele nella fossa dei leoni e mi tengo a debita distanza da tutti. Per quanto concerne i rapporti con le ragazze, ho saputo da alcune riviste e siti internet specializzati che la metà del genere umano ha un apparato genitale diverso dal mio, ma non ho mai potuto constatare di persona la veridicità di tali affermazioni.