cancellato13248

Non iniziate a rosicare . Non mi e successo nulla di cool. E una domanda teorica ma puo avere anche un utilita pratica .
Io per qualche piccola cosa positiva inizio a sentire musica che mi porta a fantasticare il che mi porta a sentirmi male perche le cose potevano andare molto meglio
Altre volte mi sento solo stordita o non mi sembra un granche ecc.
Secondo voi quale pratica aproccio puo essere il migliore.
Capisco che molte persone siano un po a digiuno ma si sa che dopo lunghi periodi di digiuno poi se inizi a mangiare stai male. Devi avere molta cautela.

Saturnino

Si potrebbe tentare di autoalimentarle...però si può fare soltanto nel caso le emozioni positive dipendano da una tua azione....non da qualche evento esterno o da qualche azione o parola altrui nei tuoi confronti.

In pratica..se l'emozione positiva dipendesse da qualche tua azione che abbia avuto successo....potresti tentare il passo successivo e spingerti oltre...e così via. Per ovvi motivi non si può fare negli altri casi...ovvero quando l'emozione positiva dipenda da un evento esterno o da altre persone.

XL

Quando proverò qualcosa di veramente positivo cercherò di formulare una risposta.
Emozioni positive io non ne provo, cerco di generarle qua e là, ma con scarsi risultati.
Provo qualche piacere, nel mangiare qualcosa che mi piace ad esempio, ma non posso di certo ripetere spesso e a piacere la cosa se mi piace lo zucchero. Certi cibi se assunti in eccessiva quantità il mio corpo non li tollera tanto bene.
Vivo nel disagio, ma non possiedo soluzioni.

Masterplan92

E chi si ricorda cosa sono...

cancellato13248

Avrei problemi con la quantita delle emozioni positive. Un po come lo stomaco dopo appena un po mi sento stanca e vorrei la neutralita o qualche piccola noia. A volte ho paura di non affrontare fisicamente la cosa.Mi chiedo da cosa posso dipendere e come affrontare la cosa.

Peste Nera

Io me la sono goduta proprio oggi un'emozione positiva. Ho fatto una visita medica molto importante e la dottoressa mi ha detto che andava tutto bene per ora anche se dovrò periodicamente controllarmi. La notte prima non avevo praticamente dormito per paura che mi trovassero qualcosa di brutto ma poi dopo la diagnosi favorevole ho sentito una strana e piacevole energia positiva e per una volta me la sono goduta alla grande.

Baby Lemonade

Ottimo! <3

Baby Lemonade

Reagisco male, molto male. Perché so che poco dopo arriverà la classica tegola in testa, tanto per ripristinare il giusto equilibrio.

Clover

Cerco di viverla però ho sempre un po di ansia perche so che non durerà .Ascolto musica vado a camminare o faccio attività piacevoli

Peste Nera

Era anche per questo che ero così nervoso in questi giorni sul forum, avevo fissato la visita quasi un mese fa e sono rimasto per tutto questo tempo in attesa della risposta. Mi dispiace se ho fatto incazzare qualcuno.

Un po' di ottimismo su!

Baby Lemonade

È normale essere nervosi e spaventati, tranquillo

Eh... non si riesce mai a star tranquilli

Kitsune

Erroneamente pensavo che avendo una vita emotiva piatta le poche volte che mi fosse capitato qualcosa anche se poco importante avrebbe avuto un eco più grande rispetto che ad una persona con una vita emotiva normale ma non è così, l'avere una vita emotiva piatta ha appiattito anche la mia capacità di emozionarmi.
Il mio psicologo diceva che ero molto sensibile ma che le emozioni si manifestassero in modo psicosomatico.
Inoltre al contrario delle emozioni brutte che ricordo bene e lasciano il segno, quelle belle arrivano e spariscono senza lasciare traccia.
Non riesco ad apprezzarle come si dovrebbe a volte non riesco a riconoscerle.
Sarebbe bello poterle richiamare almeno nei ricordi in caso di bisogno.
Magari non ho una vita così nera, magari bello e brutto si mescolano e diventa un ammasso grigiastro indefinito o magari soffro di anedonia.
Io non è che le affronto, le subisco e poi scivolano via.

XL

In base al messaggio si partenza però sembra più che altro che certe emozioni positive non ti soddisfano abbastanza, non è che non le tolleri.

Se vogliamo tenere in piedi la metafora della dieta è più che altro un trovare un alimento non all'altezza delle aspettative, ma non è che poi non lo si digerisce.

Se io mangio qualcosa che a me non piace abbastanza e la cosa poi mi procura dispiacere non si ha a che fare con una forma di intolleranza alimentare, bisogna trovare l'alimento che soddisfa in casi del genere.

Se ti rammarichi per il fatto di non aver ottenuto di più, più che di intolleranza bisognerebbe parlare di insoddisfazione. Ma qua si ha a che fare con un positivo che per le aspettative non è abbastanza positivo.

In tal caso ho compreso perfettamente la situazione, è così anche per me, non provo sentimenti molto positivi e la cosa mi dà noie, perché un'esistenza in cui dentro c'è tanto negativo non può reggere senza buone forme di compensazione, ma io non le possiedo, le attività del cavolo che conducono molte persone a me non danno molto piacere, anzi, molto spesso mi fanno innervosire e producono ancora altri disagi. Quelle che il linea di principio riterrei veramente positive invece risultano inaccessibili o comunque troppo costose, quindi io non so proprio cosa fare. Le sublimazioni alla Freud con me non funzionano per nulla.

incompresa88

Mi capita davvero raramente di provare emozioni positive, di solito prevale la rabbia o la tristezza.
Non so gestire le emozioni in generale e quelle positive sono così rare che quando capita so già che non dureranno a lungo, quindi non me le godo. Inoltre, c'è sempre un velo di malinconia e angoscia di fondo, non sono mai serena o felice al 100%.

Hor

Per me le emozioni positive si accompagnano alla paura. Paura che non durino, che mi sfuggano rapidamente di mano, ma soprattutto una strana paura mista a senso di colpa, sento come se non mi meritassi quel poco di positivo che mi arriva, come se stessi facendo qualcosa di sbagliato. Temo sia il frutto dell'educazione ricevuta, o di qualcosa collegato male in fondo al mio cervello.

dystopia

io sono un'eterna insoddisfatta, anche quando mi capita qualcosa di positivo inizio a pensare che avrei potuto fare di meglio oppure che qualcuno in quello stesso ambito ha ottenuto più di me, non riesco ad evitare di pensare che magari su un altro fronte le cose vanno meno bene e ciò in qualche modo interferisce sulle cose positive, facendomele vedere sotto un'altra luce.
secondo me in questi casi bisogna sapersi accontentare del proprio risultato e avere pazienza con se stessi, essere consapevoli che con l'impegno si ottiene molto e che impegnarsi per i propri obbiettivi non è mai tempo sprecato.

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cancellato20641

Quelle rarissime volte che capitano, e non sono più intense come una volta, non me le godo neanche. Poi quasi mi sento in colpa per essere stato felice, per quell'attimo.

Joseph

Si può vederla come qualcosa che serve tempo per metabolizzare oppure come qualcosa che in alcuni momenti diventa come una ruota che slitta e non fa più presa sull'asfalto. Invece sarebbe importante riuscire a mantenere il contatto e scaricare la potenza a terra, sia per l'utilità pratica, sia perché è un modo veloce di metabolizzare (più tutto viene utilizzato in real time meno può ingolfare), sia perché è molto più gratificante.
È talmente più importante quest'ultimo aspetto che maturandolo si coglie quanto sia poco o nulla rilevante il segno positivo o negativo dell'emozione per quanto riguarda l'appagamento e il godimento complessivo. È un modo di vivere le cose un po' più sottile, ma molto più gratificante.
L'angoscia o la tristezza scaricate a terra, come un pugno che connette con la mandibola dell'avversario e lo scuotono fino ai piedi, sono molto più piacevoli di una felicità che gira a vuoto.

Quello che se ne conclude è che il timore non riguarda mai le emozioni negative, ma il sentire, il sentirsi vivi (nella misura in cui non ci si è abituati).

Guybrush

Le vivo male perchè so già che sono rare, che durano pochissimo e che saranno seguite da un lungo periodo di merda


Sono passati anni dall' ultima volta

cancellato20636

Riesco a gestirle solo da solo ed esternando il meno possibile. Le emozioni positive in pubblico mi mettono tremendamente a disagio.