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Originariamente inviata da FolleAnonimo
Buttare il telefono in un cassetto, non in un cassonetto.
Quando c'erano gli SMS a pagamento c'era più autocontrollo perché ti costavano 0.15€ l'uno.
Tutto il tuo ragionamento, compreso sapere chi visualizza, è la tossicità delle app, il crearsi di una aspettativa e rendere le relazioni malate iniziando a fare i ragionamenti tossici del "il telefono ce l'ha e lo usa per scrivere ad altri".
Una persona sana dovrebbe poter spegnere il telefono e metterlo nel cassetto, riprenderlo solo per uscire di casa per le emergenze, fine.
Il famigliare, l'amico o il conoscente ha bisogno? Lo va a trovare di persona.
Abita lontano e non può? Fa una telefonata a casa, scrive una lettera, accetta la distanza.
Frasi abominevoli come "Non dare importanza al cellulare è come non dare importanza alle persone" sono il prodotto di questo malanno.
Si dovrebbe realizzare che queste sono le cose che creano le distanza.
Che viviamo in una merda di società proprio per questi mezzi tossici.
La mia fobia sociale nasce proprio per queste cose.
L'essere etichettato e violato come individuo perché non sono altamente funzionale nei social network e le app.
E se non hai facebook non esisti, e se non hai whatsup odi le persone, e per le relazioni si usa tinder, e questo e quello.
Chi si vuole adeguare a sta merda lo faccia, diventi il modello instagram, alimenti pure lo schifo.
Non si permetta però di venire a dire a chi ne fuori che è sbagliato.
Perché amore e voler bene si può provare in mille modi diversi, e non esiste che visualizzare messaggini senza lanciarsi nella immediata o meno risposta su uno schermo piatto, comprometta facendo diventare mostri.
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Si parlava di semplici messaggi di comunicazione su whats app, almeno io mi riferivo a questo. Ti sbagli io non ho nessun malanno per i social, ho solo il senso della misura e dell'educazione, senza estremismi nè da un verso nè dall'altro.
Mi adeguo ai mezzi di comunicazione degli altri è mi piacerebbe che anche gli altri lo facessero con me.
Adeguare a rispondere a un messaggio con un invito a cena o per un'informazione non è diventare modello di instagram o ammalarsi della malattia social. Secondo me stai strumentalizzando.
Al di là di uno schermo piatto c'è una persona vera.
Sei fortunato tu a volere bene a distanza a non avere bisogno di nessuno a stare bene da solo perchè mi sembra chiaro che se parli così tu sia solo. O al contrario tu abbia la tua cerchia ristretta da appuntamento fisso senza bisogno di messaggi per mettervi d'accordo. Non credo che i tuoi coetanei ti vengano a casa a chiederti come va tra l'uscita di lavoro la palestra e la spesa. Se si sei fortunato, buon per te,
Ma non tacciare di "malanno" chi si aspetta una risposta in tempi umani da un conoscente che non ha altro modo di contattatare, non tacciare di "malanno" chi sta cercando di estendere la sua vita, chi sta cercando di uscire dalla sua solitudine.