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02-08-2017, 17:43
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#1
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Banned
Qui dal: May 2017
Messaggi: 4,299
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Normalmente si inizia a fumare nell'adolescenza e direi quasi mai perché si vuole perdere fiato, farsi venire i denti gialli o aumentare le proprie probabilità di prendersi un cancro, ma perché si vuole "fare i grandi" così da inserirsi più facilmente in una comitiva di amici.
Sicuramente per qualcuno può servire ma per un sociofobico non credo basti questo. Io non ho mai sentito l'esigenza di iniziare a fumare perché non credo sarebbe servito a crearmi o mantenere delle amicizie. Ho solo fatto 2 tiri in tutta la mia vita in due occasioni diverse.
Quindi come da titolo, ai fumatori di questo forum;
perché avete iniziato, come e quando?
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02-08-2017, 17:49
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#2
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 283
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Io ho iniziato come tutti per sentirmi parte di un gruppo,negli anni ho smesso e ricominciato varie volte e molto spesso ho usato le sigarette come antistress nei periodi un po piú difficili,sono arrivato a fumare 30 sigarette al giorno.
Ora come ora non fumo più e non ne sento assolutamente la mancanza.
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02-08-2017, 18:08
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#3
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Esperto
Qui dal: Jul 2012
Messaggi: 25,943
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A14anni,perchè lo facevano gli altri,una mia amica mi ha insegnato dietro la biblioteca.
Mai smesso e mai ridotto, quest'anno sono 20 anni.
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02-08-2017, 18:16
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#4
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Banned
Qui dal: Jun 2014
Ubicazione: Via Lattea
Messaggi: 19,112
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Colpa di un ex utente del forum che oggi ho potuto sfanculare a dovere anche perché ha negato l'esistenza della POIS, mi ha fatto proprio girare i cogli***.
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02-08-2017, 18:21
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#5
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Banned
Qui dal: Jun 2014
Ubicazione: Via Lattea
Messaggi: 19,112
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Rispondendo alle altre due domande: Ottobre 2014 e perché il tizio diceva che faceva sentire più svegli.
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02-08-2017, 18:40
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#6
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Esperto
Qui dal: Dec 2014
Ubicazione: Milano
Messaggi: 5,746
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Odio il fumo, eppure fumo.
Ho due genitori accaniti fumatori. Nella mia infanzia le pressioni antifumo cominciarono a diventare forti, e la mia generazione si trovò suo magrado coartata in questa battaglia che assumeva il contorno di una sfida generazionale, in cui i bambini, sobillati dalle insegnanti, avrebbero dovuto "rompere le scatole" ai genitori per farli smettere.
Questa battaglia ha avuto i suoi esiti, ma anche le sue vittime, e io appartenevo a quest'ultima categoria. Così, mentre vedevo che alcuni dei genitori dei miei compagni effettivamente smettevano di fumare, con i miei non c'erano speranze. Erano relativamente buonine accondiscendenti su tanti punti, ma guai a toccar loro il fumo. Mi sono dapprima rassegnato, poi in adolescenza ho potuto e voluto provare, non tanto per essere parte del gruppo visto che ero per lo più isolato, bensì per capire cosa ci trovassero i miei e altre persone in questa attività stupida. Nessuno dei fumatori infatti era in grado di spiegarmi la motivazione in maniera soddisfacente.
Mi fece schifo, e questo mi portò a sottovalutare la sigaretta. In certi momenti ho pure cercato di acquisire la dipendenza (senza successo, ché non riuscivo a mandar giù quello schifo): pensavo che mi avrebbe reso più facile sopportare l'odore di cenere che permeava casa mia.
L'insuccesso di questi sporadici tentativi mi hanno condotto a rassegnarmi e ad attendere il momento della mia indipendenza lavorativa, per poter avere una casa "smoke free".
Ma purtroppo il fato sa essere ironico e beffardo. Così, a 29 anni, 4 mesi dopo essermi trasferito con un coinquilino (non fumatore), ho preso a fumare.
È stata "colpa" di una ragazza. Fumando, potevo ricordarmi del suo odore nicotinoso. Era solo una cottarella per me, non prendevo sul serio i miei tentativi nostalgici di pensarla; e neanche prendevo sul serio quel pacchetto di chesterfield blue che mi accendevo mentre passeggiavo verso il lavoro. Non avevo iniziato a fumare fino ad allora, che rischio c'era, senza saper inspirare?
E invece... una mattina maledetta il mio tiro riesce a finire nei polmoni. Provo subito una sensazione pazzesca, estatica, erotica. Mi tremano le gambe e mi sento la testa leggerissima. E penso di capire cosa si prova. Mi sembra anche assurdo, che una sensazione così intensa non venisse riportata. Ipotizzo che dipende dal fatto che gli altri fumatori hanno iniziato molto presto, e si sono dimenticati della cosa.
Ci sarebbe voluto qualcuno che mi avesse detto "Tu non sai niente Marco Russo!", e mi avesse costretto a smettere finché ero ancora in tempo.
Perché con l'incedere della dipendenza quella sensazione di benessere è andata svanendo. In compenso il numero di sigarette per essere "normale" continuava a salire. Da 4 al giorno a 12, fino a 15 e oltre. Con i primi problemi di tosse ho cercato di smettere, ed è stato lì che ho capito perché i fumatori fumano.
Una volta che qualcuno diventa fumatore, non può più smettere di esserlo. Può certamente smettere di fumare; ma non dovrà mai più toccare una sigaretta per il resto della sua vita; e continuerà lo stesso a sognare di farlo, anche a 10 anni di distanza.
Ora grazie alla sigaretta elettronica sono riuscito a ridurre il fumo nell'ordine delle 6 al giorno, e forse un giorno mi deciderò a smettere del tutto; ma se la scienza non troverà una soluzione a questo pasticcio sinaptico in cui oramai l'associazione "sigaretta" è fissata ad inchiostro indelebile col concetto di "piacere", sarò comunque condannato a sospirare e desiderare, vedendo qualche fumatore accendersi la sua bionda, di poterne accendere una pure io.
Tl;dr: non fumate!
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02-08-2017, 18:49
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#7
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Esperto
Qui dal: Dec 2014
Ubicazione: Lombardia
Messaggi: 11,690
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Dopo aver fumato qualche sigaretta negli anni della scuola per curiosità e per sentirmi grande, ho iniziato a fumare ad ottobre 2006, all'inizio dell'università, per sopportare lo stress di quel periodo. Ho smesso, per fortuna senza ricadute, alla fine dell'università.
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02-08-2017, 19:49
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#8
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Banned
Qui dal: Jun 2014
Ubicazione: Via Lattea
Messaggi: 19,112
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Vediamo se riesco ad attestarmi sulle tre al giorno, due la mattina e una dopo pranzo.
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