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03-09-2016, 00:35
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#1
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Esperto
Qui dal: Mar 2006
Ubicazione: in un tunnel arredato in stile minimal
Messaggi: 1,485
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Siamo abituati a pensare "cosa potrei fare per migliorare la mia situazione?"
Paradossalmente, potrebbe essere più utile chiedersi, "come potrei peggiorare la situazione, intenzionalmente?".
Non è una cazzata by filosofo in birra veritas, è un esercizio consigliato da una scuola di psicoterapia particolarmente efficace.
Pensateci se vi va.
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03-09-2016, 00:41
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#2
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 837
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Ci sto pensando ma non mi viene niente. Ho già toccato il fondo
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03-09-2016, 00:46
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#3
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Avanzato
Qui dal: Mar 2014
Ubicazione: giù al nord
Messaggi: 308
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L'esercizio servirebbe per far capire che, nonostante tutto una persona sta facendo qualcosa per rimanere a galla magari anche inconsapevolmente e che, volendo, una persona potrebbe affondarsi ancora di più con le sue stesse mani?
Quindi, in definitiva, per rendere grate le persone di quello che giá hanno e far capire che comunque se lo hanno é anche frutto del loro lavoro?
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03-09-2016, 00:51
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#4
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Esperto
Qui dal: Oct 2014
Messaggi: 3,384
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Continuare a vivere.
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03-09-2016, 00:51
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#5
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Intermedio
Qui dal: Aug 2016
Ubicazione: Sulla luna
Messaggi: 107
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Ecco, anche io credo di aver toccato il fondo, soprattutto nell'ultimo periodo, quindi peggio di così... ma... c'è un ma... forse sarebbe dormire sempre, non accendere nemmeno il pc o la tv (dastrica a livelli massimi) questo sarebbe ancora più il fondo, vivere da vegetale...
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03-09-2016, 00:57
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#6
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Esperto
Qui dal: Mar 2006
Ubicazione: in un tunnel arredato in stile minimal
Messaggi: 1,485
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Quote:
Originariamente inviata da dado95
L'esercizio servirebbe per far capire che, nonostante tutto una persona sta facendo qualcosa per rimanere a galla magari anche inconsapevolmente e che, volendo, una persona potrebbe affondarsi ancora di più con le sue stesse mani?
Quindi, in definitiva, per rendere grate le persone di quello che giá hanno e far capire che comunque se lo hanno é anche frutto del loro lavoro?
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No, il senso è prendere coscienza di tutte le disfunzionalità e proiettarsi nel futuro, dove, se mantenute, la situazione sarà ancora più compromessa.
Penso che sarà utile a soprattutto a chi si avvicina, giovane, allarmato per un successo in società non all'altezza delle aspettative.
Una delle vie per generare un cambiamento è quella di associare un dolore lancinante alla propria attuale condotta, proiettando le conseguenze sul futuro.
Un pò come un aereo che cambia rotta di un millimetro e, percorrendo una lunga tratta, atterrerà in una località totalmente diversa da quella preventivata.
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03-09-2016, 01:46
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#7
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Esperto
Qui dal: Mar 2013
Messaggi: 3,825
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Lol buffa domanda.
Umh potrei ammazzare qualcuno, drogarmi, mettere su famiglia, ferire qualcuno (emotivamente e fisicamente), danneggiare proprietà o suicidarmi?
Altro non so... magari ho poca fantasia a quest'ora.
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03-09-2016, 02:36
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#8
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Esperto
Qui dal: Nov 2014
Ubicazione: sotto il letto
Messaggi: 4,296
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Continuando così peggiorerà inesorabilmente, non ci vuole tanto.
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03-09-2016, 06:53
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#9
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Esperto
Qui dal: Aug 2006
Ubicazione: Campania
Messaggi: 8,197
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Quote:
Originariamente inviata da filosofo
Siamo abituati a pensare "cosa potrei fare per migliorare la mia situazione?"
Paradossalmente, potrebbe essere più utile chiedersi, "come potrei peggiorare la situazione, intenzionalmente?".
Non è una cazzata by filosofo in birra veritas, è un esercizio consigliato da una scuola di psicoterapia particolarmente efficace.
Pensateci se vi va.
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Come Krieg, io ultimamente ho l'impressione che la sto peggiorando anche restando in vita (dato che vado incontro inevitabilmente al deterioramento della vecchiaia).
Comunque ci sono anche molte altre cose che si possono fare per peggiorare la mia situazione.
Potrei peggiorarla iniziando ad ingozzarmi di cibo e divenire anche obeso, così avrei anche un altro complesso da aggiungere agli altri (aumentando anche le probabilità di andare incontro ad infarti e cose del genere).
Viceversa potrei anche iniziare a digiunare e ridurmi come un'anoressica.
Potrei smettere di lavarmi e mantere quel minimo di igiene personale e fare in modo che il mio corpo si ricopra di croste, far crescere barba e capelli lasciandoli incolti. Con un po' di fortuna arriverebbero anche pidocchi e piattole e altri guai.
Potrei iniziare a nutrirmi con escrementi pieni batteri, hai voglia e quante malattie in più potrei beccare oltre a quelle che becco normalmente.
Potrei smettere di frequentare le poche persone che frequento, tagliar corto e non farmi vedere più, ritornando allo stato di solitudine totale che ho provato in passato.
Iniziare a giocare d'azzardo e perdere i pochi beni che possiedo.
Anche procurarmi fratture multiple penso che possa funzionar bene.
Ah, autoevirarmi, in linea di principio potrei fare anche questo.
Potrei rivolgermi ad un usuraio senza poter coprire il prestito e gli interessi, agendo così di sicuro mi andrei a ficcare in un mucchio di guai in futuro.
In linea di principio io trovo molte cose (come Weltschmerz se inizio a rifletterci le trovo) che si potrebbero mettere in atto per peggiorare maggiormente la mia situazione combiando condotta. Ma sono tutte cose che non sono comunque motivato a fare, non le farei agevolmente. Questo tipo di azioni risultano in linea di principio accessibili ma concretamente io non agirei in questi modi perché non sono motivato a farlo. Dal mio punto di vista la situazione peggiorerebbe e basta, di vantaggi (che potrei ricavare nell'immediato o altrove) non ne vedrei.
Secondo il punto di vista di un osservatore esterno sembra che delle persone (io stesso potrei apparir tale) agendo in certi modi stiano soltanto peggiorando la situazione, in realtà capita che queste persone stanno agendo così, secondo il loro punto di vista addirittura magari per migliorarla la situazione o non farla deteriorare troppo. Se si chiede soltanto come potrebbe peggiorare la situazione ad un drogato, aspettandosi che questo risponda con convinzione e persuasione totale "drogandomi" si sta freschi. Magari a parole te lo dice pure che è persuaso per farti contento, ma se nei fatti ancora non lo è, questo tipo di risposte lasciano il tempo che trovano.
Il punto di vista esistenziale del drogato che fa uso di stupefacenti non è il nostro (che ne siamo fuori), peggiore e migliore sono termini estremamente relativi ai vissuti personali e al mondo relazionale in cui crede di vivere l'altra persona. In un modo o nell'altro ognuno lo costruisce questo mondo, e non può farne a meno di costruirlo.
In un'altra discussione filosofo parlasti di esperienze emozionali correttive, secondo me nella maggior parte dei casi funzionano maggiormente cose del genere rispetto a questi interventi paradossali simili a quelli della prescrizione del sintomo.
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Ultima modifica di XL; 03-09-2016 a 10:15.
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03-09-2016, 09:10
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#10
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Roma
Messaggi: 28,118
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Non mi sembra che abbia molto senso, le cose da fare per peggiorare sono infinite.. potrei non andare più a lavorare, ingozzarmi di alcol e farmaci, picchiare i vicini di casa, mangiare senza freno, stare 16 ore al giorno al pc.. e così via..però a che serve?
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03-09-2016, 09:44
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#11
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Esperto
Qui dal: Dec 2014
Ubicazione: Lombardia
Messaggi: 11,589
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Quote:
Originariamente inviata da syd_77
Non mi sembra che abbia molto senso, le cose da fare per peggiorare sono infinite.. potrei non andare più a lavorare, ingozzarmi di alcol e farmaci, picchiare i vicini di casa, mangiare senza freno, stare 16 ore al giorno al pc.. e così via..però a che serve?
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Sì infatti, ho pensato la stessa cosa. Cioè io la mia vita la porto avanti, faccio le cose quotidiane. Se volessi peggiorare farei quello che hai detto tu, ovvio.
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03-09-2016, 10:24
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#12
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Esperto
Qui dal: May 2014
Ubicazione: TV
Messaggi: 2,426
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Quote:
Originariamente inviata da filosofo
Non è una cazzata by filosofo in birra veritas, è un esercizio consigliato da una scuola di psicoterapia particolarmente efficace.
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Stai pensando al Nardone? ho appena finito di leggere un suo libro e sinceramente mi lascia molto perplesso, nn x la tecnica in sè che potrebbe avere un senso, ma per i risultati strabilianti che LUI racconta...pensare che anni e anni di problemi ansiosi vengano spazzati via in 5-6 sedute di psicoterapia lo ritengo per lo meno alquanto improbabile
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03-09-2016, 10:43
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#13
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Principiante
Qui dal: Aug 2016
Messaggi: 17
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Ostinarsi a trovare sempre una soluzione negativa anche in situazioni dove pensare negativo non è logico.
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03-09-2016, 10:45
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#14
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Esperto
Qui dal: Dec 2014
Ubicazione: Lombardia
Messaggi: 11,589
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Quote:
Originariamente inviata da dotrue
Stai pensando al Nardone? ho appena finito di leggere un suo libro e sinceramente mi lascia molto perplesso, nn x la tecnica in sè che potrebbe avere un senso, ma per i risultati strabilianti che LUI racconta...pensare che anni e anni di problemi ansiosi vengano spazzati via in 5-6 sedute di psicoterapia lo ritengo per lo meno alquanto improbabile
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Concordo
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03-09-2016, 11:08
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#15
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Esperto
Qui dal: May 2014
Ubicazione: TV
Messaggi: 2,426
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Quote:
Originariamente inviata da Blue Sky
Concordo
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Già, e c'è un'altra cosa che voglio aggiungere: lui dichiara di lavorare in modo opposto alla cognitivo-comportamentale. Ma se quest'ultima ha una probabilità di successo molto alta nei disturbi ansiosi (lo dicono gli studi), com'è possibile che fare la cosa opposta dia altrettanti risultati? O qualcuno racconta balle o ancora nn si sono capiti a fondo i meccanismi con cui si instaura la patologia ansiosa, al contrario di quello che ci vogliono far credere
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03-09-2016, 11:48
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#16
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Banned
Qui dal: Jul 2014
Messaggi: 7,102
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Effettivamente il non cambiare rischia di peggiorare la situazione nel tempo. Non per il non mutamento in sé, che dovrebbe determinare una condizione stazionaria, appunto, quanto per ciò che porta con sé il passare del tempo. Per dire avere problemi a trovare lavoro a 20 anni è diverso che averli a 40 anni, anche se magari resta invariata l'incapacità collegata.
In questo senso la spinta a darsi una mossa dovrebbe essere causata dalla paura e quindi avere una forza maggiore in teoria. Ma in realtà non vedo la motivazione dovuta a paura di peggioramenti lontani nel tempo come molto efficace, il pericolo non è chiarissimo, non si sente addosso, si pensa che si può comunque scongiurare in qualche modo. Psicologicamente è facile che prevalga l'inerzia e che le paure che bloccano al momento siano più vicine al punto di controllo del proprio cervello.
La speranza è l'ultima a morire, come si dice, e se uno è come un malato fermo a letto, può non riuscire a fare quegli sforzi che porterebbero a farlo camminare, ci vuole tempo, pazienza e seguire comunque uno stile di vita compatibile con la salute della persona in questione, e in fine se non ci si riesce, prendere in considerazione l'idea dell'accettazione.
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03-09-2016, 12:12
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#17
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Esperto
Qui dal: May 2014
Ubicazione: TV
Messaggi: 2,426
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Quote:
Originariamente inviata da alien boy
e in fine se non ci si riesce, prendere in considerazione l'idea dell'accettazione.
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Io l'ho già accettato da tempo, solo che i problemi pratici rimangono (lavoro, indipendenza, ecc...)...soprattutto xchè dall'esterno gli aiuti sono pressochè nulli anche per chi è un decennio che lotta per gli stessi problemi
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03-09-2016, 12:19
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#18
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Intermedio
Qui dal: Jul 2016
Messaggi: 102
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Credo tu stia parlando della psicoterapia-breve-strategica.
Avevo letto anch'io qualcosa del genere e ho fatto una lista. Il problema é che comprendeva per la maggior parte cose che già faccio abitualmente.
Cioè mi venivano in mente cose che dicevano: continuare a fare questo, continuare a fare quello.....
In pratica mi sono reso conto che già ciò che faccio non fa altro che farmi peggiorare :/
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03-09-2016, 12:45
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#19
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Banned
Qui dal: Jul 2014
Messaggi: 7,102
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Quote:
Originariamente inviata da dotrue
Io l'ho già accettato da tempo, solo che i problemi pratici rimangono (lavoro, indipendenza, ecc...)...soprattutto xchè dall'esterno gli aiuti sono pressochè nulli anche per chi è un decennio che lotta per gli stessi problemi
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Teoricamente si può accettare di non essere indipendenti. Ovviamente non è possibile convivere con il fatto che non si può contare sul sostegno economico dei famigliari o di altri e non si hanno sufficienti risorse a disposizione.
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Ultima modifica di alien boy; 03-09-2016 a 12:47.
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03-09-2016, 18:48
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#20
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Esperto
Qui dal: May 2014
Ubicazione: TV
Messaggi: 2,426
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Quote:
Originariamente inviata da alien boy
Teoricamente si può accettare di non essere indipendenti. Ovviamente non è possibile convivere con il fatto che non si può contare sul sostegno economico dei famigliari o di altri e non si hanno sufficienti risorse a disposizione.
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Si questo lo posso capire, il fatto che la famiglia di appartenenza abbia poche risorse è un problema in più...ma ti posso assicurare che nonostante io nn abiti con una famiglia che deve contare gli spiccioli per arrivare a fine mese la mia condizione di nn autosufficienza è una cosa che mi rode lo stomaco e pure il fegato. Soprattutto xchè nn so ancora quanto durerà e se si risolverà
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