Soffro di panico da circa 8 anni. Ora ne ho 23 e lì ho da quando ne avevo 16. Solo ora con la crescita sto davvero abbattendo ansia, panico, ipertensione e varie fobie (agorafobia, ipocondria, isofobia ecc ecc...).
Inizialmente - fino tipo a 20/21 anni - ho vissuto "succube" degli attacchi di panico, nel senso che vivevo nella paura più totale, senza nemmeno avere la forza di capire come affrontarla davvero, senza vederci via d'uscita.
Questo fino a che arrivi ad un punto tale che cadi in depressione e non ce la fai davvero più e chiedi aiuto (di un certo tipo).
Ovvero, avendo un padre medico di base, dopo il primo anno di università ho richiesto aiuto in senso "chimico" così, anche se con una grande sconfitta interiore, ho cominciato a fare uso di un leggero anti-depressivo: Tofranil da 10. Mio padre mi disse che bastava in quanto deve essere un percorso mio personale e questa era solo un'ulteriore spinta, almeno per darmi la forza di rialzarmi e iniziare un nuovo mio processo di risanamento.
Così è stato.
Ho sentito di gente che incomincia con 10 e poi passa a 25 poi a 50 e così via... Io ho sentito che ad un certo punto il mio corpo si era abituato al 10, ma mi son fatta forza e ho continuato ad assumere
sempre la stessa dose, non volevo finire dipendente da farmaci... e così è stato.
Pian piano sto risalendo, ma in quest'ultimo anno ho una soddisfazione personale altissima.
Sono partita con la convinzione che noi siamo "burattinai" di noi stessi e il corpo risponde alla mia mente, non il contrario - cosa che inconsciamente pensavo nei primi anni di questa "malattia".
Semplicemente dalla prima volta che capita, il trauma subìto diventa ossessività e di fatti ripassando nei stessi posti, situazioni... basta anche rivedere - esempio - il benzinaio che hai visto 2 minuti prima dell'attacco che BOOM ecco che si rimpadronisce di noi il cosiddetto "infame".
Ed è questo il punto: non si impadronisce ma siamo noi che lo invitiamo, noi che pensiamo troppo.
Inutile dire "non pensarci" perchè nel mentre lo dici lo pensi comunque. Come dire: non pensare ad un elefante rosa ( a chi non è comparso un elefante rosa in testa nel mentre lo si leggeva? ).
E questo percorso mio interiore per prendere realmente controllo del mio corpo e quindi della mia mente, sta avvenendo anche grazie alla pratica di Yoga.
La consiglio a tutti quelli che soffrono di attacchi di panico specialmente (altrimenti la consiglio
davvero a tutti) perchè è anche proprio l'uomo occidentale che cade nell'oblio delle malattie mentali perchè non conosce, non va nel profondo... abbiamo solo psicanalisi che ci fa pensare, pensare e pensare e rimuginare...
Ok, bene, ci fa capire il "perchè" e ci dice "state calmi" oppure "prendete psicofarmaci"...
Lo yoga è davvero uno studio di
consapevolezza del proprio corpo e di come la mente gioca con il corpo, indi per cui dopo mesi di pratica sarà quasi impossibile essere vittime di attacchi, proprio perchè avrete il 100% del controllo sulle vostre reazioni, anche le minime (come una piccola risata - figuratevi scatenanti attacchi).
Lo yoga non vi fa pensare, oltretutto. La meditazione, come il rosario dei nostri nonni che li facevano addormentare, come il "conta le pecore" prima di andare a dormire... il concentrarsi su
niente in quegli esercizi se non che su "al di là dei nostri occhi chiusi" - quindi noi stessi - ci aiuta a non
perdere il controllo.
L'attacco di panico è il perdersi nell'emozione più totale, lo yoga (vari tipologie) non vi fa perdere nemmeno un battito di ciglia. Capito il senso?
Oltretutto,
essendomi studiata tantissimo in questi lunghissimi anni ho capito che il panico deriva da tantissime cose: una delle più importanti dalla respirazione. (Queste son tutte cose che ho scoperto da sola con questi studi di filosofie orientali).
Ad esempio,
per i fumatori (come me): "il fumo causa attacchi di panico". Grande cazzata.
Come l'occidente minimizza ciò che realmente è il problema. Anche un non fumatore non respira durante gli attacchi, a cosa sarà dovuto allora?
Il problema non è il fumo: io fumo ancora e bevo caffè, l'eccitante non c'entra. Tutti hanno il diritto di essere eccitati e su di giri.
Il problema è il
modo di respirare e il fumatore ha più probabilità di avere un attacco solo perchè nel mentre fuma non respira a pieni polmoni.
Abbiamo i polmoni piccoli e quelli più grandi.
Il fumatore incallito di 20-30-40 sigarette al giorno, respira in tutto l'arco della giornata
solo con i polmoni piccoli, compiendo meno 2000 respiri profondi. La cassa toracica si restringe, ed ecco che arriva quel "dolore" al petto (ansia). E questo succede anche a chi non fumo ma inconsciamente teso passa la giornata a praticamente "non respirare".
Io fumo da 10 anni quasi (ne avevo 14 quando ho iniziato) e dopo solo una pratica di respirazione sempre nello stesso corso di yoga (oltre altri effetti sul mio corpo davvero strabiliante) mi sembrava che mi avessero tolto il fumo di 10 anni.
Respiravo pulito e davvero bene.
Oltre a sciogliere canali nervosi tramite vari esercizi o "pose immobili" ho capito che in pratica il problema principale era che
non respiravo davvero.
E ciò non vuol dire che ora forzo il respiro (attenti, sennò vado in iperventilazione
) e al corso specifica bene. Ascoltate il respiro ma non forzatelo, inspirate ed espirate quando il corpo ne ha bisogno.
Sicuro che tutti gli ansiosi o fanno quelli piccoli respiri minimi di cui parlavo sopra, oppure, provando a "respirare meglio", si sforzano così tanto da andare in iperventilazione.
Comunque il concetto è: non leggete le cagate del liquido che esce dal cervello... che è una cosa chimica... come se noi non avessimo potere sul corpo.
Gente che ho conosciuto, e che pratica il corso da anni, non prende più aulin (al massimo in casi proprio di virus tachipirina) cortisoni... psicofarmaci di ogni tipo. Una ragazza è riuscita a guarire quando la davano per spacciata,
"solo" con la mente... perchè lì è tutto.
E' una grande sfida...
ma io prego a tutti quelli che ne soffrono di lasciare lo psicologo/psichiatra/medicine e
provate...
Dopo tanti anni di sofferenza e di frustrazione, sconforto... sto davvero cambiando, ma non magicamente (ovvio, non vi parlo di spiritualità, ma di vera scientifica)... Vi cambierà la vita, la visione di voi stessi, delle vostre emozioni.
(La prossima settimana aggiungo anche il Tai Chi) credo di aver trovato la vera medicina per questa mente e vivere finalmente in serenità
(Ah, gli psicofarmaci non li prendo più... e mi sento meglio).
Quindi provare per credere (insisto perchè i fobici son prigri :P ) ma se qualcuno di voi scopre qualcosa, ovvio che non vedevo l'ora di rendervi partecipi...