Da'at

Un'altro concetto che ho trovato interessante, nella parte del Q&A, è l'accenno all'approccio terapeutico della psicofarmacologia: cioé spiegare nel concreto a cosa servono i farmaci al paziente che li assume e non sminuirne il funzionamento con spiegazioni semplicistiche e a volte del tutto errate (come il concetto dell'imbalance dei neurotrasmettitori).

Angus

A te gli psichiatri che hai frequentato cos'hanno detto? E perché online, praticamente ovunque, si trova la spiegazione dei neurotrasmettitori? Non si sa da anni che è del tutto errata?

Da'at

Ho avuto rapporti difficili con la mia prima psichiatra, ma tendeva a mantenersi nel vago quando ho cercato di comprendere meglio il funzionamento dei farmaci (che già prendevo da prima essendomi fatto fare una prescrizione dal medico di base); comunque il senso generale l'ho appreso dal libro "Habits of a happy brain" di Loretta Graziano Breuning. Non so se è quack science, ma gli effetti che ho ricevuto dai medicinali ricalcano quanto descritto e mi sembra che gli ultimi due psichiatri concordassero con le descrizioni giocoforza semplificate lette nel libro (ad esempio la serotonina dovrebbe essere un sistema che serve a valutare il grado di accettazione sociale percepita, la dopamina valuta le aspettative di un risultato, le endorfine modulano il dolore e la fatica).