Tranquilli ragazzi, non sono un troll. Tanto che, come ripeto, il post che ho ricopiato era stato scritto da me medesimo in persona...
Tornando a noi, diciamo che lo stratagemma col tempo si è rivelato un vicolo cieco. Non mi ha permesso di risolvere il problema, anzi me ne ha creato uno più grande, ossia quel riflesso condizionato che vuole che appena beva qualcosa inizi a sudare copiosamente. Credo che quando lo psicologo ha definito il mio metodo geniale intendesse dire che sono un raro caso clinico, accidenti! O forse voleva intendere che il mio metodo, valutando vantaggi e svantaggi, poteva essere un'ottima alternativa agli psicofarmaci (con questo però non voglio giustificarlo).
Per fortuna d'estate, quando il sudore è "normale", posso concedermi qualche eccezione. D'inverno invece sudare è anormale, non posso permettermelo, però è pure vero che i periodi di "siccità" sono più sostenibili. Generalmente quando so di dover affrontare una situazione sociale ad alta intensità emotiva mi organizzo per fare sport qualche ora prima: vado a correre, mi organizzo per giocare al calcetto, o altro. Insomma mi svuoto di liquidi. Per quelle poche ore la cosa non mi pesa. Non sempre riesco a organizzarmi in questo modo, però ci provo, anche per non pesare troppo sul fisico che ultimamente (comincio a invecchiare ahimè) non è più come prima. Mi piacerebbe parlare di questo con qualcuno che mi è vicino (che immagino sospetti anche qualcosa del genere) ma non è facile. Aprirsi con la persona che si ama significa affidarle quel coltello che un giorno potrebbe ucciderti. Ho imparato insomma che non sempre conviene nella vita. Però forse dovrei farlo.