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Vecchio 16-07-2012, 21:21   #1
Intermedio
L'avatar di The Golden Boy
 

Ora mai sono completamente intrappolato nella prigione della depressione, talmente tanto che quasi mi ci sono assuefatto...
Ogni giorno è una sfida alzarsi dal letto, nulla ha più senso, niente ha più importanza. C'è chi dice:" Ma come, non fai mai niente tutto il giorno, come fai ad essere stanco?" ebbene, quella che provo è stanchezza psicologica, sono sempre sotto pressione, basta un niente per cadere di nuovo, solo che rialzarsi è sempre più difficile...

Ma non è di questo che voglio discutere.Era solo l'introduzione.
Mi chiedevo, come si fa ha spiegare alla persona che hai di fronte il tuo problema, ma soprattutto, questa persona potrà mai capire come mi sento o il tutto si risolve con frasi consolatrici mentre nei suoi pensieri sono già etichettato come ridicolo ed inutile?
Siccome dopo un po ci si stanca, vorrei trovare un modo serio per spiegare a qualcuno la mia situazione; non intendo chi conosco, quelli ormai l'hanno già capito.

Chiedo a voi, vi siete mai aperti con una persona in carne ed ossa al punto di raccontare la vostra situazione, problemi ecc.? Risultati?
Vecchio 16-07-2012, 21:32   #2
Esperto
 

l'anno scorso ho vissuto alcuni mesi difficili tra iperattività e depressione e in quel periodo non riuscivo a spiegarmi con nessuno. nel senso che non volevo ero troppo persa nei miei pensieri e nelle mie supposte patologie (ipocondria).
ho cominciato a parlare in seguito sulla via di una lenta ripresa e devo dire che le mie esperienze a riguardo sono state positive. c'è molta più apertura da parte delle persone verso le difficoltà di ordine psicologico che nel passato. io ne soffro dall'adolescenza direi in diverse forme.
Vecchio 16-07-2012, 21:32   #3
Banned
 

Prima trova la persona giusta per parlar di certe cose,visto che la maggioranza delle persone ha comprensione pari a 0.
A parte lo psico,ho parlato dei miei problemi ad un paio di persone di cui mi fidavo.Un minimo penso abbiano compreso.

Ultima modifica di Kid Omega; 16-07-2012 a 21:34.
Vecchio 16-07-2012, 21:45   #4
Esperto
L'avatar di Inosservato
 

Quote:
Originariamente inviata da tura854 Visualizza il messaggio
Prima trova la persona giusta per parlar di certe cose,visto che la maggioranza delle persone ha comprensione pari a 0.
.
sono d'accordo con te, ma ciò non dipende da cativeria o altro, è proprio che chi non c'è dentro non può capire....

io sono evitante, non conosco la depressione, ed infatti molte volte faccio fatica a comprendere nonostante la buona volontà.....

il mio consiglio magari non è il massimo della vita, ma secondo me meno lo si rivela e meglio è....
gli unici che possono sostenerti (non capirti) sono i famigliari...
Vecchio 16-07-2012, 22:04   #5
Esperto
L'avatar di barclay
 

Dirlo servirà solo a sentirsi ripetere i soliti consigli, frasette di circostanza, ecc.
Vecchio 16-07-2012, 22:24   #6
Banned
 

Quote:
Originariamente inviata da barclay Visualizza il messaggio
Dirlo servirà solo a sentirsi ripetere i soliti consigli, frasette di circostanza, ecc.
É vero...peró ti dico per esperienza:a 19 anni parlai con la mia ormai ex collega(aveva intorno ai 35 anni)dei miei problemi di depressione e relazionali...
a parte che qualcosa l aveva comunque intuito,inizió piano piano a girare intorno alla questione,finché mi decisi a sputare il rospo

non so nemmeno perché si interessó cosi tanto ai fatti miei e ai miei problemi,sta di fatto che ogni qualvolta ero giu sapevo a chi rivolgermi


inutile dire la cotta che ovviamente presi per lei
Vecchio 16-07-2012, 22:49   #7
Banned
 

Quote:
Originariamente inviata da The Golden Boy Visualizza il messaggio
Ora mai sono completamente intrappolato nella prigione della depressione, talmente tanto che quasi mi ci sono assuefatto...
Ogni giorno è una sfida alzarsi dal letto, nulla ha più senso, niente ha più importanza. C'è chi dice:" Ma come, non fai mai niente tutto il giorno, come fai ad essere stanco?" ebbene, quella che provo è stanchezza psicologica, sono sempre sotto pressione, basta un niente per cadere di nuovo, solo che rialzarsi è sempre più difficile...

Ma non è di questo che voglio discutere.Era solo l'introduzione.
Mi chiedevo, come si fa ha spiegare alla persona che hai di fronte il tuo problema, ma soprattutto, questa persona potrà mai capire come mi sento o il tutto si risolve con frasi consolatrici mentre nei suoi pensieri sono già etichettato come ridicolo ed inutile?
Siccome dopo un po ci si stanca, vorrei trovare un modo serio per spiegare a qualcuno la mia situazione; non intendo chi conosco, quelli ormai l'hanno già capito.

Chiedo a voi, vi siete mai aperti con una persona in carne ed ossa al punto di raccontare la vostra situazione, problemi ecc.? Risultati?
quando spiego la depressione a qualcuno gli dico: immagina di essere triste perché ti è venuto a mancare qualcuno a te caro, fosse anche il cane. Ecco, colloquialmente si dice "essere depresso", ma non c'entra un cazzo. Essere tristi in quel caso è normale.
Immagina invece di essere intento ad allacciarti le scarpe, e sentire il peso di quei lacci, pesanti come piombo. Immagina di mancare il nodo e ripeterlo due volte, tre volte, con sempre crescente frustrazione, e alla fine scoppiare a piangere perché non riesci ad allacciarti le scarpe, abbottonarti la camicia, immagina di essere triste per il semplice fatto che sei triste.
Immagina di essere triste perché qualcuno ti racconta una storia divertente o una barzelletta, e ti rendi conto che fa ridere, ma soltanto sollevare gli angoli della bocca comporta uno sforzo ragguardevole, e la consapevolezza di essere incapace di provare felicità anche in contesti normali, ti rende triste.
Immagina di alzarti la mattina pensando soltanto "sto male" e di gemere in continuazione, e di riflettere costantemente su "perché sto male", e il non trovare risposta ad acuire la sensazione di afflizione...
Di solito così la gente capisce bene. Ma non è certo una storia da raccontare a tutti.
Vecchio 16-07-2012, 23:42   #8
Esperto
L'avatar di lizbon
 

Quote:
Originariamente inviata da The Golden Boy Visualizza il messaggio
ma soprattutto, questa persona potrà mai capire come mi sento
no
Quote:
Originariamente inviata da The Golden Boy Visualizza il messaggio
o il tutto si risolve con frasi consolatrici mentre nei suoi pensieri sono già etichettato come ridicolo ed inutile?
esatto si risolve proprio così.
Quote:
Originariamente inviata da The Golden Boy Visualizza il messaggio
Siccome dopo un po ci si stanca, vorrei trovare un modo serio per spiegare a qualcuno la mia situazione; non intendo chi conosco, quelli ormai l'hanno già capito.
perchè lo vuoi spiegare a chi non conosci? A quale scopo?io già farei fatica a fidarmi di una persona che conosco figuriamoci di chi non conosco.
Quote:
Originariamente inviata da The Golden Boy Visualizza il messaggio
Chiedo a voi, vi siete mai aperti con una persona in carne ed ossa al punto di raccontare la vostra situazione, problemi ecc.? Risultati?
io sì con persone che credevo amiche e il risultato è stato che sono stata lasciata da sola con la mia depressione.
Vecchio 17-07-2012, 03:50   #9
Banned
 

io non riesco mai a spiegare i miei problemi agli altri, non ci riesco.
Sopratutto con i miei genitori: sono timido e vado nel pallone.
Mi tento tutto dentro, tanto sono destinato a cantarmela e suonarmela da solo
Vecchio 17-07-2012, 06:20   #10
Banned
 

Quote:
Originariamente inviata da The Golden Boy Visualizza il messaggio
mentre nei suoi pensieri sono già etichettato come ridicolo ed inutile?
this. e anche sfigato probabilmente.
e siccome il 90% della gente è mongoloide, è improbabile che tu riesca a torvare uno che ti capisca.
ergo, appena questa persona lo viene a sapere sparlerà di te in tutto il paese, per avere qualcosa di "figo" da dire agli amici o amiche.
Vecchio 17-07-2012, 08:26   #11
Principiante
 

Quote:
Originariamente inviata da Marco Russo Visualizza il messaggio
quando spiego la depressione a qualcuno gli dico: immagina di essere triste perché ti è venuto a mancare qualcuno a te caro, fosse anche il cane. Ecco, colloquialmente si dice "essere depresso", ma non c'entra un cazzo. Essere tristi in quel caso è normale.
Immagina invece di essere intento ad allacciarti le scarpe, e sentire il peso di quei lacci, pesanti come piombo. Immagina di mancare il nodo e ripeterlo due volte, tre volte, con sempre crescente frustrazione, e alla fine scoppiare a piangere perché non riesci ad allacciarti le scarpe, abbottonarti la camicia, immagina di essere triste per il semplice fatto che sei triste.
Immagina di essere triste perché qualcuno ti racconta una storia divertente o una barzelletta, e ti rendi conto che fa ridere, ma soltanto sollevare gli angoli della bocca comporta uno sforzo ragguardevole, e la consapevolezza di essere incapace di provare felicità anche in contesti normali, ti rende triste.
Immagina di alzarti la mattina pensando soltanto "sto male" e di gemere in continuazione, e di riflettere costantemente su "perché sto male", e il non trovare risposta ad acuire la sensazione di afflizione...
Di solito così la gente capisce bene. Ma non è certo una storia da raccontare a tutti.
Non lo so, non ho ancora capito in tutti questi anni se sia meglio parlarne o stare zitti. Io so che quando ne parlo mi sento per qualche istante molto meglio perchè mi pare di essermi tolta un peso enorme dallo stomaco....
Per esperienza però anche se ho delle amicizie penso di poter definire abbastanza "vere" evito di confidarmi con loro 1) perchè non mi possono capire 2) perchè non voglio essere giudicata
Mi sfogo soltanto con i miei famigliari (genitori e marito)ma anche in questo caso so che non possono capire (forse intuire), più che altro mi sostengono, mi danno il coraggio di andare avanti.
Mi piace molto la descrizione di "depressione" data da Marco Russo...
io (in teoria ma anche in pratica creo ) non soffro di depressione ma di doc ossessivo.....solo che queste ossessioni mi tormentano così a lungo e così intensamente che poi mi sento esattamente come dice Marco.

Tornando al quesito posto inizialmente ribadisco meglio non esporsi troppo, ma se proprio dovessi farlo direi:
Hai presente quando percepisci dentro te una disperazione talmente devastante da non aver voglia neppure di aprire gli occhi al mattino?
All'incirca come quando perdi una persona cara e/o ti è accaduta una disgrazia irreparabile....ECCO IO STO COSI' IN OGNI MIO SINGOLO GIORNO NON CHIEDERMI IL PERCHE' O IL PERCOME E NON DARMI SCONTATI CONSIGLI...SE SAPESSI IL PERCHE' O COME VENIRNE FUORI NON CREDI L'AVREI GIA' FATTO????

Silvia
Vecchio 17-07-2012, 10:16   #12
Intermedio
L'avatar di The Golden Boy
 

Leggendo le varie risposte ho avuto conferma di ciò che pensavo:
Confidarsi con qualcuno non serve, perchè non potrà mai capire, a meno che non ci sia dentro anche lui...

Però quando ti ritrovi ad essere giudicato continuamente, quando ti chiedono il perchè non esci mai, il perchè ancora non hai ancora una ragazza, "Cosa fai sabato sera", quando mi dicono "Cosa fai a casa tutto il giorno, non ti annoi?" come se lo avessi scelto io, Mi piacerebbe spiegare il perchè di tutte queste cose. Possibile però che non ci si arrivi da soli ?

Certe volte noto nello sguardo delle persone un qualcosa come di disprezzo e incredulità, come se fossi un alieno. Infatti tendo sempre a cambiare discorso, e comportarmi in un modo che non mi piace, facendo finta di essere ciò che non sono.
Vecchio 17-07-2012, 12:18   #13
Banned
 

solo a persone conosciute su internet... una sola volta ho detto a un amico del calcetto che avevo avuto problemi anche ad uscire di casa... non so che impressione ho dato (chattavamo) però era per difendere il mio evitamento di certe cose che non volevo fare e che lui mi aveva chiesto di fare
Vecchio 17-07-2012, 14:14   #14
Esperto
L'avatar di ESPROC
 

Secondo me è molto semplice spiegarlo a chi ne ha sofferto in passato e quindi sa bene come ci si sente; spiegarlo a persone "normali" è molto complesso e IMHO inutile (se non hai un particolare rapporto con questa persona)...

Le notizie (purtroppo) girano molto velocemente, se dici a qualcuno come stai messo rischi che il giorno dopo lo sappia l'intero paesino e non penso sia il massimo

Vecchio 17-07-2012, 16:27   #15
Banned
 

Qualche giorno fa un mio amico mi ha detto che io i problemi veri non ce li ho, che mi sono fissato io di stare male: l'ho odiato con tutto me stesso. Valutare bene caso per caso se esporsi tanto raccontando vicende e situazioni così personali (si rischia la pseudopsicanalisi da parte dell'altro)
Vecchio 17-07-2012, 17:24   #16
Banned
 

personalmente a me dirlo a qualcuno è stato utile, perciò non posso concordare con chi sostiene il contrario.
Certo è un argomento delicato, dove la comprensione degli altri latita, ma anche nelle persone che riteniamo eccellere da questo punto di vista, la capacità di comprendere certe cose è tendenzialmente insufficiente (salvo rare eccezioni) e viceversa anche la nostra capacita' di esprimerci non sempre e' bastevole (anche perché talvolta nemmeno il "malato psichico", chiamiamolo così, sa bene di che male sta soffrendo).
Diciamo che spesso la consapevolezza viene fuori piena e chiara solo raggiunto un livello di "guarigione" accettabile, quindi non mi stupisco che si incontrino difficoltà nell'essere compresi. Io stesso, pur essendo uscito dal grosso dei miei problemi ben 10 anni fa, sto capendo alcune dinamiche mentali mie personali solo da pochi mesi.
Vecchio 20-07-2012, 23:00   #17
Avanzato
L'avatar di edithpiaf
 

Quote:
Originariamente inviata da The Golden Boy Visualizza il messaggio
Mi chiedevo, come si fa ha spiegare alla persona che hai di fronte il tuo problema, ma soprattutto, questa persona potrà mai capire come mi sento o il tutto si risolve con frasi consolatrici mentre nei suoi pensieri sono già etichettato come ridicolo ed inutile?
Siccome dopo un po ci si stanca, vorrei trovare un modo serio per spiegare a qualcuno la mia situazione; non intendo chi conosco, quelli ormai l'hanno già capito.
Magari sbaglio ma non ho mai cercato di spiegare i miei problemi in modo serio.
Io la butto sull'ironia. Racconto le mie disgrazie, il mio vissuto problematico, il mio presente che non mi soddisfa, pieno di problemi, cercando di far ridere il mio interlocutore.
Non c'è niente di peggio di uno che dal nulla inizia a sviscerarti i suoi problemi, sarò poco empatica io ma cerco di non far pesare le mie situazioni a chi mi ascolta.
Poi che c'entra se entro più in confidenza posso pure cercare di fare la persona seria...
E soprattutto non inizio a parlare con qualcuno cercando da lui comprensione, la comprensione la cerco dagli amici, da chi so che me la può dare, non dagli estranei...
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