Svers0

O di quanto è strana la vostra coinquilina

Suttree

Lo giudicherei andato male..qualche momento di silenzio ci può stare..ma tutto il tempo no..

eVito Corleone

Qualora ci fossero stati degli scambi di sguardi di complicità, sorrisi e risate al solo guardarsi in faccia o a qualche mia battuta, lo troverei ottimale.

Bisognerebbe parlare giusto il minimo indispensabile, giusto per qualche battuta e risposta o un commento breve e conciso, qualunque tipo di discussione articolata mi annoia, preferisco farle in chat/PM.

zoe666

la scena muta è data anche dall'altra persona che si pone male, per me.
A me è capitato di uscire con ragazze estremamente timide e sulla difensiva e alla fine dell'appuntamento parlavano quasi normalmente facendomi notare la cosa e ringraziandomi successivamente per averle fatte sentire a proprio agio e "non in una situazione imbarazzante, all'inizio".

Moonwatcher

Dipende dai casi.

Poi, una scena muta totale mi sembra impossibile, ma presumo intendiate un appuntamento dove l'altra persona sta in silenzio per tipo il 99% del tempo.

Vision

Concordo, e sono d'accordo anche con Liuk, in quanto è chiaro che l'interazione è molto importante.
Il classico paradosso frustrante del fobico/evitante che vuole avere una vita sociale normale, ma non riesce neanche a buttar fuori una parola, più chiaro di così...

An.dream

Di solito sono io il muto. Fosse stato solo l'appuntamento... nel mio caso si tratta di un'intera relazione durata alcuni mesi.
Quando ci si vedeva io non parlavo, se non per dire 'si', 'no' o 'ok'. Parlavo solo tramite messaggi su Skype o SMS.

camadorea

Sono una di quelle che fanno scena muta, (non mi riferisco agli appuntamenti, ma proprio in generale) e so di non fare una bella impressione agli altri.

Se dovesse capitare a me di trovarmi di fronte qualcuno che non parla penserei che è un timido e che in quel momento non sono in grado di metterlo a suo agio e farlo aprire. Però credo che se ti interessa una persona cerchi anche di interpretare i suoi silenzi, che a volte possono dire tanto.

Comunque ho votato l'ultima opzione, risolviamo alla radice!

rosadiserra

Non ho esperienza in questo ambito, persone riflessive e di poche e sensate parole sì ne conosco qualcuna, anche moooolto bene, il ragionamento mi sembra comunque molto coerente.

Weltschmerz

Imbarazzante?

kasper-me

Già più chiaro di così c'è che non hai capito un caxxo

.....fatti una ricerchina alla voce "ansia" su google scoprirai che in quel che ho scritto la fobia non c'entra un cavolo !!

Franz86

Faccio in modo di non infilarmi in situazioni simili.

liuk76

Concordo. Anch'io mi sono trovato e nel medesimo scenario e già a metà appuntamento ero riuscito a far sciogliere la persona.

Il punto cruciale però è che la persona aveva solo bisogno di trovarsi l'interlocutore giusto e che la facesse sentire a suo agio ed era solo una blanda timidezza od ansia e qualche pensiero disfunzionale facilmente sradicabile a frenarla.

Mi sono capitate però anche persone che, con tutte le buone intenzioni di 'sto mondo, non ne volevano sapere di spiccicare parola ed erano così fagocitate dai pensieri disfunzionali e dall'ansia che non avrebbero dato fiducia a nessuno.

In 'sti casi la persona dovrebbe prima lavorare, magari con un terapeuta, per riuscire a gestire un rapporto tra due persone.
Mi sono sempre chiesto cosa si aspettavano queste persone: telepatia? Il miracolo?

Esatto è proprio quello a cui mi riferisco.

Così come sono d'accordo anche con te. L'ansia e/o la timidezza bloccano in modo diverso dalla fobia sociale.
Secondo me una timidezza/ansia fisiologiche di una persona insicura o pessimista sono reversibili con la persona giusta.

Ansiaboy

vero.. spesso è proprio il linguaggio non verbale a far la differenza..

Ansiaboy

questavè l'ipotesi più orripilante però purtroppo è sempre possibile

Ansiaboy

ovvio

Ansiaboy

come facevi a sopportarti e lei a sopportarti ? (dico sopportarti perche adesso non trovo una parola più adatta) glie lo chiarivi ? come lo passavate il tempo ?

Ansiaboy

probabilmente penso che in questo caso non pensavano proprio almeno non lucidamente
perche i disturbi disfunzionali non fanno pensare,

quando a me è capitato di avere dei "black-out" non pensavo..non ragionavo.. ero solo in preda alle mie emozioni di ansia..

An.dream

Bisognava sopportare solo me, non so come facesse.
Io ascoltavo, a volte mi esprimevo con monosillabi; bastava questo, almeno per i primi mesi. Poi non è durata, ma vabbè.

cancellato11905

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