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21-02-2008, 10:52
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#1
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Avanzato
Qui dal: Mar 2007
Messaggi: 370
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Ultimamente me lo sto chiedendo.
Tutto sommato credo che essere fobici ci ha dato una sensibilità ed una visione delle cose che non è tutta da buttare, anzi qualcosina tramanderei!
Beh comincio io:
Innanzitutto osserverei come mio figlio reagisce al mondo: se è timido e introverso cercherei di favorire le occasioni sociali, col supporto mio e della mamma in modo che possa abituarsi ai contatti umani. Cercherei di moderare rimproveri e punizioni in base alla sua sensibilità.
Gli insegnerei a valutare positivamente se stesso, a non riempirsi di stupide paranoie, a rispondere a tono, far valere le sue ragioni e a sviluppare al meglio il "dialogo interno".
Cercherei di farlo crescere sicuro di sè, magari con un pizzico di orgoglio, che non guasta mai..
Cercherei di favorire qualsiasi tipo di iniziativa personale e "premiarla" con la mia approvazione (tranne il calcio :P).
Mi piacerebbe che sapesse integrarsi in una compagnia di amici, ma senza sacrificare il suo io per omologarsi o seguire stupide mode.
Non lo inciterei a fare sport agonistici se vedessi che la competizione non è nelle sue corde, sarebbe solo fonte di stress ed umiliazione.
Purtroppo non potrei aiutarlo più di tanto per le esperienze amorose :roll:
Ma il punto su cui concentrei i miei sforzi sarebbe solo uno: essere sicuri di sè!
Almeno avrebbe le armi ben affilate per affrontare la vita a testa alta, successo e amore verrebbero praticamente da sè
E voi?
Dite la vostra!!!
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21-02-2008, 11:13
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#2
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Esperto
Qui dal: Jan 2008
Messaggi: 620
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Posso consigliarti di leggere le risposte date nel topic: "Avete mai pensato di avere un figlio?".
Trovasi nella sezione: "Amicizia, Amore e Sesso".
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21-02-2008, 11:39
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#3
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Banned
Qui dal: Dec 2007
Messaggi: 1,145
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mmm non e un robot che lo puoi programmare secondo i tuoi desideri, e un essere umano.non potrei prevedere come cresce, come e la sua testa, come reagisce al mondo.se avesse dei problemi serii, non potrei fare altro che chiedere aiuto a qualcuno.ma cmnq sn solo fantasie...non credo avrò mai un figlio.o che metterò su famiglia.e un impegno troppo grande.per uno come me.
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21-02-2008, 11:59
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#4
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Avanzato
Qui dal: Mar 2007
Messaggi: 370
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Quote:
Originariamente inviata da xanaxworship
mmm non e un robot che lo puoi programmare secondo i tuoi desideri, e un essere umano.non potrei prevedere come cresce, come e la sua testa, come reagisce al mondo.se avesse dei problemi serii, non potrei fare altro che chiedere aiuto a qualcuno.ma cmnq sn solo fantasie...non credo avrò mai un figlio.o che metterò su famiglia.e un impegno troppo grande.per uno come me.
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Non sono del tutto d'accordo: non è sicuramente un robot, ma la famiglia innegabilmente plasma la sua mente e la sua crescita.
E un figlio penso che arriveresti a conoscerlo così bene da poter capire se si trova in difficoltà o no (specie in campo nostro )
Certo che se poi avesse problemi più grandi di me non potrei fare altro che affidarlo a mani esperte.
@Lice:
Grazie per l'osservazione, ma quel post mi era sfuggito
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21-02-2008, 12:22
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#5
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Principiante
Qui dal: Jan 2008
Messaggi: 51
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Quote:
Originariamente inviata da Zed
...
Ma il punto su cui concentrei i miei sforzi sarebbe solo uno: essere sicuri di sè!
Almeno avrebbe le armi ben affilate per affrontare la vita a testa alta, successo e amore verrebbero praticamente da sè
...
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Insomma...saresti il classico genitore che desidererebbe allevare, un figlio, in modo tale che sarebbe capace di fare quel che lui (...il genitore...) avrebbe sempre voluto fare...ma che non ha mai potuto: sembrerebbe che tu non voglia tanto vedere, la tua timidezza, come una possibile fonte di virtù (...il che sarebbe plausibile...), quanto come un errore in cui, il tuo bimbo, non dovrebbe, a sua volta, incappare.
Infatti...anch'io pensavo gradirei, nel caso avessi il piacere di diventare papà, spronare il mio bambino a studiare, con la massima abnegazione e fin da piccolissimo, le arti marziali...in modo da scoprirlo, una volta adolescente, essersi ormai trasformato in una sorta di devastante macchina omicida (...ghghgh...bullicida?...).
Non mi dispiacerebbe affatto...lo adorerei (
).
Ma, in verità, penso che lo lascerei percorrere la sua strada, senza troppe forzature...per lui sarei solo un mentore...forse mi limiterei ad aiutarlo, in caso di difficoltà, ma senza esagerare...e penso gli parlerei molto...non vorrei cominciasse a sentirsi solo, fin dall'inizio.
Certo sarebbe che, se lo vedessi eventualmente sofferente a causa di maltrattamenti in ambito scolastico, personalmente non credo che me ne sbetterei...come hanno sempre fatto i miei: penso proprio che mi recherei dai genitori del responsabile...e li appenderei al muro.
Pensandoci...anch'io, in fondo, avrei paura che si vedrebbe costretto a sopportare quello che, io stesso, ho dovuto tollerare in passato...se dovessi accorgermi che sarebbe, anch'esso, un bambino molto timido...lo amerei comunque ma non potrei perdonarmelo.
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21-02-2008, 13:24
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#6
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Avanzato
Qui dal: Mar 2007
Messaggi: 370
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Quote:
Originariamente inviata da Jolly_joker_2
Insomma...saresti il classico genitore che desidererebbe allevare, un figlio, in modo tale che sarebbe capace di fare quel che lui (...il genitore...) avrebbe sempre voluto fare...ma che non ha mai potuto: sembrerebbe che tu non voglia tanto vedere, la tua timidezza, come una possibile fonte di virtù (...il che sarebbe plausibile...), quanto come un errore in cui, il tuo bimbo, non dovrebbe, a sua volta, incappare.
Infatti...anch'io pensavo gradirei, nel caso avessi il piacere di diventare papà, spronare il mio bambino a studiare, con la massima abnegazione e fin da piccolissimo, le arti marziali...in modo da scoprirlo, una volta adolescente, essersi ormai trasformato in una sorta di devastante macchina omicida (...ghghgh...bullicida?...).
Non mi dispiacerebbe affatto...lo adorerei ( http://it.youtube.com/watch?v=WhSIDEVTBF8).
Ma, in verità, penso che lo lascerei percorrere la sua strada, senza troppe forzature...per lui sarei solo un mentore...forse mi limiterei ad aiutarlo, in caso di difficoltà, ma senza esagerare...e penso gli parlerei molto...non vorrei cominciasse a sentirsi solo, fin dall'inizio.
Certo sarebbe che, se lo vedessi eventualmente sofferente a causa di maltrattamenti in ambito scolastico, personalmente non credo che me ne sbetterei...come hanno sempre fatto i miei: penso proprio che mi recherei dai genitori del responsabile...e li appenderei al muro.
Pensandoci...anch'io, in fondo, avrei paura che si vedrebbe costretto a sopportare quello che, io stesso, ho dovuto tollerare in passato...se dovessi accorgermi che sarebbe, anch'esso, un bambino molto timido...lo amerei comunque ma non potrei perdonarmelo.
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Hai centrato il punto Jolly.
Non mi permetterei mai di forzarlo a diventare estroverso, ma sicuramente cercherei di fornigli ciò che mi è concesso per non acuire la sua timidezza o peggio farlo scivolare nella FS.
Non voglio che passi un adolescenza in isolamento o in lacrime e a sentirsi per la maggior parte del tempo come appena sceso da un disco volante mentre i suoi amici si godono la vita (nel bene e nel male).
Esatto Jolly, non voglio che passi un adolescenza come la mia :?
Come dici nella seconda parte, lo lasceresti percorrere la sua strada intervenendo quando serve e facendogli sentire la tua presenza.
Si avvicina molto a quello che ho in mente io.
Riguardo la macchina di morte hai detto mica poco! :P
Secondo me ritenersi in grado di difendersi e difendere aiuta non poco l'autostima e la sicurezza interiore!
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21-02-2008, 22:37
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#7
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Esperto
Qui dal: Nov 2007
Ubicazione: Domodossola
Messaggi: 641
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sicuramente NON rifarò gli errori ke i miei hanno fatto cn me.
quindi molto probabilmente sarà sano e senza problemi
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22-02-2008, 00:20
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#8
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Esperto
Qui dal: Aug 2007
Ubicazione: Non a Ferrara purtroppo
Messaggi: 564
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Speriamo che siano introversi.
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22-02-2008, 01:25
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#9
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Esperto
Qui dal: Dec 2007
Messaggi: 702
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riassumo il mio concetto in 6 regole fondamentali:
1 amore e tantissimo rispetto: nel senso che un bambino non è altro che un piccolo uomo, un esserino fragile e indifeso che per crescere felice ha bisogno di essere considerato e ascoltato riguardo ai sui bisogni e pensieri e non ignorato e sottovalutato solo perchè bambino
2 fargli tanti complimenti quando compie qualcosa di buono e sminuire i suoi fallimenti spronandolo a migliorarsi senza fargli subire critiche e inutili rimproveri dannosi per la sua autostima
3 incitarlo a frequentare i suoi coetanei fin da piccolo e lasciarlo libero di giocare perchè il gioco è indispensabile per sviluppare le abilità sociali che gli serviranno nella vita adulta
4 farlo vivere in un ambiente familiare sano e armonioso dandogli sensazione di protezione e sicurezza all'interno di un nucleo solido
5 evitare ogni forma di violenza, non picchiarlo, non farlo assistere a litigi padre/madre e non scannarsi a legnate in sua presenza
6 non influenzarlo con pensieri negativi e pessimisti nei confronti della società e della gente e fare in modo che sviluppi la sua presonalità in modo indipendente
Al momento mi vengono in mente solo queste 6 regole ma penso che bastino..... fare il genitore non è facile e non è cosa che tutti possono fare, forse bisognerebbe istituire un corso per insegnare a essere genitori e alla fine sostenere un esame e rilasciare in caso di esito positivo un attestato di idoneità da esibire al municipio il quale poi darà il consenso a procreare :lol: :lol: :lol: vabbè forse sto esagerando un po...... ma non sarebbe una cattiva idea.... almeno cosi teoricamente dovrebbe estinguersi la razza dei sociofobici
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22-02-2008, 01:37
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#10
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Avanzato
Qui dal: May 2007
Ubicazione: Milano
Messaggi: 299
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non avrò mai figli
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22-02-2008, 01:42
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#11
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Principiante
Qui dal: Feb 2008
Messaggi: 27
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Zed semplicemente a volte avrei preferito non avere la visione di cui parli te e essere, come dire, "normale".
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22-02-2008, 11:48
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#12
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Avanzato
Qui dal: Mar 2007
Messaggi: 370
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Quote:
Originariamente inviata da serotonino
riassumo il mio concetto in 6 regole fondamentali:
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Da stampare e conservare
Quote:
Originariamente inviata da cheschifolavita92
Zed semplicemente a volte avrei preferito non avere la visione di cui parli te e essere, come dire, "normale".
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Ti capisco.. ma purtroppo non abbiamo potuto.. facciamo buon viso a cattiva sorte almeno
EDIT: aspetta.. io parlo al passato ma tu hai 16anni!? Ma se ti ci metti di impegno a 18 arrivi al pari o al meglio degli altri come abilità sociali!!
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22-02-2008, 12:54
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#13
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Esperto
Qui dal: Nov 2007
Ubicazione: Ancona
Messaggi: 769
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Ho una figlia di 15 anni (quasi) che ha scelto di vivere con me (sono separato da Luglio scorso ufficialmente ma da due anni praticamente). Crescerla non è stato facile, ma ci sono delle regole che secondo me vanno rispettate. Mia figlia è estroversa, parla molto con me, va bene a scuola e non ha grossi problemi con i suoi coetanei. Credo che:
1. I figli abbiano bisogno di un punto di riferimento. Che fino a una certa età sono i genitori. Bisogna sapere anche dire di no con le buone maniere spiegando le ragioni del no.
2. parlare molto con loro per creare fiducia e stima tra genitori e figli, e fargli capire che su di te possono sempre contare.
3. A volte scendere al loro livello, leggere quello che leggono loro, raccontare annedoti della propria adolescenza e non dirgli MAI bugie e pretendere la stessa cosa. Crea un clima di fiducia.
4. Rimproverarli quando serve, in maniera civile e sempre spiegando le proprie ragione. Non usare MAI le mani ma fargli capire che i genitori sono tali e che comunque sono disponibili a ascoltare i loro problemi senza criticarli.
5. Incoraggiarli sempre, nei momenti più difficili e in quelli più belli. L'autostima è una bella cosa. Per tutti.
6. Non fargli gravare gli eventuali problemi familiari sopra le loro spalle. Non sono loro problemi e non è un loro dovere risolverli. Fargli vivere nel modo migliore l'età che hanno. Non cercare di farli crescere troppo in fretta o il contrario. Tanto, prima o poi, ci lasceranno. Per una loro vita.
ciao
rob
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22-02-2008, 13:57
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#14
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Intermedio
Qui dal: Dec 2007
Messaggi: 233
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a calci nel culo....
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22-02-2008, 15:34
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#15
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Banned
Qui dal: Dec 2007
Messaggi: 1,299
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a cinghiate!!
no allora non credo che ne avrò in primis....
ma se mai ne avessi... se fosse femmina le farei il seguente discorso:
qui ti mantengo io... vado a lavorare perchè tu abbia da mangiare, vestire, riscaldamento e tutto il resto... in cambio ti chiedo di rispettare le mie idee... niente sesso finchè stai in casa con me e sottostare alle mie regole.. niente discoteca... e si torna a casa a orari decenti.... ti manterrò a scuola fino a 18 anni... oltre se vuoi ti arrangi da te....
se non ti sta bene qualsiasi età tu abbia puoi anche prendere la porta e andare dove cazzo ti pare.... dopo i 18 anni ?? certo puoi fare quello che vuoi.... ma sempre fuori da casa mia, finchè sei sotto il mio stesso tetto sottostai alle mie regole....
0 vizi... niente "cazzate" di super marca... niente giacche da 300 euro... se le sta bene ciò che le compriamo bene altrimenti va a lavorare e se la compra da se la roba...
se scopro che fuma o beve o peggio si droga... bahm fuori di casa appena possibile....
per un maschio... beh pressapoco la stessa cosa.....
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22-02-2008, 19:29
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#16
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Esperto
Qui dal: Mar 2006
Messaggi: 1,072
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Quote:
Originariamente inviata da thx1138
Ho una figlia di 15 anni (quasi) che ha scelto di vivere con me (sono separato da Luglio scorso ufficialmente ma da due anni praticamente). Crescerla non è stato facile, ma ci sono delle regole che secondo me vanno rispettate. Mia figlia è estroversa, parla molto con me, va bene a scuola e non ha grossi problemi con i suoi coetanei. Credo che:
1. I figli abbiano bisogno di un punto di riferimento. Che fino a una certa età sono i genitori. Bisogna sapere anche dire di no con le buone maniere spiegando le ragioni del no.
2. parlare molto con loro per creare fiducia e stima tra genitori e figli, e fargli capire che su di te possono sempre contare.
3. A volte scendere al loro livello, leggere quello che leggono loro, raccontare annedoti della propria adolescenza e non dirgli MAI bugie e pretendere la stessa cosa. Crea un clima di fiducia.
4. Rimproverarli quando serve, in maniera civile e sempre spiegando le proprie ragione. Non usare MAI le mani ma fargli capire che i genitori sono tali e che comunque sono disponibili a ascoltare i loro problemi senza criticarli.
5. Incoraggiarli sempre, nei momenti più difficili e in quelli più belli. L'autostima è una bella cosa. Per tutti.
6. Non fargli gravare gli eventuali problemi familiari sopra le loro spalle. Non sono loro problemi e non è un loro dovere risolverli. Fargli vivere nel modo migliore l'età che hanno. Non cercare di farli crescere troppo in fretta o il contrario. Tanto, prima o poi, ci lasceranno. Per una loro vita.
ciao
rob
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mia madre ha sempre fatto il contrario che bello
il suo motto è: non sognare tanto non lo potrai mai fare
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22-02-2008, 20:23
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#17
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Avanzato
Qui dal: Dec 2007
Messaggi: 497
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a pane e nutella
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23-02-2008, 01:46
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#18
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Esperto
Qui dal: Jan 2008
Messaggi: 620
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Quote:
Originariamente inviata da Serotonino78
riassumo il mio concetto in 6 regole fondamentali:
1 amore e tantissimo rispetto: nel senso che un bambino non è altro che un piccolo uomo, un esserino fragile e indifeso che per crescere felice ha bisogno di essere considerato e ascoltato riguardo ai sui bisogni e pensieri e non ignorato e sottovalutato solo perchè bambino
2 fargli tanti complimenti quando compie qualcosa di buono e sminuire i suoi fallimenti spronandolo a migliorarsi senza fargli subire critiche e inutili rimproveri dannosi per la sua autostima
3 incitarlo a frequentare i suoi coetanei fin da piccolo e lasciarlo libero di giocare perchè il gioco è indispensabile per sviluppare le abilità sociali che gli serviranno nella vita adulta
4 farlo vivere in un ambiente familiare sano e armonioso dandogli sensazione di protezione e sicurezza all'interno di un nucleo solido
5 evitare ogni forma di violenza, non picchiarlo, non farlo assistere a litigi padre/madre e non scannarsi a legnate in sua presenza
6 non influenzarlo con pensieri negativi e pessimisti nei confronti della società e della gente e fare in modo che sviluppi la sua presonalità in modo indipendente
Al momento mi vengono in mente solo queste 6 regole ma penso che bastino..... fare il genitore non è facile e non è cosa che tutti possono fare, forse bisognerebbe istituire un corso per insegnare a essere genitori e alla fine sostenere un esame e rilasciare in caso di esito positivo un attestato di idoneità da esibire al municipio il quale poi darà il consenso a procreare :lol: :lol: :lol: vabbè forse sto esagerando un po...... ma non sarebbe una cattiva idea.... almeno cosi teoricamente dovrebbe estinguersi la razza dei sociofobici
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SARAI UN PADRE MERAVIGLIOSO!!!!!!!!!!!!!!! ops: ops: ops: ops: ops: ops: ops: ops: ops: ops: :cry:
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23-02-2008, 12:42
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#19
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Intermedio
Qui dal: Apr 2007
Messaggi: 210
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Quote:
Originariamente inviata da Lice
Quote:
Originariamente inviata da Serotonino78
riassumo il mio concetto in 6 regole fondamentali:
1 amore e tantissimo rispetto: nel senso che un bambino non è altro che un piccolo uomo, un esserino fragile e indifeso che per crescere felice ha bisogno di essere considerato e ascoltato riguardo ai sui bisogni e pensieri e non ignorato e sottovalutato solo perchè bambino
2 fargli tanti complimenti quando compie qualcosa di buono e sminuire i suoi fallimenti spronandolo a migliorarsi senza fargli subire critiche e inutili rimproveri dannosi per la sua autostima
3 incitarlo a frequentare i suoi coetanei fin da piccolo e lasciarlo libero di giocare perchè il gioco è indispensabile per sviluppare le abilità sociali che gli serviranno nella vita adulta
4 farlo vivere in un ambiente familiare sano e armonioso dandogli sensazione di protezione e sicurezza all'interno di un nucleo solido
5 evitare ogni forma di violenza, non picchiarlo, non farlo assistere a litigi padre/madre e non scannarsi a legnate in sua presenza
6 non influenzarlo con pensieri negativi e pessimisti nei confronti della società e della gente e fare in modo che sviluppi la sua presonalità in modo indipendente
Al momento mi vengono in mente solo queste 6 regole ma penso che bastino..... fare il genitore non è facile e non è cosa che tutti possono fare, forse bisognerebbe istituire un corso per insegnare a essere genitori e alla fine sostenere un esame e rilasciare in caso di esito positivo un attestato di idoneità da esibire al municipio il quale poi darà il consenso a procreare :lol: :lol: :lol: vabbè forse sto esagerando un po...... ma non sarebbe una cattiva idea.... almeno cosi teoricamente dovrebbe estinguersi la razza dei sociofobici
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SARAI UN PADRE MERAVIGLIOSO!!!!!!!!!!!!!!! ops: ops: ops: ops: ops: ops: ops: ops: ops: ops: :cry:
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Quoto al 100%!!!
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23-02-2008, 13:58
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#20
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Avanzato
Qui dal: Sep 2007
Messaggi: 395
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semplicemente con il mio nick
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