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13-12-2013, 20:20
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#1
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Esperto
Qui dal: Oct 2011
Ubicazione: Milano
Messaggi: 571
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Ciao è da un po' che conosco una persona che si è arenata nella popò, che passa la vita in un mondo fittizio e lascia scorrere giornate di 24 ore come se durassero 5 minuti. Questa persona non è felice e si vede, si ammala spesso di cose che non si sà bene cosa siano e si pensa siano psicosomatiche, non ha vita sociale alcuna ed è davvero faticoso starci vicino. Vorrei che questa persona prendesse in mano la sua vita e facesse ciò che và fatto, ma ogni approccio che si tenta pare non funzionare: se la si sgrida e le si rompe le palle si incazza e si chiude a riccio; se la si obbliga a fare ciò che non vuole, si incazza, ci odia e si chiude a riccio; se si cerca di farla ragionare che è per il suo bene, è inutile, non capisce. Il punto è che questa persona ha passato la maggiore età da un pezzo e dovrebbe pensare al suo futuro, ma o è troppo spaventata, o non vuole un futuro o non le importa...
Secondo voi come si potrebbe far ragionare una persona che stà così?
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13-12-2013, 21:05
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#2
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Banned
Qui dal: Aug 2012
Ubicazione: Circolo dei matti
Messaggi: 1,734
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Non si ragiona. Si cerca di comprendere senza accanirsi. Non c'è dialogo utile se non vi è alcuna partecipazione utile. E' come sbattere la testa sul muro: non serve a niente.
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13-12-2013, 21:05
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#3
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Esperto
Qui dal: Oct 2010
Ubicazione: out
Messaggi: 4,339
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lo psicologo?
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13-12-2013, 21:16
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#4
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Esperto
Qui dal: May 2010
Ubicazione: Sotto una mattonella...
Messaggi: 3,522
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Trovando quello che veramente desidera affinché gli dia la forza di cambiare la sua vita, auguri.
Oppure prova con KAAN DREM OV
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13-12-2013, 23:13
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#5
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Esperto
Qui dal: Feb 2013
Messaggi: 639
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Quote:
Originariamente inviata da Tabula Rasa
Ciao è da un po' che conosco una persona che si è arenata nella popò, che passa la vita in un mondo fittizio e lascia scorrere giornate di 24 ore come se durassero 5 minuti. Questa persona non è felice e si vede, si ammala spesso di cose che non si sà bene cosa siano e si pensa siano psicosomatiche, non ha vita sociale alcuna ed è davvero faticoso starci vicino. Vorrei che questa persona prendesse in mano la sua vita e facesse ciò che và fatto, ma ogni approccio che si tenta pare non funzionare: se la si sgrida e le si rompe le palle si incazza e si chiude a riccio; se la si obbliga a fare ciò che non vuole, si incazza, ci odia e si chiude a riccio; se si cerca di farla ragionare che è per il suo bene, è inutile, non capisce. Il punto è che questa persona ha passato la maggiore età da un pezzo e dovrebbe pensare al suo futuro, ma o è troppo spaventata, o non vuole un futuro o non le importa...
Secondo voi come si potrebbe far ragionare una persona che stà così?
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Ci conosciamo?
Scherzo, però sembro davvero io nella descrizione.
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14-12-2013, 03:06
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#6
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Esperto
Qui dal: Oct 2013
Ubicazione: Torino
Messaggi: 913
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Quoto tutti quelli che hanno scritto prima di me, l'ideale sarebbe starle vicino e aiutarla pian piano. Da quello che capisco, tu a questa persona ci tieni, altrimenti non avresti scritto qui sul forum per cercare aiuto. Da come scrivi sembri comprensiva, e già questo vuol dire molto.
Il 90% della gente normale che avesse a che fare con persone in questa situazione avrebbe mollato dopo poco, bollando la persona come inaiutabile e tenendosi a debita distanza.
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14-12-2013, 08:21
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#7
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Banned
Qui dal: Dec 2013
Ubicazione: Torino
Messaggi: 824
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Ciao Tabula Rasa,
ciò che hai descritto rispecchia appieno la mia esistenza: per diversi anni, ho lasciato che la vita mi scorresse accanto senza esserne minimamente sfiorata, senza pensare che ci potesse essere un futuro...pensandola in maniera cinica, si potrebbe dire che ho fatto come la cicala rispetto alla formica, fregandomene di tutto e tutti...ma, come hai ben detto tu, non è un comportamento razionale; è espressione di un profondo disagio interiore, di un processo autodistruttivo basato su un livello di autostima pari a zero, se non meno. Se qualcuno provava a spronarmi, mi rivoltavo come una belva ferita e poi chiudevo ogni comunicazione, se invece provavano a mettersi al mio livello, mi autocommiseravo....è faticoso uscire da una situazione del genere, ma forse non impossibile. Io ci sto provando, ma anche adesso capita che ci siano giorni che lascio passare come nulla fosse...Questa persona sicuramente non si ama, è insicura e spaventata, non riesce a percepirsi per ciò che è realmente.
Voi potete provare a proporle un percorso, ma senza obblighi perchè ottenete solo l'effetto opposto; la voglia di cominciare a cambiare deve partire da lei, tutto il resto non serve.
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14-12-2013, 15:37
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#8
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Esperto
Qui dal: Oct 2011
Ubicazione: Milano
Messaggi: 571
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Grazie a tutti per le risposte e i consigli ^^ significano molto
Quote:
Originariamente inviata da Luke cd
le persone sensibili vanno trattate nel modo giusto per fare in modo che si "sblocchino" poi non so come sia questa persona è tutto molto generico
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Praticamente l'ostacolo più grande per questa persona è non riuscire a completare il percorso di studi, sebbene manchi molto poco, chiaramente tutti intorno a lei si incazzano "ma come?! manca così poco e ti areni così?!!!!" pare un comportamento incomprensibile in effetti...
Quale pensi possa essere il modo giusto? é.è
Quote:
Originariamente inviata da crasi
l'ideale sarebbe stargli vicino, non troppo però, che poi ti infetti.
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Non c'è pericolo di infettarsi, anche perchè non stò messa bene nemmeno io XD
Quote:
Originariamente inviata da Alchemist
Il 90% della gente normale che avesse a che fare con persone in questa situazione avrebbe mollato dopo poco, bollando la persona come inaiutabile e tenendosi a debita distanza.
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Purtroppo hai ragione, molte persone intorno a lei (soprattutto i familiari) la insultano spesso e volentieri e urlano mi dice, un po' hanno ragione, comunque loro non sono eterni e sicuramente vedere un figlio che non costruisce il suo futuro per un genitore non è mai piacevole. La comprensione è una cosa che san dare in pochi, quasi nessuno
Quote:
Originariamente inviata da pesca
ciò che hai descritto rispecchia appieno la mia esistenza: per diversi anni, ho lasciato che la vita mi scorresse accanto senza esserne minimamente sfiorata, senza pensare che ci potesse essere un futuro...pensandola in maniera cinica, si potrebbe dire che ho fatto come la cicala rispetto alla formica, fregandomene di tutto e tutti...ma, come hai ben detto tu, non è un comportamento razionale; è espressione di un profondo disagio interiore, di un processo autodistruttivo basato su un livello di autostima pari a zero, se non meno. Se qualcuno provava a spronarmi, mi rivoltavo come una belva ferita e poi chiudevo ogni comunicazione, se invece provavano a mettersi al mio livello, mi autocommiseravo....è faticoso uscire da una situazione del genere, ma forse non impossibile. Io ci sto provando, ma anche adesso capita che ci siano giorni che lascio passare come nulla fosse...Questa persona sicuramente non si ama, è insicura e spaventata, non riesce a percepirsi per ciò che è realmente.
Voi potete provare a proporle un percorso, ma senza obblighi perchè ottenete solo l'effetto opposto; la voglia di cominciare a cambiare deve partire da lei, tutto il resto non serve.
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grazie pesca hai descritto bene l'atteggiamento purtroppo... il punto è che il tempo passa e se la voglia di cominciare non le arrivasse mai? mi domando quanto tempo possa volerci...
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14-12-2013, 16:01
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#9
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Banned
Qui dal: Dec 2013
Ubicazione: Torino
Messaggi: 824
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Percorsi di studi maledetti! Ho 28 anni e mi mancano molti esami alla laurea quindi capisco fin troppo bene. Il mio problema, fra i tanti, è il perfezionismo: studio, studio, studio...e non mi presento agli appelli perché "e se mi boccia?", "e se mi chiede l'argomento X (marginale)", "e se mi tratta male?", "e se faccio scena muta?". In tutto ciò, una persona normale direbbe "ma se non vai, come fai a saperlo?"...io no. Magari ha paura di finire perché ha paura di crescere, del binomio "laureata quindi adulta", avrà paura di non trovare lavoro...deve ricominciare da se stessa, provando a non essere troppo severa, a curarsi la mente, ma anche il corpo (non mi vergogno di dire che per un certo periodo ho avuto un look alquanto trascurato, ma spero che per lei non sia così . Ci vogliono pazienza e dolcezza...coraggio!
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14-12-2013, 16:06
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#10
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Esperto
Qui dal: Nov 2013
Ubicazione: Emilia Romagna
Messaggi: 1,302
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Io voglio essere lasciato in pace e di conseguenza lascio in pace.
Se uno sta per conto suo, si vede che gli sta bene così e a me sta bene.
Ci devi arrivare con la tua testa che non ti sta bene come vivi eventualmente, e agli altri deve entrare in testa che non tutti vogliono vivere uguale aglii altri.
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14-12-2013, 16:11
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#11
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Esperto
Qui dal: Oct 2013
Ubicazione: Torino
Messaggi: 913
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Quote:
Originariamente inviata da Tabula Rasa
Praticamente l'ostacolo più grande per questa persona è non riuscire a completare il percorso di studi, sebbene manchi molto poco, chiaramente tutti intorno a lei si incazzano "ma come?! manca così poco e ti areni così?!!!!" pare un comportamento incomprensibile in effetti...
Quale pensi possa essere il modo giusto? é.è
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Tu dirai che sembra un comportamento incomprensibile, e invece ti garantisco che è una situazione di cui ho sentito parlare più e più volte. Addirittura una compagna di corso di un mio amico subì un ricovero perchè aveva smesso di mangiare a causa della difficoltà a studiare, il fratello della sua ragazza si arenò su uno degli ultimi esami. Addirittura gente che si blocca quando gli manca soltanto un esame.
Io stesso per un periodo (che poi è coinciso con l'inizio della psicoterapia) facevo molta fatica a studiare, poi per fortuna mi sono rimesso in carreggiata, ma il pensiero di abbandonare tutto mi ha attraversato la mente più volte. Se non ce l'avessi fatta ora sarei messo peggio, probabilmente simile alla tua amica.
Sinceramente non so come sia giusto approcciare una situazione del genere, io per esempio se non fossi andato dallo psicologo probabilmente non mi sarei mai sbloccato, perchè tutto intorno a me non trovavo comprensione (forse anche per colpa mia). Se si comporta così vuol dire che in fondo agli studi ci tiene, altrimenti avrebbe mollato senza troppi rimpianti e sarebbe andata a lavorare.
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14-12-2013, 16:50
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#12
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Esperto
Qui dal: Nov 2013
Ubicazione: Emilia Romagna
Messaggi: 1,302
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Ai tempi di mio nonno davano 4 scapaccioni e si sistemava, so che è una brutta cosa da dire, ma funzionava alla grande
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14-12-2013, 16:52
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#13
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Principiante
Qui dal: Nov 2013
Messaggi: 43
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Quote:
Praticamente l'ostacolo più grande per questa persona è non riuscire a completare il percorso di studi, sebbene manchi molto poco, chiaramente tutti intorno a lei si incazzano "ma come?! manca così poco e ti areni così?!!!!" pare un comportamento incomprensibile in effetti...
Quale pensi possa essere il modo giusto? é.è
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Io ho 26 anni e mi manca un esame per la specialistica, ho proprio smesso di studiare, navigo in un limbo da qualche mese in attesa degli effetti degli psicofarmaci, e condivido pienamente il "perfezionismo" di Pesca.
Da un colloquio con la psichiatra e confronti con una compagna di corso ho scoperto che tanti ragazzi si bloccano all'ultimo esame e iniziano terapie, proprio per il binomio di cui scrive Pesca, e quindi al doversi mettere in gioco e tirare le somme degli anni di studio.
Insomma gli ultimi esami sono proprio il gradino più difficile, soprattutto per la mia generazione che dopo la laurea vede solo buio, quindi non credo che questa persona sia irrazionale... oppure lo siamo entrambi
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14-12-2013, 17:16
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#14
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Esperto
Qui dal: Nov 2013
Ubicazione: Emilia Romagna
Messaggi: 1,302
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hai paura.
dai, non ci vuole uno psichiatra, te la fai sotto di cosa fare dopo.
se ragioni capisci che ta la fai sotto in ogni caso, non ha senso non finire.
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14-12-2013, 18:05
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#15
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Banned
Qui dal: Sep 2013
Messaggi: 928
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Quote:
Originariamente inviata da ANTIMATERIA
hai paura.
dai, non ci vuole uno psichiatra, te la fai sotto di cosa fare dopo.
se ragioni capisci che ta la fai sotto in ogni caso, non ha senso non finire.
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L'ho pensato, tu l'hai scritto
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14-12-2013, 18:33
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#16
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Principiante
Qui dal: Nov 2013
Messaggi: 43
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Quote:
Originariamente inviata da ANTIMATERIA
hai paura.
dai, non ci vuole uno psichiatra, te la fai sotto di cosa fare dopo.
se ragioni capisci che ta la fai sotto in ogni caso, non ha senso non finire.
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Fosse solo questo sarebbe bellissimo.
Quello che ho scritto era per rispondere al ""ma come?! manca così poco e ti areni così?!!!!"".
So benissimo che manca poco e che farei bene a finire, non è per questo che sono seguito da una psichiatra, ma perchè ho disturbi cognitivi (di memoria e concentrazioni) dovuti ad anni di depressione e ansia non curata.
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14-12-2013, 18:56
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#17
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Esperto
Qui dal: Nov 2013
Ubicazione: Emilia Romagna
Messaggi: 1,302
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Quote:
Originariamente inviata da speaknoevil
Fosse solo questo sarebbe bellissimo.
Quello che ho scritto era per rispondere al ""ma come?! manca così poco e ti areni così?!!!!"".
So benissimo che manca poco e che farei bene a finire, non è per questo che sono seguito da una psichiatra, ma perchè ho disturbi cognitivi (di memoria e concentrazioni) dovuti ad anni di depressione e ansia non curata.
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In tal caso non ti devi preoccupare, fai un po' di pausa e poi riprendi.
pure io ora ho smesso di suonare, ma è una pausa, non un mollare, mi sa sfatica, non sono in forma e va bene così.
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