|
02-07-2020, 00:18
|
#1
|
Esperto
Qui dal: Jun 2020
Messaggi: 710
|
Ciao, io mi sono laureata da poco e ho fatto un percorso universitario dove mi sentivo spesso insicura e non all'altezza delle situazioni. mi sono abbastanza isolata. Vorrei sapere voi come avete vissuto l' universita' e come avete fatto per trovare delle strategie per stare bene con voi stessi nell' ambiente universitario.
|
|
02-07-2020, 00:34
|
#2
|
Banned
Qui dal: Apr 2015
Ubicazione: Ovunque ma non qui
Messaggi: 14,306
|
Non bene per i miei problemi purtroppo..mi sono prima isolato e poi allontanato.. secondo me se uno si integra e vive dove studia può davvero passarla bene
|
|
02-07-2020, 00:40
|
#3
|
Esperto
Qui dal: Dec 2017
Ubicazione: Nel mondo virtuale
Messaggi: 2,694
|
All'università ci andavo (ho finito le lezioni) solamente per frequentare e studiare. Tranne i primi mesi non ho fatto alcuna conoscenza (solamente due persone a cui dire ciao). In primis è stato il mio comportamento evitante nei confronti degli altri a creare questo disastro, perché ero il primo a non creare alcuna occasione per fare amicizie. Metti poi frequentare aule con minimo 80-90 persone (ma anche da 300) , il fatto di non "dover" per forza interagire con gli altri, e il gioco è fatto: mai studiato con qualcuno, mai preso un caffè, non ricordo neanche di aver parlato con qualche ragazza
|
|
02-07-2020, 07:43
|
#4
|
Banned
Qui dal: Dec 2009
Ubicazione: Inferno
Messaggi: 2,707
|
Con angoscia quotidiana. Però l'ho affrontata alla grandissima. Non perdevo mai mezza lezione, socializzavo con quelle 2-3 persone e basta. Ho fatto anche dei bei viaggi in quel periodo. Solo che finita l'università mi sono completamente chiusa in me stessa e ho allontanato tutti. Evidentemente dopo cinque anni di forzata socializzazione ho sentito l'esigenza di tornare nella mia solitudine.
|
|
02-07-2020, 09:49
|
#5
|
Intermedio
Qui dal: Apr 2020
Ubicazione: Parma
Messaggi: 283
|
Frequentare l'università mi ha aiutato moltissimo dal punto di vista dell'autosufficienza, dovendo per forza di cose arrangiarmi da sola sotto molti aspetti e questo mi ha permesso di acquistare più fiducia in me stessa. Per quanto riguarda i rapporti umani, nonostante sia riuscita a ridurre leggermente
la paura del confronto e abbia sviluppato meccanismi attraverso cui riuscire a gestire molte situazioni, il mio miglioramento è stato minimo. Non riesco ancora ad approcciare estranei per fare conoscenza, mi blocco se non mi sento accolta e metto ancora una "barriera" tra me e l'altra persona.
|
|
02-07-2020, 10:59
|
#6
|
Esperto
Qui dal: Sep 2015
Ubicazione: Tír na nÓg
Messaggi: 13,433
|
Per quanto riguarda il mio percorso all'università, bisogna dividerlo in due àmbiti, quello pratico-concreto e quello dei rapporti umani.
1. Per pratico-concreto intendo la gestione del quotidiano, trovare dove alloggiare (ero fuori sede), fare la spesa alimentare, gestire la burocrazia universitaria, ecc. ecc. Da questo punto di vista è stato un vero e proprio trauma, visto che dall'ambiente estremamente protetto della famiglia e delle scuole superiori mi sono ritrovato gettato in un ambiente in cui dovevo arrangiarmi totalmente. All'inizio è stato difficilissimo, sono stato davvero male psicologicamente e ci ho messo tanto (mesi) per apprendere tutto quel che c'era da apprendere. Ancora oggi non sono del tutto uscito da quel trauma.
2. Per quanto riguarda i rapporti umani, anche in questo caso all'inizio è stato difficilissimo, non mi trovavo con gli altri studenti, ma in parte incidevano anche le difficoltà al punto 1 che, finché sono persistite, hanno contribuito a incrementare le mie tendenze evitanti. Poi, un po' alla volta, dopo cinque o sei mesi sono riuscito ad allacciare dei rapporti, dapprima con difficoltà, poi sempre più facilmente. C'è però da dire che ho frequentato un'università con un indirizzo di studî molto particolare (una lingua extraeuropea, e preferisco restare nel vago), quindi di base c'era una comunanza di interessi molto forte tra me e gli altri studenti. In sostanza, durante gli anni in cui ho studiato all'università, ho stretto alcuni dei rapporti più importanti che ho mai avuto... poi, però, sono andati quasi tutti in vacca, causa problemi del mio carattere, ma questa è un'altra storia e dovrà essere raccontata un'altra volta...
|
|
02-07-2020, 11:14
|
#7
|
Banned
Qui dal: Jun 2020
Ubicazione: Skyrim
Messaggi: 167
|
Se frequentassi l'università sicuramente sarei visto come lo sfigato/strano/fuori di testa della situazione.
Nella mia città ci sono continue feste e assembramenti nei locali degli universitari, ogni volta che li vedo provo disagio solo a passargli vicino.
Sicuramente sarei evitato come la peste, essendo che io detesto la vita mondana e i locali in generale.
Di conseguenza andrei li solo per studiare.Non avrei contatti con nessuno.
|
|
02-07-2020, 13:10
|
#8
|
Banned
Qui dal: Dec 2009
Ubicazione: Inferno
Messaggi: 2,707
|
Quote:
Originariamente inviata da JR_Reloaded
All'inizio con distacco, mi sentivo isolata perchè per mia stessa volontà mi isolavo, poi con molta ansia per gli esami ecc. Poi io viaggiavo, passavo 3 ore al giorno sul pullman, mi stressavo. Tutto quello che mi viene "imposto" (relativamente imposto perchè sono stata io a volermi iscrivere, però una volta iscritta avevo degli obblighi) non lo vivo bene, io la mattina mi alzo e ciò i cavoli miei, mi sveglio con l'ansia, mi sveglio scazzata, mi sveglio inquieta o già stanca, a causa di ciò mi è impossibile relazionarmi al mondo esterno con regolarità, ho bisogno di gestirmi da sola, con i miei tempi, con i miei modi, l'attività che sto svolgendo (per questo sono più adatta ad un lavoro autonomo, in proprio, oppure al massimo ad un lavoro in smart working, modalità di interazione con il mondo esterno che ho sperimentato di recente seguendo un corso e mi va bene) altrimenti mi ammalo.
|
Nemmeno io vivo bene gli obblighi, mi piace poter fare come mi pare (infatti, lavoro in proprio, perché non accetto di sottostare a qualcuno). Non sopportavo di alzarmi la mattina a un orario stabilito, passare le mattinate lì dentro, sempre agitata e dopo aver passato nottate insonni dall'ansia. E mi sono ammalata in quegli anni, stavo sempre male con lo stomaco, con la testa, eccetera. Al tempo stesso, l'alternativa sarebbe stata stare in casa a vegetare e rinunciare alla laurea, quindi sono orgogliosa di aver completato gli studi.
|
|
02-07-2020, 13:48
|
#9
|
Esperto
Qui dal: Dec 2014
Ubicazione: Lombardia
Messaggi: 11,589
|
E' difficile tirare le somme e dare un giudizio complessivo. Si tratta di un periodo lungo, e l'università coinvolge numerosi aspetti della vita (da quello burocratico, a quello pratico della quotidianità, a quello della socializzazione, a quello dell'affrontare gli esami).
Col senno di poi posso dire che sono stati anni in cui i miei problemi psicologici erano tutti già presenti, ma "sopiti", perché le faccende quotidiane mi impedivano di bloccarmi. Tuttavia allo stesso tempo c'erano dei blocchi che sono tipici della post-adolescenza (18/25 anni, quindi una giovane persona che entra nel mondo ma non ha ancora sviluppato sicurezze ed esperienza).
Dal lato della socializzazione con i compagni, non ho avuto problemi, sono riuscito ad interagire bene e in quegli anni sono nate due amicizie importanti, ma interagivo con molti. I problemi con le ragazze tuttavia in quel periodo c'erano eccome.
Per lo studio, gli esami, i rapporti con i professori... nessun particolare problema. Non ho creato legami con i professori, però gli esami li affrontavo.
|
|
|
|