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Vecchio 09-06-2022, 19:42   #1
Esperto
 

Senza assolutamente mancare di rispetto a coloro che per un motivo o per l'altro non sono arrivati a farla, dagli altri vorrei sapere come avete vissuto la quinta superiore e in particolare l'esame di maturità.
Per me è stata a dir poco traumatica, soprattutto per il fatto di dover avere tutti 6 per essere ammesso all'esame
Vecchio 09-06-2022, 19:55   #2
Hor
Esperto
L'avatar di Hor
 

Durante tutto il liceo studiavo poco perché svogliato, poi ho avuto un insegnante di italiano e latino che non faceva mai lezione ma parlava di politica in classe, quindi quelle due materie non le ho mai toccate, e per finire al quarto anno, complice una grave depressione, non ho studiato più niente di tutte le materie. Infine l'insegnante di storia e filosofia era un mezzo incompetente, quindi ho sempre studiato poco anche le sue materie.
Questa introduzione per dire che mi sono svegliato a gennaio del quinto anno rendendomi conto di non avere nessuna preparazione per la maturità che ormai cominciava a incombere. Per fortuna ero già uscito dalla depressione. Quindi ho cercato di recuperare tutto per conto mio negli ultimi sei mesi, rendendomi conto degli enormi buchi che avevo e che difficilmente sarei riuscito a colmare pienamente.
Alla fine ho fatto una figura abbastanza meschina di fronte alla commissione, e sono uscito con un voto piuttosto basso, molto più basso di quel che sarei riuscito a prendere se avessi studiato continuativamente al pieno delle mie capacità. C'è da dire però che ero in una fase in cui dello studio e dei risultati nello studio mi interessava davvero poco, e non avevo alcuna prospettiva successiva al diploma, se non di provare un'università unicamente per passione e non per scopi professionali.
Quando la commissione mi chiese cosa avrei voluto studiare all'università, alla mia risposta si misero quasi a ridere.
Durante la maturità ho avuto contatti abbastanza scarsi coi miei compagni di classe, che comunque come persone non mi interessavano già più. Ricordo un mio compagno che aveva fatto lo scritto cercando di imboscare il libro sotto il banco per copiare, e che venne sgamato e poi miracolosamente promosso col minimo dei voti, perché era arrivato comunque alla maturità con dei voti decenti. Ricordo una ragazza di un'altra classe che stava facendo l'orale con me, che non conoscevo, e che ribeccai qualche giorno dopo per strada insieme a tutta la famiglia, col padre infuriato per il voto troppo basso preso dalla ragazza, padre che minacciava di denunciare tutta la scuola.

In genere le mie sensazioni che ricordo di quei giorni erano di rassegnazione, mancanza di speranza e di prospettive: ero uscito male come voti, avevo ancora un lungo di periodo di depressione alle spalle, non avevo idea di cosa fare della mia vita, e l'università, di cui non sapevo nulla, mi spaventava parecchio.
Vecchio 09-06-2022, 20:03   #3
Esperto
L'avatar di Blue Sky
 

Sono ancora agitato a distanza di 16 anni , e non sono ancora sicuro di avere rimuginato a sufficienza circa alcuni eventi di quei giorni. Direi bene insomma.
Vecchio 09-06-2022, 20:03   #4
Esperto
L'avatar di Darby Crash
 

Quote:
Originariamente inviata da Norlit Visualizza il messaggio
Senza assolutamente mancare di rispetto a coloro che per un motivo o per l'altro non sono arrivati a farla, dagli altri vorrei sapere come avete vissuto la quinta superiore e in particolare l'esame di maturità.
Per me è stata a dir poco traumatica, soprattutto per il fatto di dover avere tutti 6 per essere ammesso all'esame
non c'è stata una differenza rilevante rispetto agli altri anni. Per la maturità ero abbastanza tranquillo, tanto sapevo che sarebbe stato molto difficile bocciare.
Vecchio 09-06-2022, 20:04   #5
Esperto
L'avatar di _dharma_
 

salvo rari casi, eravamo una classe di somari in quinta.. alla fine ci hanno promosso tutti forse per non vederci piu'
Vecchio 09-06-2022, 20:21   #6
Esperto
L'avatar di Dark97
 

Per quanto riguarda gli esami, non ho avuto alcun problema. Alle superiori mi bastava studiare due cazzate ed ero a posto...

Ma in quel periodo iniziai a stare male psicologicamente, peggio di adesso. Quei mesi non li dimenticherò mai.
Vecchio 09-06-2022, 20:35   #7
Esperto
 

Tanta ansia, ma bene, è andato tutto bene. Mi ero impegnata molto e avevo una buona pagella, e poi ho fatto un buon esame.
Quell'estate ero spensierata, giovane e socialona come quelli della pubblicità del Cornetto.
Vecchio 09-06-2022, 20:35   #8
Esperto
L'avatar di pokorny
 

In modo normale. Come si suol dire "ai miei tempi" era ancora abbastanza impegnativo, oggi al confronto è una passeggiata, e a mia volta potevo confrontarmi con la generazione di quelli che allora erano adulti che dovettero fare l'esame con tutte le materie e sugli argomenti dei cinque anni. E la percentuale dei bocciati superava il 30%. Quando la feci io era raro bocciare ma non impossibile come oggi.

Come moda di quei tempi voleva, almeno un TDM (testa di m...a) era inevitabile ed era il classico sessantottino che a sua volta doveva essersi laureato con il voto detto politico. Quindi filosofia la studiammo poco o niente e manco a dirlo era materia d'esame. Ricordo che feci una discussione su Kant con uno della commissione che si arrabbiò con me. Ma chiarisco non era l'arrabbiatura di chi si vede davanti un degno avversario sul piano dialettico; semplicemente non avevo capito molto di Kant e devo aver detto qualche scemenza. Per fortuna era il liceo che volevo fare e amavo come amo ora la matematica, per cui gli scritti andarono bene e fecero media con il mio orale da sociofobico, tendenza che già allora era evidente.

Comunque passai con un voto senza infamia e senza lode. Come tutti è seguìto il periodo più bello della vita di chi poi si iscrive all'uni, l'unico in cui le responsabilità sono zero almeno fino all'inizio delle lezioni (e questo fu diverso, abbastanza traumatico ma non è l'argomento del topic: in due parole, allora si faceva ancora molto sul serio e non era roba per chi non fosse davvero in gamba, cosa che non sono mai stato).

Ultima modifica di pokorny; 09-06-2022 a 20:37.
Vecchio 09-06-2022, 20:49   #9
Super Moderator
L'avatar di Daytona
 

Ero tranquillo, avevo fatto dei buoni scritti e non bocciavano con quei punteggi.
Il voto conta poco o nulla, quindi...
Vecchio 09-06-2022, 20:52   #10
Esperto
L'avatar di Crepuscolo
 

Abbastanza tranquillo; un po' di ansia prima degli esami ma niente di che. Sapevo che era molto difficile essere bocciati alla maturità e in più sentivo il profumo della libertà perché stavano finendo anni e anni di scuola.
Comunque durante gli scritti è stato uno scopiazzamento generale, con il tacito consenso dei professori. All'orale ho ripetuto la pappardella che mi ero preparato, qualche domanda, ad alcune ho saputo più o meno rispondere ad altre ho risposto cose che non ci azzeccavano niente giusto per non fare scena muta e basta, tutto qui. Sono uscito con un voto più alto di quello che avrei meritato.
Vecchio 09-06-2022, 21:05   #11
Esperto
L'avatar di Stasüdedòs
 

Quote:
Originariamente inviata da Crepuscolo Visualizza il messaggio
e in più sentivo il profumo della libertà perché stavano finendo anni e anni di scuola.
... ma per i più "fortunati" sarebbero anche iniziati da lì a poco decenni di schiavitù lavorativa ... e coi 3 mesi di vacanze scolastiche estive trasformati (forse) in 2-3 settimane di ferie all'anno.

Per quanto mi riguarda, ero relativamente tranquillo per gli scritti e le materie scientifiche + quelle della specializzazione, ma messo abbastanza male per altre materie (storia in primis e letteratura, che odiavo anche per colpa di pessime prof)... comunque me la sono cavata lo stesso.

Ultima modifica di Stasüdedòs; 09-06-2022 a 21:09.
Vecchio 09-06-2022, 21:13   #12
Banned
 

Male.
Arrivato a fine anno volevo ritirarmi a causa della depressione e dell'ambiente che si era creato in classe.
Si erano creati due gruppi (i cocchi lecchini dei professori e gli "sfigati" ripetenti) mentre io ero neutrale e quindi praticamente un pariah.
Alla seconda prova avevo l'esame di fisica e mi sono bloccato per più di un'ora perché dovevo fare la pipì e non si poteva andare in bagno, quindi ho dovuto aspettare di andarci per fare il compito dato che non riuscivo a concentrarmi e a far niente.
All'orale ho sudato talmente tanto che ho fatto un laghetto intorno a me, ero zuppo.
Due compagni impietositi si offrirono di farmi da testimoni ma anche qualora l'avessi fatto da solo non mi avrebbe pesato, non fui io a chiederglielo.
Il presidente della commissione mi fece una domanda su un argomento che non era in programma e io risposi, facendoglielo però notare e la prof mi rimproveró.
Poi finito l'orale me ne sono scappato a casa lasciandomi finalmente alle spalle quell'inferno chiamato scuola.
Vecchio 09-06-2022, 21:20   #13
Esperto
L'avatar di Wrong
 

Molto rilassata e tranquilla: avendo sempre studiato mi sentivo sicura. In casa pensavano che fossi sotto effetto di qualche droga.
Vecchio 09-06-2022, 21:24   #14
Esperto
L'avatar di Varano
 

Io in quinta ero abbastanza tranquillo, non me ne fregava niente del voto e dell’uni…e questo fu uno sbaglio.
Non so perché fossi così superficiale, l’unico momento di strizza fu quando estrassero la mia lettera per gli orali e fui il primo in tutte le sezioni a cominciare.
In italiano avevamo fatto metà programma e una prof esterna mi chiese un poeta che non avevamo fatto, ma io manco sapevo il programma, per cui feci scena muta.
I miei compagni dopo chiarirono il malinteso ma intanto io ero già stato giudicato, anche in inglese feci una figura barbina. La tesi l’avevo copiata dal web e l’esaminatrice esterna mi contestò subito la prima affermazione che feci.
Fu un disastro l’orale, poi mi fece vedere lo scritto ed era pieno di errori ortografici e grammaticali, che non mi spiegavo…una sensazione stranissima di trovarsi di fronte a qualcosa che non è tuo.
Per fortuna copiai matematica e passai con un voto basso ma non bassissimo.
Però la sera ero tranquillo, partii per riccione con un amico. La verità è che non me ne fregava nulla della scuola
Vecchio 09-06-2022, 21:27   #15
Esperto
L'avatar di Boston
 

Pur essendo arrivato agli esami già con i crediti necessari per la promozione, l'ho vissuta comunque maluccio.
Troppe cose da ricordare, tutte insieme e con professori rivelatisi super esigenti fino all'ultimo (tra gente bocciata e gente fuggita, al quinto anno la mia classe era composta da 12 studenti, unica in tutto l'istituto).

È andata poi benissimo dal punto di vista del voto finale, ma quanto stress...

Mille volte meglio l'università.
Come ho già detto diverse volte, tornerei volentieri al primo anno di università ma non tornerei mai alle superiori.
Vecchio 09-06-2022, 21:34   #16
Esperto
L'avatar di Xchénnpossoreg?
 

La quinta superiore è stata impegnativa, rammento continue interrogazioni (anche due al giorno), compiti in classe e varie "simulazioni di terza prova".
Le simulazioni facevano media e bisognava studiare il programma completo di tutte le materie.
Mi è capitato di ripassare persino alle 5 del mattino, era un discreto tour de force.

La maturità è andata bene, fatta eccezione per lo scritto relativo al mio indirizzo di studi. L'ho consegnato in bianco
A parte questo ricordo una grande malinconia, si stava per chiudere un capitolo della mia vita e già sentivo la mancanza di quei momenti.

Detto ciò dopo non ci sono state feste, viaggi, vacanze... in compenso appena concluso l'orale sono andata a fare la spesa settimanale al supermercato.
Indimenticabbbbbile
Vecchio 10-06-2022, 10:06   #17
Banned
 

La quinta superiore fu un anno pessimo per i rapporti all'interno della classe, dopo 2 anni che forse potrei definire come i migliori della mia vita. A metà della quinta quasi pensavo di andarmene per come la vivevo male ma ovviamente non avevo le palle di farlo per paura dei miei. Poi verso la fine dell anno le acque in classe si sono un po calmate. L esame scritto non ricordo mi avesse dato particolari problemi, quello che mi mandò in crisi fu l orale, prima di entrare ho preso seriamente in considerazione l idea di scappare. Ma come sempre la paura delle altrui reazioni è stata maggiore della paura di una figura di merda. Come tutti gli eventi della mia vita l'ago della bilancia si è mosso a seconda di quel che mi faceva più, o meno, timore.
Devo dire non ricordo proprio nulla. Ne dell esame, ne di eventuali festeggiamenti che forse non ci saranno stati perche avevo già iniziato a scavare la mia fossa sociale.

Era presumibilmente il 2002, di quella estate non ricordo nulla.
Vecchio 10-06-2022, 11:24   #18
Esperto
L'avatar di Trinacria
 

L'ultimo anno per me è stato pesantissimo. Io stavo a scuola fino alle 17.30 tranne il sabato e il mercoledì in cui uscivo alle 13. Tornavo a casa (non prima delle 18.30) e mi rimettevo a studiare perchè a scuola non riuscivo a fare tutto.
Avevamo una mole di studio e una quantità di materie esagerata. Ci tenevo a fare bene ma stare dietro a tutto era faticoso. La fine degli esami è stata una liberazione per me.
Agli esami sono andata preparata. Sono andati piuttosto bene ma io puntavo al 100 e alla fine ho avuto 96. Sul momento ci sono rimasta male anche perchè l'ho trovata una cosa ingiusta. Con il senno di poi invece non me ne importa più niente. Non mi avrebbe di certo cambiato la vita anche se sarebbe stata una piccola soddisfazione da togliermi.
Vecchio 10-06-2022, 12:12   #19
Esperto
L'avatar di Crepuscolo
 

Comunque per quanto riguarda i compiti a casa le superiori erano le scuole dove facevo meno. Ricordo invece che facevo i compiti fino a tardi alle elementari e a volte alle medie, ma alle superiori raramente avevo compiti a casa, infatti negli ultimi anni non avevo neanche un diario perché non mi serviva.
Vecchio 10-06-2022, 19:15   #20
Esperto
 

Quote:
Originariamente inviata da Xchénnpossoreg? Visualizza il messaggio
La quinta superiore è stata impegnativa, rammento continue interrogazioni (anche due al giorno), compiti in classe e varie "simulazioni di terza prova".
Le simulazioni facevano media e bisognava studiare il programma completo di tutte le materie.
Mi è capitato di ripassare persino alle 5 del mattino, era un discreto tour de force.

La maturità è andata bene, fatta eccezione per lo scritto relativo al mio indirizzo di studi. L'ho consegnato in bianco
A parte questo ricordo una grande malinconia, si stava per chiudere un capitolo della mia vita e già sentivo la mancanza di quei momenti.

Detto ciò dopo non ci sono state feste, viaggi, vacanze... in compenso appena concluso l'orale sono andata a fare la spesa settimanale al supermercato.
Indimenticabbbbbile
Io mi sono dovuto fare un simulazione di terza prova in quarta (eravamo l'unica sezione a farla) e ben due in quinta, e OVVIAMENTE facevano media, così come quelle di prima e di seconda (in cui presi 5/15 e quindi 3+ sul libretto,ho rischiato grosso di non essere ammesso per avere 4,5 di media in mate, allo scientifico tra l'altro).

Fui ammesso con solo 13 crediti su 25, ero quello con meno crediti di tutta la classe

Dopo anni di 4 e 5 nei temi, in prima prova con la prof esterna riuscii incredibilmente a strappare un 12/15 in un saggio breve sul rapporto tra padre e figlio infilandoci pure una cit a Superman Returns (il figlio diventa padre e il padre diventa figlio)

La seconda prova... lasciamo stare, mi girano ancora oggi dopo 6 anni, ero così contento che non fosse uscita fisica e poi ho beccato una prova IMPOSSIBILE in cui bisognava studiare una funzione senza conoscerla, ho detto tutto
Quelle degli anni prima erano tutte più fattibili.
Presi per miracolo 7/15 azzeccando 2 quesiti e un quarto di problema.

La terza prova non mi diede grossi problemi anche perché sapevamo già le 4 materie (arte, inglese, scienze e filosofia), presi 12/15

All'orale portai una tesina sulla fuga dalla realtà come risposta al dramma dell'uomo, me la cavai in tutte le materie tranne mate e fisica, presi 22/30 ma forse avrei meritato un po' di più

Quando mi chiesero cosa volevo fare, su consiglio della mia prof di italiano e latino, dissi che sarei andato a lavorare...

Ovviamente non feci nessuna vacanza con amici/compagni...

Grazie a tutti per le risposte comunque!!!
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