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30-05-2007, 13:20
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#21
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Principiante
Qui dal: May 2007
Ubicazione: milano
Messaggi: 8
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Si ragazzi, l'unica è davvero espatriare! andare in un'altra città dove non ti conosce nessuno e fare solo quello che sai fare. Io infatti ho deciso di andare a londra. Con la scusa di imparare l'inglese posso anche andare a lavorare in un ristorante o in un negozio di abbigliamento per un pò, quelle cose le so gestire, si parla in pubblico ma con un pubblico ristretto. Poi però che cacchio faccio? tutta la vita quello? io lo farei anche ma poi anche lì comincerebbero ad insospettirsi.
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07-07-2007, 15:28
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#22
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Principiante
Qui dal: Jul 2007
Messaggi: 18
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ti rispondo dopo due mesi,giuesto ieri ho scoperto questo sito!!!
ho lo stesso tuo identico problema!!!!!gli scritti li supero ma ai
colloqui sono undisastro.sono arrivata al punto di pensare che al prossimo dovevo andarci dopo aver bevuto!!!!
attualmente faccio la scaffalista a giornate presso un supermercato di roma(l'unico lavoro che potrei fare non essendo necessario tanto parlare..anche se,se mi si sta troppo sotto non rendo tanto) e essendo laureata in Economia(e non so neanche come abbia fatto gli esami!!!) da 6 anni...come faccio a spiegare quello che provo??
insomma,anch'io vedo un pò nero per il futuro.
in questo lasso di tempo hai risolto qualcosa??
spero proprio di sì!!!
mi chiedo anch'io come fanno gli altri a trovare lavoro..boh!!!
va beh,spero di risentirti presto.
un abbraccio e un grosso in bocca al lupo!!!
fed
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07-07-2007, 20:21
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#23
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Esperto
Qui dal: Dec 2005
Messaggi: 5,058
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Quote:
Originariamente inviata da valli76
Si ragazzi, l'unica è davvero espatriare! andare in un'altra città dove non ti conosce nessuno e fare solo quello che sai fare. Io infatti ho deciso di andare a londra. Con la scusa di imparare l'inglese posso anche andare a lavorare in un ristorante o in un negozio di abbigliamento per un pò, quelle cose le so gestire, si parla in pubblico ma con un pubblico ristretto. Poi però che cacchio faccio? tutta la vita quello? io lo farei anche ma poi anche lì comincerebbero ad insospettirsi.
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E' facile dire "vado a londra" ma come si fa?!
A me piacerebbe tantissimo fare questa esperienza per poco o tanto tempo ma come si fa?
Se non ho amici qua figuariamoci là.....sarebbe lavoro-casa casa-lavoro e non avrei neanchei miei piccoli "spazi personali" che ho qua, la famiglia......
Eppoi io l'inglese non lo so!pero voglio provare un esperienza del genere!
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07-07-2007, 20:28
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#24
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Principiante
Qui dal: Mar 2007
Messaggi: 48
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drammatica situazione fino a qualche tempo fa ops: voi almeno al colloquio ci arrivate.io non entravo nemmeno dalla porta ops: ora va meglio anche se sono sempre insoddisfatto :?
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07-07-2007, 21:45
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#25
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Intermedio
Qui dal: Aug 2006
Messaggi: 289
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Consigli Utili :
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08-07-2007, 10:52
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#26
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Principiante
Qui dal: Jun 2007
Messaggi: 51
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se ti puo interessare io da poco ho iniziato a lavorare in un bar. ...2una socia fobica che lavora in un bar ":?: :!: :?: lo fatto apposta ad andare,voglio vincere questa maledetta paura e ti posso assicurare che e dura. tutti i giorni, mezzora prima di iniziare il mio turno mi prende una fortissima ansia, inizio a tremare a sudare a manetta non riesco a parlare;sul posto di lav è qancora peggio: mentre lavoro non capisco una tega,l'ansia e cosi forte che i miei muscoli si attroffizzano tutti,non riesco a parlare(dico solo prego,mi dica,salve,arrivederci tipo fax)mi ci vogliono quasi due orette per riprendermi e calmarmi un pochino..molti mi guardano male mi cdicono che ho la faccia da cattiva,che sono strana e che unatipa cosi seria in un bar non dovrebbe lavorare
ma pensa tè :cry: pensa te se sapessero che io in realtà ogni volta che vado là dentro muio e come se il mio corpo fosse di ghiaccio non riesco a controllarlo,bloccato
ma sai che ti dico mi sono stufata di avere paura mi sono stufata di non poter essere libera di uscire per i cacchi miei ,ora dopo aver pianto ed essermi nascosta per tutti questi mesi ora voglio dire basta vaffanculo affronto sta paura affronto (anche la depressione che mi ha colpito duramente) ma sono sicura che alla fine di questo calvario ne verro fuori vincente
il mio psicanalistà mi ha detto che la forza per guarire la dobbiamo trovare dentro di noi, che al 50 per cento il farmaco aiuta poi dipende tutto da noi...
io ho tanta tanta paura e vero ma voglio provare a farcela a
nche se e durisssssimisssima :roll: e secondo me dovresti provarci anche tu non ti puo nascondere dietro le tue paure devi affrontarle anche se non e facile insomma
almeno provaci o no?????
auguriii
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09-07-2007, 00:57
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#27
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Intermedio
Qui dal: Sep 2006
Messaggi: 203
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Quote:
Originariamente inviata da nick61
Quote:
Originariamente inviata da vegetale
Quote:
Originariamente inviata da nick61
Io ho scelto una facoltà tecnica (Informatica), perchè preferivo avere a che fare con i computer piuttosto che con le persone.
Con gli anni, ho capito di non essere un "genio del computer", come sognavo quando ho cominciato. Ed ho scoperto che avere a che fare con i computer per me era molto frustante, e mi portava a peggiorare i miei rapporti con gli "umani". 8O
Cosi' ho puntato su un lavoro un po' meno "tecnico", non ho fatto carriera, ma per ora "sopravvivo" decentemente.
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Io l'anno prossimo vorrei iscrivermi anchio alla facoltà di informatica proprio xkè la penso come te, ma anche xke stare al pc e una delle cose che mi piace di +. Mi disp che a te sia andata male, ma scusa posso chiederti che lavoro fai adesso?
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Lavoro in una banca, e mi occupo di verifiche sulle attività svolte dai fornitori esterni che sviluppano software per noi. In pratica, controllo che i documenti che le società esterne ci presentano, prima di essere pagate, siano validi, corretti, e rispettino i contratti che abbiamo sottoscritto.
E' un po' un lavoro da ragionieri (uso molto i fogli Excel), ma per farlo ci vuole un informatico, perchè la documentazione da controllare è relativa ad attività di sviluppo software, ecc., che sarebbero incomprensibili per un non "addetto ai lavori".
Se i computers ti piacciono, fare informatica può essere una buona scelta. Ma tieni conto del fatto che nel 95% delle attività che fanno gli informatici è molto importante saper stare con gli altri con disinvoltura; infatti, le attività principali sono lo sviluppo software (che si fa in un gruppo) ed il supporto tecnico (dove bisogna fornire supporto ad altre persone).
Se hai difficoltà a relazionarti con gli altri, e vuoi fare informatica, ti conviene cominciare da subito a fare psicoterapia per migliorare le tue capacità relazionali; cosi', quando arrivi alla laurea, dovresti essere a posto :wink:
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Tra un anno mi dovrei laureare ing.delle Telecomunicazioni.Anke per me stare davanti al pc mi divertiva.Ma adesso certe volte lo vedo quasi come una condanna.Ank'io la penso come te..In questi campi devi avere spiccate abilità relazionali,passare la giornata con persone ke sembrano dei robot programmati...Sono un po'in crisi ultimamente proprio per questo.Riuscirò secondo voi ad affrontare un lavoro così duro ke questo titolo rikiede..? :?
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09-07-2007, 11:06
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#28
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Esperto
Qui dal: Jun 2007
Ubicazione: Una galassia lontana lontana
Messaggi: 575
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Io ancora non ho finito nemmeno il liceo ed ho sempre avuto grandi aspettative per quanto riguarda il futuro...università prestigiose, master, lavori spettacolari, ingenti guadagni :lol: ...Adesso con questo problema della fobia mi vedo già a fare la casalinga. :roll:
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16-07-2007, 11:05
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#29
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Esperto
Qui dal: Jul 2007
Ubicazione: Fondo di provincia
Messaggi: 1,023
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Io mi voglio laureare in lingue,spero di fare il traduttore di opere letterarie:tradurre è una cosa che mi appassiona,la faccio per i fatti miei e me la gestisco io.Una persona che mi voleva vedere cambiato mi ha detto:"Allora vuoi continuare a vivere nel tuo mondo..."SI SI SI!SI!
Comunque se dovessi avere relazioni con dei clienti etc. sarebbero stranieri,e con loro mi blocco meno:gli Italiani mi hanno rotto abbastanza i coglioni con la loro mania della socialità e con la loro superficialità.
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16-07-2007, 11:55
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#30
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Principiante
Qui dal: Jul 2007
Messaggi: 17
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lavoro in una piccola ditta di amici di famiglia.
il modo + semplice per trovarne uno, anche se poi ho dovuto darmi da fare più degli altri x far capire il mio "valore".
in più sono l'unica donna...
che da una parte è un vantaggio perchè in un modo o nell'altro mi distinguo, ma dall'altra è un pò difficile perchè il mio confronto con l'altro sesso non è mai stato dei più facili.
tra alti e bassi mi sono adattata. anche se vado a periodi.
certi giorni mi sento completamente parte del gruppo, in altri invece sprofondo di nuovo nelle mie paure, tipo quella di essere inadatta e fuggo cosi dalle situazioni di gruppo (tipo il caffè delle 9,30).
però bene o male sono 3 anni che sto qui.
e non mi licenzieranno certo perchè sono timida
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