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15-09-2021, 21:24
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#21
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Avanzato
Qui dal: Sep 2019
Messaggi: 364
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Quote:
Originariamente inviata da FolleAnonimo
Nella società attuale mi aspetto aiuto e non morali su quanto chiunque debba sacrificarsi non importa se non vuole.
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Eh.... magari.
Se uno ha la possibilità e non ha bisogno allora se ne può anche fregare delle morali.
Gli aiuti... bho... non ci farei affidamento per tutta la vita.
La società poi... lasciamo perdere.
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15-09-2021, 21:25
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#22
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Esperto
Qui dal: Jun 2020
Ubicazione: Lazio
Messaggi: 9,570
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Quote:
Originariamente inviata da Tortina95
Vi va di raccontarmi le vostre esperienze?
All'inizio avevate anche voi paura e poi è diminuita? O continuate ad andare a lavoro con l'ansia? Come è stato il vostro rapporto con il luogo di lavoro?
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Io ho iniziato a 17 anni come bracciante, l'azienda agricola era di mio nonno, coltivava rape. Non ti dico la fatica l'inverno unita al freddo, la paga era sui 6 euro l'ora messo in regola 4 ore...prendevo sui 700 euro al mese.
Ho fatto questo fino al 2016 finché l'azienda non ha chiuso, poi ho trovato come cameriere a fare la stagione, non ti nascondo che, essendo timido, mi stavo cagando addosso il primo giorno, poi piano piano mi sono abituato e ho superato quei 3 mesi infernali in mezzo al casino e a capi stronzi che mi gridavano in faccia. L'estate dopo ho fatto una stagione in pizzeria sempre da cameriere e ho fatto un mese e sono andato via, non mi pagavano.
Poi il nulla quasi fino ad oggi, lavori saltuari di giardinaggio, al momento faccio quello che ho fatto come primo lavoro cioè in azienda agricola ma da mio cugino - non mi regala mica qualcosa perché è mio cugino-si lavora quando si lavora, è pesante, per fortuna non tutti i giorni, infatti sarà il primo e l'ultimo anno, da fine maggio che sto lavorando così. Un altro anno alla spass o no, basta. Non voglio più vedere un campo coltivato o una serra in vita mia.
Non so cosa farò perché non so cosa voglio fare, posso solo dirti che mi sono rotto le scatole a 24 anni di lavorare, il lavoro è come un ergastolo, solo che non hai fatto niente di male e ti viene imposto. Perché lavoro? (a nero fra l'altro) Per avere una macchina.
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15-09-2021, 23:22
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#23
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Esperto
Qui dal: Sep 2013
Ubicazione: Bologna
Messaggi: 5,040
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Quote:
Originariamente inviata da Tortina95
Vi va di raccontarmi le vostre esperienze?
All'inizio avevate anche voi paura e poi è diminuita? O continuate ad andare a lavoro con l'ansia? Come è stato il vostro rapporto con il luogo di lavoro?
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All'inizio ansia perché il mio luogo attuale di lavoro è il primo con un contratto normale e per certi versi la mia prima esperienza che conta qualcosa. Comunque, per il primo annetto sicuramente avevo tanta ansia ad andarci, perché nella mia testa avevo il chiodo fisso che dovevo fare tutto bene subito,sapere tutto sennò avrebbero pensato che sono stupido, non fare domande per lo stesso punto di prima, non essere lento ecc, perché sennò più che essere cacciato, sarei stato giudicato come incapace. Invece la realtà dei fatti era che nessuno all'epoca si aspettava nulla da uno che era alla prima esperienza, ma solo di fare bene quello che ti chiedono, e se non lo sai, semplicemente di fare delle domande perché è normale chiedere e spiegarti le cose, sennò come fai a imparare?
Comunque è diminuita perché sono aumentate le mie capacità e perché a questa esperienza ho capito (più o meno) come stare in mezzo ai colleghi. Ora a dire la verità mi diverto anche a lavoro, più che altro per l'ambiente che c'è tra i colleghi, il problema sono i due capi uno peggio dell'altro .
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16-09-2021, 00:18
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#24
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Esperto
Qui dal: Sep 2009
Ubicazione: gardaland
Messaggi: 1,440
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si supera lavorando e imparando quello che si deve fare, all inizio è un casino soprattutto se non si conosce nessuno, poi ci si ambienta e va un po meglio. chi soffre di ansia sociale pero fa piu fatica degli altri e anche se è bravo in cio che deve fare puo trovare un ostacolo insormontabile nel rapporto coi colleghi e superiori, e questo è un problema non da poco e va tenuto in considerazione. io stesso faccio a volte molta fatica a tollerare certi individui, ma per fortuna passo gran parte del tempo un po isolato e questo mi aiuta ad arrivare a fine turno.
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16-09-2021, 06:11
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#25
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Esperto
Qui dal: Dec 2019
Ubicazione: Monsters in the parasol
Messaggi: 2,706
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Con la minaccia concreta di essere sbattuto in mezzo alla strada a 19 anni. Non ho avuto la possibilità di superare la paura di lavorare, mi ci hanno buttato dentro come si butta un capretto in mezzo ai lupi. I primi anni li ho vissuti nell'ansia totale con punte di vero terrore che mi hanno causato gran parte delle patologie psichiatriche che ho adesso. Senza contare che gran parte dello stipendio se andava per pagare i debiti di mio padre verso l'azienda per cui lavoravo ma non entro nel dettaglio. Poi pian piano sono entrato nell'abitudine, ma mai un giorno il lavoro che faccio mi è interessato al di la dello stipendio. Ormai per me la domanda dovrebbe essere al contrario, ovvero come superare la paura di NON lavorare anche se non ce la fai più.
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Ultima modifica di Black_Hole_Sun; 16-09-2021 a 06:21.
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16-09-2021, 06:14
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#26
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Esperto
Qui dal: Mar 2011
Ubicazione: bardo
Messaggi: 4,403
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Io non mi sono buttato, il mio percorso è stato valutato attentamente ma la paura del giudizio, la paura di fallire e sbagliare ci sono state comunque ed erano molto forti all'inizio. Si sceglie di affrontarle sperando che passino.
Ho cominciato facendo poche ore e i compiti più facili poi man mano che l'ansia scendeva e l'esperienza saliva sono passato a più ore e cose più difficili. La strada è ancora molto lunga e io sono molto lento, altri tirocinanti ci mettono la metà del tempo che ci metto io a fare esperienza e io ho comunque zone off limits mentre gli altri esplorano a tutto campo il più possibile. In realtà non c'è un arrivo, il mondo del lavoro è sempre in evoluzione anche il collega più esperto di tanto in tanto studia e si aggiorna per cose che non conosce o non ha mai fatto. Non si deve sapere tutto ma quello che serve.
È inutile negarlo i fattori che contano sono lo studio, l'intelligenza, l'adattabilità, la praticità, l'autostima.. meno si ha di queste qualità più si sarà insicuri, lenti a fare esperienza. Più fai errori peggio è, ricevere elogi è importante (se è importante per te). Negatività e ipepreoccupazione sono ostacoli, vanno moderati, l'apatia in qualche caso aiuta. Con progetti simili al collocamento mirato devi comunque adeguarti al lavoro ma anche il lavoro cerca di adeguarsi a te, aiuta molto. Clima sereno e cordialità coi colleghi sono fondamentali ma è importante anche la disciplina. Le cose nuove sono sempre le più difficili ma proprio perché ho sempre fatto piccoli passi alla volta non sono mai stati ostacoli insuperabili. Non staccare mai del tutto con la testa mi aiuta, anche se sono dipendente tirocinante stipendiato cerco di viverla come un libero professionista e pensare al lavoro anche se sono a casa, crea un senso di familiarità e connessione col tutto per me è una forma di esposizione/palestra continua.
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16-09-2021, 07:42
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#27
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Roma
Messaggi: 28,082
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Più che altro ormai è come riuscire ad avere la voglia di lavorare.
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16-09-2021, 15:20
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#28
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Esperto
Qui dal: Jun 2020
Ubicazione: Lazio
Messaggi: 9,570
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Quote:
Originariamente inviata da syd_77
Più che altro ormai è come riuscire ad avere la voglia di lavorare.
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Nessuna persona al mondo ha voglia di lavorare.
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16-09-2021, 15:24
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#29
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Roma
Messaggi: 28,082
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Quote:
Originariamente inviata da Ezp97
Nessuna persona al mondo ha voglia di lavorare.
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Qualcuno si, di solito sono quelli che ne ottengono gratificazioni finanziarie/personali. Qualcun'altro sopporta. Una buona metà della gente non ha voglia.
Inviato dal mio M2004J19C utilizzando Tapatalk
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16-09-2021, 22:52
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#30
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Banned
Qui dal: Jul 2014
Messaggi: 7,147
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Non l'ho superata, al massimo cerco di pensare che volendo potrei cambiare lavoro (uno dove mi troverei meglio) se le cose si mettono male. Insomma cerco di autoingannarmi (trovare un altro lavoro non sarebbe facile), come ho sempre fatto.
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16-09-2021, 22:53
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#31
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Super Moderator
Qui dal: Jan 2015
Messaggi: 6,253
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Diciamo che non l'ho mai superata del tutto, un po' di ansia di base c'è sempre
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17-09-2021, 00:16
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#32
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Intermedio
Qui dal: Feb 2020
Messaggi: 294
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Anche per me le prime esperienze lavorative sono state un misto di ansia e agitazione infatti alcune sono andati male mentre le ultime in cui mi trovavo più a mio agio sono finite ma non x colpa mia.
Come hanno scritto in molti tutto questo insieme di emozioni lo si affronta buttandosi e dovendo fare il lavoro, nel tempo ho notato che ho affrontato le cose con più calma.
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17-09-2021, 09:08
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#33
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Esperto
Qui dal: Aug 2019
Ubicazione: Shibuya
Messaggi: 542
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vorrei saperlo anch'io e di lavori ne ho cambiati una marea, oltre alla paura però mi ci si è sommato pure lo schifo. come se non fosse già abbastanza
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17-09-2021, 12:30
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#34
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Esperto
Qui dal: Jun 2020
Ubicazione: Lazio
Messaggi: 9,570
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Quote:
Originariamente inviata da FolleAnonimo
Io non credo che questa affermazione sia vera.
Molte persone impazzirebbero se non avessero il lavoro per svegliarsi la mattina e muovere le mani.
Possono dirti che non ne hanno voglia ma poi lo fanno con particolare piacere.
È dire che nessuno vuole che crea un pregiudizio per chi realmente non vuole sorbirselo.
Puoi dire che nessuno è contento di fare il dipendente e tutti vogliono essere il capo, o che nessuno è contento dei clienti, si.
Ma lavorare la maggioranza lo vuole.
Anche dopo da pensionati, vogliono lavorare e lavorare, passare le giornate a fare e disfare.
Il loro obbligo è necessità, e la stessa necessità deve essere poter dire no.
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I pensionati però non lo fanno perché vogliono però ma appunto perché non saprebbero che altro fare, vivono er lavorare da sempre. La verità è che molti di loro sono nati con il mito del lavoro nobilita l'uomo. Sono come robot e non persone, nati esclusivamente per produrre.
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17-09-2021, 12:31
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#35
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Esperto
Qui dal: Jun 2020
Ubicazione: Lazio
Messaggi: 9,570
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Quote:
Originariamente inviata da syd_77
Qualcuno si, di solito sono quelli che ne ottengono gratificazioni finanziarie/personali. Qualcun'altro sopporta. Una buona metà della gente non ha voglia.
Inviato dal mio M2004J19C utilizzando Tapatalk
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Appunto, a un direttore di banca gli piacerà sicuramente...ma un operaio da 1300 euro al mese dirà lo stesso?
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17-09-2021, 13:20
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#36
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Esperto
Qui dal: May 2014
Ubicazione: Bologna - Modena
Messaggi: 3,681
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Quote:
Originariamente inviata da Ezp97
Appunto, a un direttore di banca gli piacerà sicuramente...ma un operaio da 1300 euro al mese dirà lo stesso?
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Se a quell’ operaio piace il proprio lavoro perché non dovrebbe dirlo?
Poi magari può guadagnare anche di più se si specializza.
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17-09-2021, 16:16
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#37
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Roma
Messaggi: 28,082
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Quote:
Originariamente inviata da Ezp97
Appunto, a un direttore di banca gli piacerà sicuramente...ma un operaio da 1300 euro al mese dirà lo stesso?
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Dipende anche da quello che vuoi/puoi fare.
Ci sono semplici muratori che sono diventati costruttori. Conosco un muratore che ha cominciato dal niente ed ora è molto specializzato, lavora per conto suo e guadagna anche di più del direttore di banca.. io non mi rovinerei mai le ossa per farsi la villa e la macchina che ha lui, però evidentemente a lui piace così.
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17-09-2021, 17:01
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#38
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Intermedio
Qui dal: May 2021
Messaggi: 282
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Quote:
Originariamente inviata da Tortina95
Vi va di raccontarmi le vostre esperienze?
All'inizio avevate anche voi paura e poi è diminuita? O continuate ad andare a lavoro con l'ansia? Come è stato il vostro rapporto con il luogo di lavoro?
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Sì, avevo paura ed è diminuita solo con l'esperienza e il tempo.
Va detto che è diminuita anche grazie al fatto che svolgo mansioni compatibili con le mie fobie, altrimenti non avrei retto.
Ho dovuto cambiare tre aziende prima di trovarmi bene sia a livello di mansioni che di ambiente lavorativo/colleghi.
Nonostante io abbia ancora diverse paure riguardo al lavoro (legate principalmente ai cambiamenti che potrebbero verificarsi), per il momento vado avanti decisamente meglio di come avevo iniziato.
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17-09-2021, 18:08
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#39
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Esperto
Qui dal: Aug 2016
Messaggi: 2,263
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Ho trovato un bell'ambiente e questo mi ha aiutato molto. Fossi finito in qualche inferno lavorativo non so come ne sarei uscito.
Resta il fatto che però alla fine, se vuoi portare a casa la pagnotta, ti devi adattare; anche se il mio ambiente è comunque positivo restano le problematiche di base dei rapporti umani (invidia, ripicche, spettegolamenti vari ecc...), non a livelli patologici ma non è spesso molto diverso dalla scuola (che gli adulti siano più maturi mi rendo sempre più conto essere una boutade).
Inoltre c'è comunque l'attenzione e l'impegno che bisogna metterci per non fare cazzate. Insomma non è una pacchia, ma se non nasci ricco ci sono poche alternative legali.
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17-09-2021, 19:12
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#40
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Esperto
Qui dal: Sep 2015
Messaggi: 3,308
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Quote:
Originariamente inviata da Tortina95
insomma bisognerà soffrire molto
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Dipende da come sei messa.... Ma se riesco a lavorare io penso che possano un po tutti...anche chi non ha problemi "soffre" il lavoro... L importante è avere la fortuna di trovare un lavoro che sia nel tuo potenziale.... Per dire io posso solo fare l operaio in catena o cazzate simili.... Non potrei fare che so... L elettricista o idraulico o lavori esposti al pubblico.... Tanto meno l impiegato.... Non per mancanza di qualità ma per via della depressione
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