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Originariamente inviata da Guardiano_dell_Orsa
In fondo sono come un ologramma che fa la sua comparsa nelle vite di poche persone, con le quali poi perdo regolarmente i contatti e che dopo poco manco si ricordano come mi chiamo; una comparsa di carattere transeunte e spiegata solamente da motivi strumentali (studio, lavoro, null’altro). E così è accaduto con quella ragazza, con la quale invece avevo tentato con tutte le forze di mantenere i contatti.
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Ciao, devo dire che per tantissimo tempo anche io sono stato solo una comparsa nella vita di molte persone, e solamente in ambiti molto ristretti, come appunto la scuola o il lavoro. Avevo la meravigliosa capacità di perdere i contatti con tutti, o meglio, dopo un pò di tempo che cercavo di tenere i contatti con le persone conosciute, di fronte a mille difficoltà date dalla reticenza degli stessi, tagliavo sconsolato tutti i ponti...
Forse quelle persone non ci tenevano realmente a me come io tenevo a loro: questa è l'unica spiegazione he riuscivo a darmi.
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Originariamente inviata da Guardiano_dell_Orsa
Io non ci sono mai stato in mezzo alla gente, non sono mai uscito in 24 anni di squallida solitudine assurda…sono da 24 anni, per l’appunto, che sono in questa situazione del cavolo! Perciò la situazione non è esattamente transitoria…
Hai ragione, sono troppo pessimista, ma oramai sono da troppo in questa situazione, in questo maledetto circolo vizioso e non mi sembra di poterne uscire…di certo sono io che vedo tutto così nero, ma sono bloccato e gli ultimi “avvenimenti” mi hanno buttato giù definitivamente; ho perso ogni residua speranza, davvero.
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A 24-25 anni mi resi conto che la situazione non era più tollerabile: dannazione, non avevo un briciolo di vita, niente amici, niente ragazze (seeeee...), niente divertimenti, ad eccezione della palestra. Sono andato qualche volta in vacanza da solo, per provare a cambiare ambiente, ma sono riuscito in 2 settimane a non scambiare parola con anima viva...
Il problema non era dunque l'ambiente, ma io, dovevo fare qualcosa per cambiare, per affrontare le mie paure e tutto quello che mi impediva di essere una persna completa.
Ci volle un sacco di coraggio per rivolgermi al mio medico per chiedergli aiuto, e lui mi indirizzò ad una struttura presso la quale avrei potuto usufruire di una terapia psicologica. Effettivamente questo mi è servito, sebbene con la mia situazione di blocchi presenti chissà da quanto tempo ci volle un sacco di tempo, ma piano piano iniziai a migliorare (ben inteso, non voglio dire che possa funzionare con tutti, ma con me ha funzionato). Non sono diventato estroverso e brillante, ma ho imparato a volermi un pò di più bene, e a tollerare degli aspetti del mio carattere che prima pensavo spaventassero gli altri.
Ricominciai a frequentare un mio vecchio amico del liceo, con cui mi vedo tuttora, cercai anche di entrare nella sua compagnia ma con scarso successo, io mi sentivo sbagliato, ma ho capito che in realtà quello che facevano, con tutto il rispetto, non mi interessava e non mi piaceva affatto. Allora iniziai a coltivare una mia passione che non ero mai riuscito a coltivare, quella per le arti marziali. Ho conosciuto in quell'ambito moltissime persone che mi apprezzavano (incredibile) per quello che ero e non mi guardavano male se non andavo nel locale figo o se non conoscevo un sacco di gente. Poco tempo fa sono persino riuscito a tenere una lezione tuta mia, cosa che non avrei immaginato fino a poco tempo fa.
Ho conosciuto anche dei nuovi amici, persone che mi vogliono e cui voglio bene, ed una persona in particolare, a dimostrazione del fatto che nulla è impossibile.
Non voglio dare lezioni di vita a nessuno, per carità, la strada per migliorarmi è ancora molto lunga, ma anche io ero disperato, e credevo che la situazione non sarebbe mai cambiata, in realtà non era così, e so che come ci sono riuscito io, anche altri ce la possano fare.
In bocca al lupo.