|
|
24-11-2011, 14:54
|
#1
|
Intermedio
Qui dal: Apr 2011
Messaggi: 175
|
ciao a tutti,volevo sapere un vostro punto di vista sull' argomento lavoro.
dato che tra poco dovrei iniziare 1 lavoro che dovrei svolgere per almeno 5-6 mesi;con una persona che e' un amico di famiglia(quindi non potrei abbandonare quando voglio),primo perche' questa persona mi fa questo favore ad assumermi,secondo perche' lo metterei in difficolta' nel trovare un sostituto...e ultima cosa..questo datore di lavoro che ho conosciuto,con cui ho effettuato anche una prova lavorativa e' veramente una brava persona e mi dispiacerebbe lasciarlo in difficolta'.
questi giorni prima dell' inizio sto abbastanza in ansia;il lavoro non sarebbe neanche male..a contatto con la gente ma neanche troppo,con abbastanza incarichi..solo che durante la prova che ho effettuato mi rendevo conto di tornare a casa la sera stanco mentalmente(colpa dello stato di allerta,e quindi una variante dell' ansia)
la mia domanda e'..come affrontate voi lavoratori una situazione lavorativa in cui sapete che non ve ne potete andare prima di 1tot di tempo,insomma che in 1certo senso non vi lascia via d' uscita?
riuscite a pensare e vivere alla giornata e quindi senza contare i giorni rimanenti al termine del lavoro...o come la vivete?
vorrei un punto di vista da altri ansiosi..dato che sono molto tentato a provare questo lavoro...ma per i motivi scritti sopra non vorrei lasciare il mio datore di lavoro incasinato,oltretutto magari mettere a disagio i miei parenti che hanno un' amicizia con questa persona....ma allo stesso tempo vorrei avere anche una possibilita' che quando reputo che basti...me ne possa andare tranquillamente
scusate il post magari poco chiaro..ma vista l' ansia non sono troppo lucido mentalmente spero di essere stato 1minimo chiaro sulla situazione.
grazie a tutti
|
|
24-11-2011, 15:00
|
#2
|
Intermedio
Qui dal: Apr 2011
Messaggi: 175
|
Quote:
Originariamente inviata da sicliomi
Io vivo il lavoro in modo orrido per tanti fattori, e infatti ora come ora sono in malattia dal lavoro.
|
puoi essere piu' specifico?cosa ti pesa?la routine..il contatto con la gente..il fatto che tutti i giorni della tua vita devi andarci?
|
|
24-11-2011, 15:04
|
#3
|
Esperto
Qui dal: Oct 2011
Ubicazione: Mantova
Messaggi: 3,399
|
magari mi sbaglio, ma da quello che ho capito mi sembri un pochino condizionato dall'ansia...il mio stesso problema che si puo risolvere oppure alleviare.
|
|
24-11-2011, 15:07
|
#4
|
Banned
Qui dal: Oct 2010
Messaggi: 8,236
|
a me terrorizza il contatto coi colleghi che pian piano potrebbero infrangere le mie barriere
fatto sta che si può dire che non abbia mai trovato lavoro, scarto tutte le possibilità perchè mi reputo indegno
|
|
24-11-2011, 15:07
|
#5
|
Intermedio
Qui dal: Apr 2011
Messaggi: 175
|
Quote:
Originariamente inviata da Surrender
magari mi sbaglio, ma da quello che ho capito mi sembri un pochino condizionato dall'ansia...il mio stesso problema che si puo risolvere oppure alleviare.
|
sicuramente sono condizionato dall' ansia!e' mooolto piu' fastidiosa quell' anticipatoria(come nel mio caso) piuttosto che magari trovarsi a disagio nella situazione lavorativa..ma la sera magari passa.
sono molto indeciso sul da farsi per il semplice fatto che in caso di abbandono..lascerei in difficolta' una brava persona.(non sono tipo da tanti complimenti,ancor meno gratuiti)
|
|
24-11-2011, 15:11
|
#6
|
Esperto
Qui dal: Oct 2011
Ubicazione: Mantova
Messaggi: 3,399
|
Quote:
Originariamente inviata da ansioso85
sicuramente sono condizionato dall' ansia!e' mooolto piu' fastidiosa quell' anticipatoria(come nel mio caso) piuttosto che magari trovarsi a disagio nella situazione lavorativa..ma la sera magari passa.
sono molto indeciso sul da farsi per il semplice fatto che in caso di abbandono..lascerei in difficolta' una brava persona.(non sono tipo da tanti complimenti,ancor meno gratuiti)
|
Beh anche tu sei una brava persona, quindi devi pensare anche a te stesso.
Non voglio fare lo psicologo, ma se i tuoi genitori sono come i miei puo darsi che tu sia stato abituato dai tuoi genitori a soddisfare prima loro, poi ci sei tu..forse, ma di certo prima loro....
|
|
24-11-2011, 15:30
|
#7
|
Intermedio
Qui dal: Apr 2011
Messaggi: 175
|
Quote:
Originariamente inviata da Surrender
Beh anche tu sei una brava persona, quindi devi pensare anche a te stesso.
Non voglio fare lo psicologo, ma se i tuoi genitori sono come i miei puo darsi che tu sia stato abituato dai tuoi genitori a soddisfare prima loro, poi ci sei tu..forse, ma di certo prima loro....
|
dal mio punto di vista i miei genitori sono dei buoni genitori;e' pur vero che non mi sento molto a mio agio di parlare con loro dei miei problemi...pero' non mi posso proprio lamentare.
in realta' ci avevo fatto la bocca anche io su questo lavoro,cioe' da 1parte mi ci vedo molto...ma dall' altra..quest' ultimi giorni il fatto di avere un' obbligo minimo di 5-6 mesi..mi sta mettendo qualche dubbio..
comunque la mia domanda e' sempre quella!voi come lo affrontate?riuscite a non pensare al tempo che vi rimane,vi date una scadenza..un obiettivo..?o come fate?
|
|
24-11-2011, 15:44
|
#8
|
Esperto
Qui dal: Oct 2011
Ubicazione: Mantova
Messaggi: 3,399
|
io faccio di tutto per farmi rinnovare il contratto, anche se so giàin partenza che non accadrà cerco di far cambiare idea...mal che vada ci ho provato!
|
|
24-11-2011, 16:09
|
#9
|
Intermedio
Qui dal: Apr 2011
Messaggi: 175
|
Quote:
Originariamente inviata da shady74
Ansia... brutto nemico per chi lavora... io ne so qualcosa, purtroppo.
Per quanto mi riguarda, una volta che sono sul posto di lavoro, mi concentro sulla mia mansione, cercando di svolgerla al meglio, e la mia ansia si tramuta in semplice tensione, non ti nego che ci sono dei momenti che riaffora, però il fatto di essere "in ballo" con il lavoro mi aiuta a non pensarci ed a riuscire ad arginarla.
Poi, in effetti, torno anch'io mentalmente stanco, perchè comunque sto in tensione tutto il giorno.
Comunque per me l'ansia peggiore è quella anticipatoria: infatti per quanto mi riguarda è peggio la domenica del lunedì... può sembrare un controsenso? Non lo è e ti spiego il perchè: la domenica la passo pensando alla settimana che deve iniziare (quindi accumulo ansia anticipatoria), il lunedì lavoro e mi concentro su quello, mettendo da parte l'ansia (per quanto possibile).
|
idem per me. ma il fatto di tornare la sera mentalmente stanco(nel tuo caso non so quanto stanco) che problemi ti crea se perdura per un periodo di tempo lungo?
|
|
24-11-2011, 17:42
|
#10
|
Esperto
Qui dal: Sep 2009
Ubicazione: Trapani
Messaggi: 2,595
|
Boh... io penso che sia normale per chiunque, all'inizio di un nuovo lavoro, avere un po' d'ansia.
I dubbi che mi vengono in mente sono:
- sarò capace?
- farò delle fesserie?
- se mi chiedono qualcosa che non capisco/conosco, come rispondo?
...varie.
Tieni presente che ogni datore di lavoro si aspetta, all'inizio, che il neo-assunto sia un po' imbranato, e commetta qualche sciocchezza. Se il boss ti sta un po' addosso, non viverla come una situazione di controllo, ma come una situazione di supporto.
Se il boss è anche un tuo parente/amico, sicuramente ti perdonerà qualche errore/disattenzione/etc, e sarà pronot ad aiutarti,e a spiegarti come fare per la prossima volta.
Di nuovo, non prendere questi interventi come rimproveri, ma come insegnamenti per permetterti di crescere.
Vedrai che dopo un po' ci avrai preso la mano, ti sarai abituato, e farai le cosa "meccanicamente"
A questo punto calerà anche l'ansia
|
|
24-11-2011, 18:15
|
#11
|
Esperto
Qui dal: Oct 2011
Messaggi: 2,673
|
Mah all'inizio ero anche io agitato, anche se in fondo sapevo di essere portato per fare un milione di volte le stesse 50 cose, e tic e tac e tuc e vai qui e fai li e "scusa!" e "prego!" e "hai ragione" eccetera..!
Sono decisamente portato e dopo le prime 2 settimane l'ansia è scemata, lasciando il posto al desiderio di smettere di lavorare!
Era una situazione simile alla tua, amico di famiglia, difficile rimpiazzo, fiducia eccetera...
In alta stagione 0 riposi al mese, un tantino stressante...
Chi ha scritto sta cosa! Vade retro hacker!
Dicevo...
Finiti i 6 mesi del contratto ho esultato come Caressa e Bergomi a Berlino..!
|
|
24-11-2011, 18:23
|
#12
|
Intermedio
Qui dal: Apr 2011
Messaggi: 175
|
Quote:
Originariamente inviata da Allocco
Mah all'inizio ero anche io agitato, anche se in fondo sapevo di essere portato per fare un milione di volte le stesse 50 cose, e tic e tac e tuc e vai qui e fai li e "scusa!" e "prego!" e "hai ragione" eccetera..!
Sono decisamente portato e dopo le prime 2 settimane l'ansia è scemata, lasciando il posto al desiderio di smettere di lavorare!
Era una situazione simile alla tua, amico di famiglia, difficile rimpiazzo, fiducia eccetera...
In alta stagione 0 riposi al mese, un tantino stressante...
Chi ha scritto sta cosa! Vade retro hacker!
Dicevo...
Finiti i 6 mesi del contratto ho esultato come Caressa e Bergomi a Berlino..!
|
e come sei arrivato alla fine dei 6 mesi? stremato mentalmente?soddisfatto..facevi il conto alla rovescia purche' terminassero quei 6 mesi....soddisfatto di te,piuttosto che esaurito..?mesi che non passavano mai..insomma fammi 1po' il resoconto della situazione
|
|
24-11-2011, 22:39
|
#13
|
Esperto
Qui dal: Dec 2005
Messaggi: 5,058
|
Io affronto malissimo il lavoro......ansia anticipatoria e durante il lavoro, poi ci devo aggiungere il "non legame" con i colleghi.
Anche io vado al lavoro e penso solo a quello.....cosi la giornata passa piu velocemente! Timbro l'uscita e mi sento libero anche se per poche ore!!
Con i colleghi non lego proprio, molti rimangono dopo il turno a scambiare parole con gli altri io invece in un minuto scappo.........non riesco proprio a concepire l'iea di rimanere delle mezzore in piu per chiacchierare
|
|
25-11-2011, 01:25
|
#14
|
Esperto
Qui dal: Jun 2009
Ubicazione: Oceania, Pista Uno
Messaggi: 63,742
|
Quote:
Originariamente inviata da ansioso85
la mia domanda e'..come affrontate voi lavoratori una situazione lavorativa in cui sapete che non ve ne potete andare prima di 1tot di tempo,insomma che in 1certo senso non vi lascia via d' uscita?
riuscite a pensare e vivere alla giornata e quindi senza contare i giorni rimanenti al termine del lavoro...o come la vivete?
|
Premetto che a me l'ansia verrebbe proprio sapendo che si tratta di un lavoro a termine, e aumenterebbe con l'avvicinarsi della scadenza per la paura di perderlo e non riuscire a trovarne un altro subito dopo.
Durante la giornata di lavoro più che altro, specie di questi ultimi tempi, la paura è quella di non avere tempo/capacità per fare tutto quello che devo fare, e io sono il tipo che ha paura di dover chiedere eccessivo supporto agli altri, per paura che prima o poi mi possa venire rinfacciato.
|
|
25-11-2011, 11:49
|
#15
|
Banned
Qui dal: Feb 2010
Ubicazione: PURTROPPO NAPOLI
Messaggi: 4,470
|
Quote:
Originariamente inviata da sicliomi
Pensa che io ho appena scelto di abbandonare un probabile indeterminato... Però a passare anni li non l'avrei fatto manco morto, dopotutto son contento e qualcos'altro trovero'.
Sono proprio come te.
|
Abbandonare un indeterminato????? Ma sei fuoriiiiiiiiiiiiiiiii, bè se proprio devi proponimi a me come tuo sostituto, voglio lavorare porco D.......!!!!!!!!!!!!
|
|
25-11-2011, 13:32
|
#16
|
Intermedio
Qui dal: Apr 2011
Messaggi: 175
|
ho saputo da poco che se volessi potrei lavorare per quasi 2anni!inizialmente pensavo 6...8 mesi...ma 2anni!?!? dal mio punto di vista sono 1infinita'!!
le ore a lavoro che passavano moooolto lente...la stanchezza mentale a fine giornata,anche se poi c'era la soddisfazione di aver fatto qualcosa di costruttivo,e umoralmente mi sentivo assolutamente bene.
pero' 2anni...boh in quel modo mi sembrano secoli!! e' vero che di questi tempi bisognerebbe fare i salti mortali ed essere contenti di avere un lavoro..
pero' se penso chemagari mi esaurirò mentalmente..con annessi problemi fisici..boh..mi viene proprio la depressione
|
|
25-11-2011, 15:15
|
#17
|
Intermedio
Qui dal: Sep 2009
Ubicazione: A casa mia
Messaggi: 124
|
Più che in ogni altra situazione durante il lavoro temo il giudizio negativo altrui, non solo per ciò che riguarda il mio operato ma anche sulla mia personalità. Temo paurosamente di dare l'impressione di essere strano, imbranato, freddo e poco interessato ai rapporti coi colleghi. L'amaro paradosso è che generalmente faccio simpatia alla gente, ma sul lavoro vengo minato dall'insicurezza e mi chiudo in me stesso. Tuttavia se acquisto familiarità col lavoro riesco ad essere un po' più sicuro, pur avendo sempre timore di fare delle caxxate.
|
|
28-11-2011, 14:47
|
#18
|
Intermedio
Qui dal: Apr 2011
Messaggi: 175
|
per quanto riguarda invece il fattore tempo?!?fareste un conto alla rovescia pensando ai giorni mancanti..cercate(e riuscite) a vivere giorno dopo giorno..o comunque sia vedete il weekend di riposo come una specie di miraggio da raggiungere al piu' presto?!
un mio problema e' che se penso a quanto dovrei lavorare!! 2anni in cui le ore passano mooooltooo lente,mi sembra davvero 1lasso di tempo infinito..
|
|
28-11-2011, 15:19
|
#19
|
Esperto
Qui dal: Aug 2011
Messaggi: 12,574
|
Quote:
Originariamente inviata da shady74
Quando lavoravo mi ricordo che vedevo il week-end come un "oasi" da raggiungere, non per niente il giorno più bello della settimana lavorativa era il venerdì, e quello più brutto, il lunedì...
|
il migliore e venerdì, il peggiore per me è la domenica, in quanto il lunedì incombe come una minaccia, rovinandomi la giornata
|
|
28-11-2011, 15:40
|
#20
|
Esperto
Qui dal: Aug 2011
Messaggi: 12,574
|
Quote:
Originariamente inviata da shady74
Sì, questo è vero... per via dell'ansia anticipatoria, un'intera settimana che incombe...
|
poi certo, il lunedì mattino è una coltellata
|
|
|
|
|