ayrtonsenna

ciao a tutti, venerdì scorso, ovvero alle 5 del mattino, ha squillato il mio telefono di casa ove vivo con il mio babbo ed era mio nonno disperato, che mi chiamava dicendo che la mia nonna si era sentita male nel letto!!!
premetto che io e il mio nonno abitiamo vicini, quindi son corso in casa
e subito ho trovato mia nonna sul letto che all'età di 86 era deceduta. si pensa ad un infarto.

abbiamo gia' fatto il funerale, ma da parte mia essere svegliato nel cuore della notte, trovare la nonna morta, e quelli del 118 che non son riusciti a far nulla.. insomma è stato davvero triste.

il nonno rimasto ha 88 anni, è ancora dico per ora autosufficente, mah.... il dolore è immenso per tutti.

voi avete perso qualcuno a voi molto caro??? come reagite verso la morte???



in me ora c'è una gran paura di perdere tutte le persone a me vicine, .. nonno, papa',.... la mamma è malata di alzaimer,... sono terrorizzato.. ho paura di rimanere solo e che anche la ragazza mi abbandoni!

Pietro

io non parlo..non piango..non reagisco..taccio e a volte mi esce un'irritante risata isterica

Yannis Akis

Mi dispiace per la tua perdita.

Nel 2005 avevo perso il mio nonno materno.
Ma in quel periodo ero già depresso, e mi vergogno a dirlo, ma non avevo pianto o sofferto.
Sarà che non ero molto legato a questa persona ...
(anche per altri motivi)

A dire il vero avevo sofferto notevolmente per la morte del mio gatto, che mi aveva tenuto compagnia per molti anni ...

ayrtonsenna

il problema è che a spesso in questi momenti vorresi evadere, divertirti, e soprattutto avere un appoggio un abbraccio dalla famiglia che a volte non arriva.... anzi ti arrivano solo critiche.

l'unica che mi capisce è la mia ragazza sperando che non si stanchi di me.

Aliena90

Non penso di riuscire a rispondere alla domanda del titolo...non saprei...è una cosa talmente personale,che coinvolge anche il livello di relazione e di intimità tra te e questa persona,che è difficile da gestire...la morte stessa è un mistero,e quello che succede o non succede dopo a questa persona varia a seconda delle credenze personali di ogni singolo,essendo che non si ha una risposta certa...
Io ho assistito ai funerali dei miei nonni paterni e di mia nonna materna...i primi ero piccola,non mi sono bene resa conto all'epoca di ciò che stava succedendo...la morte di mia nonna materna invece è stata un macigno che a distanza di anni mi pesa ancora addosso...
Sono morti nel mio paese anche due ragazzi miei coetanei con cui scambiavo qualche parola ogni tanto e con cui andavo a scuola...queste morti,più che malessere per la perdita personale,mi hanno lasciato addosso sgomento rabbia e molte domande irrisolte..
Alla morte non ci si pensa mai seriamente sino a quando non ti tocca da vicino...ora ci sono due persone nella mia vita di cui temo per la loro vita...e non riesco a immaginare(e neanche voglio,sinceramente) cosa farei dovesse accadere loro qualcosa di brutto..

ayrtonsenna

ragazzi mi dispiace di cuore per tutti voi e coloro che come me di recente hanno perso qualcuno!!! pero' e pensare che spesso in passato ho pensato al suicidio,....

Quintuplo

io resto abbastanza indifferente... a volte capita che la cosa mi colpisca un po' solo quando ci ripenso dopo diverso tempo.
Ma magari è solo che fino ad ora non sono ancora morte le persone che sento per me più vicine ed "indispensabili"...spero succeda solo tra mooolto tempo.

alvaro

ho perso mio nonno 2 anni fa..ma era molto anziano ed era malato di enfisema polmonare da molto tempo..beh indubbiamente ti lascia dolore e molte domande ma poi te ne fai una ragione..però non avendo fortunatamente perso persone care in giovane età non saprei quali sentimenti si provano in quel caso lì..

amarlena

Si c è un muro tra il prima e il dopo, un sottile e invisibile muro eppure alto altissimo.
Prima non ti accorgevi di cosa fosse la morte, si ne avevi sentito parlare, eri informato del ciclo della vita e avevi visto le persone invecchiare poi un giorno capita a qualcuno a te caro, a qualcuno pensavi non potesse mai accadere, almeno non cosi presto.
Da allora in poi cambia tutto, cambia la tua visione delle cose, cambi tu.
Ti rendi conto che le persone se ne vanno per non tornare più, che questo senso di insicurezza e di instabilità ti accompagnerà perchè è il senso di caducità dell' esistenza.
Un giorno scopri che la persona a cui più tenevi al mondo e che pensavi avrebbe assistito alla tua laurea che ti avrebbe accompagnato in ben altri percorsi, ti ha lasciata.
Non bastano le lacrime che versi tutte le sere, non basta pensare che un giorno la ritroverai per lenire i rimorsi: forse potevi fare di più, potevi dire di più e tutto quel non fatto e quel non detto ti pesa sul cuore.
Poi gli anni passano e questo pensiero si allontana.
La rabbia che avevi all' inizio verso chi a lei è sopravvissuta si attenua, ti abitui all' assenza, al vuoto e sai che quel vuoto rimarrà sempre dentro di te.
Passa il tempo e i ricordi sbiadiscono forse non li vuoi rinverdire perchè è doloroso.
Lentamente il tuo percorso ti porta su orizzonti di pensiero diversi dove le persone muoiono e rinascono forse in altre forme e magari dopo aver scontato tanta sofferenza rinascono in un mondo piu felice e più alleggerite.
Allora ti chiedi se puoi sentirla, se davvero tutto è energia e si rimescola, se lei si è mescolata all' aria che respiri, se è diventata un ramo del pino che sempre contemplavate, o se è diventata un pò la tua migliore amica.

alien33

ultimamente ho perso l'ultima nonna e due zie di cui una era vicina di casa...che dire di sicuro dispiace e al funerale quando mettono la bara nella fossa viene il magone, ma poi col passare dei giorni tutto torna nella norma e si va avanti, se proprio dsenti forte la mancanza vai a trovarle al cimitero

Martello

Mia nonna mia prozia viste personalmente, il peggio deve ancora arrivare. Conviente piangere e sfogarsi. Il dolore rimane dentro.

Halastor

Della mia famiglia è morto solo mio nonno materno. E' strano... non so. Ci parlavo.. avevamo un buon rapporto ma non posso dire che fossi legato.. infatti non ho provato niente alla sua morte. Solo un leggero dispiacere di non poterlo più vedere...basta. Di più non so sull'argomento.

Kid Omega

Dipende da che rapporto si aveva con la persona scomparsa,ovvio...ad esempio ho sofferto tantissimo la morte di mia nonna,x l affetto che provavo x lei e x il modo in cui se n è andata(aveva un male incurabile e ha convissuto qualche anno con la malattia)metre gente che ha rovinato la mia famiglia,come quel tossico di mio zio che s é ammazzato anni fa non me n è fregato una mazza...

Yumenohashi

Siamo in due, a volte mi sento parecchio insensibile ma proprio non ci riesco

Inosservato

è un casino, ma con il tempo si riesce a metabolizzare in parte...è certamente più facile quando si è piccoli (pelomeno per me è così), il casino è quando certi lutti ti colpiscono da adulto, quando hai una maggior consapevolezza
le sensazioni e le paure che hai tu le ho avute io ed in parte le ho tuttora, per fortuna attenuate....ma ad esempio credo che il timore che ho nel legarmi alle persone derivi anche dal fatto che ho paura di perderle....

ayrtonsenna

pero' cavolo vivere come è difficile!!!!! ci son troppi problemi e poi alla fine si muore....!!!


ma voi siete credenti? pensate che ci sia un paradiso o tutto finisca?

Yumenohashi

Io non credo in Dio, credo nella scienza, e la scienza vuole che si nasce si vive si muore e stop. Quindi niente premio di consolazione finale se non forse proprio la morte in sè.

Marlalee

Dipende dall'età che ha il parente defunto e dal rapporto che ho avuto con loro. Quando muoiono in età avanzata non provo particolare dolore, dispiace ma nessuno vive in eterno e quindi lo accetto facilmente. Diverso invece quando muoiono famigliari in giovane età.
Posso dire che elaborare il decesso prematuro di mio padre nonostante fosse uno stronzo patentato è stata un'impresa ardua e credo di averlo accettato solo attorno ai 19 anni, dopo nove anni quindi.
Per la morte di mio nonno avvenuta 3 o 4 anni fa -che ha tentato di farmi da padre ma era troppo buono e così diverso da mio padre e io ero troppo irrequeta- ho elaborato e accettato la perdita in breve tempo, circa una settimana. Nonostante avesse 67 anni il più della vita l'aveva passata, gli rimaneva solo la vecchiaia ad attenderlo e l'alzheimer aggravava la sua condizione di anno in anno, speravo finisse di soffrire il prima possibile. Provai quasi sollievo quando se ne andò.
Talvolta manca, quando qualcuno me lo ricorda altrimenti non ci penso. Ho imparato a non rievocare nulla che possa immalinconirmi.



Beh, non è che se uno non è credente allora opta per il nulla assoluto dopo la morte. In termini di paradiso preferisco non pensarci, pare noioso
Energia, particelle, pensiero, qualche universo più strambo di questo o reincarnazione, ho pensato a qualunque cosa ma di rado immagino un luogo dove l'uomo canaglia all'improvviso diventa buono e illuminato da una luce amorevole, se poi pensiamo alle ricerche di R. Moody sulle near-death-experience c'è anche stato chi ha riportato di aver fatto dei brutti, brutti viaggi in qualche dimensione o aldilà, dove sei quello che sei senza corpo.
Ho pensato di tutto ma mai creduto a niente in particolare. Rimane solo un chissà...

Prassi

Solo mia nonna nel 2003. Ero cresciuto con lei, sempre vissuto con lei, praticamente è stata una seconda madre. Non ho sentito niente, mai una volta.

alien33

e tu che ne sai?
sei gia morta per caso qualche volta?

quando si muore si vede se c'è qualcosa o no, punto e basta