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Vecchio 23-07-2012, 16:20   #1
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...mi rivolgo nuovamente a voi utenti del forum dopo un lungo periodo di assenza (sfortunatamente dovuto ad apatia più che ad una qualche profonda riflessione) con laseguente domanda:
Cosa fate per evitare che il tempo, la tristwezza e le tante amarezze della vita, le opportunità lasciate, i sorrisi mancati, glia amori mai incontrati ...vi inaciiscano?
Mi spiego...io ho sempre odiato i bambini...ma con la nascitta di mia sorella (tre mesi fa) la cosa è peggiorata e i miei non l'anno presa bene (come dire ogni scarraone è bello a mamma sua e il fatt che la loro creatura mi repellesse e acesse nascere in me sentimenti non proprio buoni a loro giustamente non va giù) io ad interessarmi a lei per puro buonismo non ci riesco quindi ho lungamente analizzato il problema traendo le seguenti conclusioni : io non posso accettare il fatto che lei abbia un futuro, sì odio i bambini perchè loro hanno davanti a sè tutta quella vita che io non ho vissuto, che non vivrò..e questo...questo è insopportabile. Sto diventando acida...cattiva...massacro quelle poche opportunità di felicità che mi si offrono come supremo atto di disprezzo verso la vita stessa e il mondo in cui non ho chiesto di vivere...e poi piango e mi odio e mi compatsco. Come fate a combattere? a combattervi? come fermare la propria mano prima che ti strappi il cuore dal petto?
Vecchio 23-07-2012, 16:27   #2
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Ti rispondo con una domanda:

I fattori che ti impediscono di vivere la vita che desideri, credi che siano permanenti, oppure possano essere risolti? Cosa stai facendo per risolverli?
Vecchio 23-07-2012, 16:35   #3
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Originariamente inviata da filosofo Visualizza il messaggio
Ti rispondo con una domanda:

I fattori che ti impediscono di vivere la vita che desideri, credi che siano permanenti, oppure possano essere risolti? Cosa stai facendo per risolverli?
credo siano...permanenti...principalemente credo siano me...è come se non riuscissi ad accettare la felicità l'amore l'affetto... non riesco ad accettarle e per dimostrare che sono false , o per testarne la resistenza, finisco per distruggerle con le mie mani. In più...mi vedo tremendamente orribile...a stento ho il coraggio di andare a fare la spesa se il frigo è vuoto ...la cosa peggiore è che ero convintaa che sarebbe finito tutto una volta che avessi trovato qualcuno che mi accettava....ma non è stato così.
Immaginavo ...immaginavo tutto e mi arrabbiavo ...e come al solito tutto è andato a p******
Vecchio 23-07-2012, 17:01   #4
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Originariamente inviata da Llorona Visualizza il messaggio
credo siano...permanenti...principalemente credo siano me...è come se non riuscissi ad accettare la felicità l'amore l'affetto... non riesco ad accettarle e per dimostrare che sono false , o per testarne la resistenza, finisco per distruggerle con le mie mani. In più...mi vedo tremendamente orribile...a stento ho il coraggio di andare a fare la spesa se il frigo è vuoto ...la cosa peggiore è che ero convintaa che sarebbe finito tutto una volta che avessi trovato qualcuno che mi accettava....ma non è stato così.
Immaginavo ...immaginavo tutto e mi arrabbiavo ...e come al solito tutto è andato a p******
A leggerla così - e mi son perso magari tuoi approfondimenti prima - credo che alla base ci sia un problema di autostima, che ti porta a distruggere amore, felicità, affetto, a vederne le pecche e la natura illusoria. Ma secondo me ti fa precipitare in un modo di pensare che ti fa ancora più male.

E' un pò come la storia della volpe e l'uva. Li distruggi, ti autoconvinci che siano fallaci e che magari non ne hai bisogno, ma in realtà la tua natura biologica queste cose le invoca, e questo crea una sorta di dissociazione tra ciò che vuole il corpo e ciò che non vuole (o si autoconvince di non volere) la ragione. A lungo andare è massacrante, e comprendo il tuo dolore e i tuoi pensieri.

Pensavi che trovando qualcuno che ti accettasse tutto questo si sarebbe dissolto, si sarebbe creata un'armonia e saresti stata meglio.

Ma il problema, e parlo in generale, non è all'infuori di noi. Può arrivare anche Miss Mondo o il Principe Azzurro, magari lì per lì staremmo meglio, ma i problemi presto riemergerebbero, e ci porterebbero ad autosabotare il rapporto.

La morale - se di morale si può parlare - è che dobbiamo "lavorare su noi stessi", assumerci questa responsabilità.

Da quelle poche righe mi viene da pensare - correggimi se sbaglio - che la tua autostima è a pezzi, e quando l'autostima è a pezzi sentiamo di non meritare. Non meritare quella cosa, non meritare quella persona.
E anche quando ci autoconvinciamo di volere quella cosa, e decidiamo di lottare, finiremo con l'autosabotare tutto, perché nel profondo pensiamo di non meritare. E' proprio su quel punto che dobbiamo lavorare.
Altrimenti potranno capitarci anche le migliori occasioni dalla vita, magari si fermeranno per un pò da noi, ma le allontaneremo, consapevolmente o meno.

Vediamo il mondo sulla base di come siamo. Se stiamo male, tenderemo a vedere le cose brutte. Se stiamo bene, ci accorgeremo delle cose belle.
Ma in realtà c'è tutto. Le cose belle ci sono anche quando stiamo male, e viceversa.

Non conosco la tua età e dato che sei una signorina non te la chiedo (), penso che tu abbia trascorso già qualche anno con questo problema, e non credo che potrai cambiare tutto con uno schiocco di dita, ci vorrà un lavoro costante, ma dato che abbiamo un istinto di autoconservazione e l'età media avanza, quindi presubilmente passerai ancora parecchi anni qui, mi sento di dirti: datti una possibilità! Perché se non ci "diamo una regolata" noi stessi, la vita può darci merda su merda dalla culla alla tomba. Non c'è un principio di giustizia, un principio consolatorio, che va a riequilibrare fortune e sfortune, ragioni e torti.
Purtroppo, e ne ho preso piena consapevolezza nel periodo più buio della mia vita, sta davvero tutto a noi. Bisogna fare quel passettino in avanti, in terra ignota.

Spero che questo papiro possa servirti in qualche modo.
Un abbraccione

Ultima modifica di filosofo; 23-07-2012 a 17:03.
Vecchio 23-07-2012, 17:02   #5
Banned
 

Non si è mai troppo vecchi per cambiare.
Fatti forza e metticela tutta per migliorarti, prova a superare i tuoi limiti, le tue paure, i tuoi tabù. La vita è una costante e progressiva salita verso la vetta.
Certo, non puoi costringerti a farti piacere i bambini, però, ad esempio puoi lavorare su te stessa affinchè tu riesca "ad accettarti".
Io non riuscivo a sopportare la mia voce e la mia immagine in video (nemmeno in foto a dire il vero), mi uccidevano, e sai cosa ho fatto? Ho girato parecchi video dove dicevo cose stupide o mi muovevo fino a che non è diventato tutto più sopportabile. Certo, tutt'ora provo una certa verogna nel guardarmi in video, ma lo trovo decisamente più fattibile.

Coraggio
Vecchio 23-07-2012, 17:21   #6
Intermedio
 

Grazie a tutti e 2, e complimenti a filosofo che ha capito la situazione in pieno.
Ok, quindi se io sono il problema io devo essere la soluzione, e farò come dice Kevin, starò davanti allo specchio tutto il tempo finchè l'immagine risulterà meno insopportabile e ridicola, finchè non perderà tutto il suo significato e smetterà di darmi fastidio...lo farò ...ci proverò...è tutto lì
è che ciò che la mene vuole mi rende infelice...ma la ment lo esige per proteggere se stessa e spesso non ci sono forze per opporsi
Vecchio 23-07-2012, 17:32   #7
Intermedio
 

Quote:
Originariamente inviata da Joseph Visualizza il messaggio
Sono i tuoi genitori e dovrebbero accettarti sempre, a prescindere da come sei.

: non riesci ad accettare e sopportare te stessa e la realtà per come sono, ti giudichi sempre e quando ritieni di averti trovato mancante riesci con difficoltà a sopportarlo, con difficoltà riesci a non fartene inacidire.
e non c'è un metod...una cura...nulla? eppure di persone tristi anche qui ne ho viste molte, ma la magior parte riescono comunque a ssere buone....buone .... alcune dolci, anche...come fanno? come fate? Perchè tante vite sono più amare della mia hanno generato persone più dolci?
Vecchio 23-07-2012, 17:52   #8
Esperto
L'avatar di filosofo
 

Aggiungo ancora una riflessione, visto che si è parlato anche di aspetto fisico.

Intorno agli anni 70', se non ricordo male, uscì un libro di un chirurgo plastico piuttosto famoso negli USA.

Le pazienti spesso si recavano da lui chiedendo determinati interventi "correttivi", a seguito dei quali, presumibilmente, si sarebbero piaciute di più, si sarebbero sentite meglio con se stesse.

In anni e anni prese atto che talune di queste, effettivamente, poi si sentivano meglio, si piacevano.
Ma numerose pazienti, nonostante l'intervento - andato a buon fine - continuavano a non piacersi, a trovarsi brutte, magari un pò di meno.

E questo lo portò appunto a dedurre che la nostra autoimmagine è preminentemente un fatto mentale.

Anche nella mia esperienza personale, ho conosciuto persone malconcie da un punto di vista fisico (talvolta anche intellettuale), però erano estremamente in pace con se stesse, e, semplicemente "riuscivano" nella vita, a partire proprio dalle relazioni interpersonali, quelle che, in teoria, avrebbero dovuto rappresentare lo scoglio più duro.
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