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25-11-2015, 12:10
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#1
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Banned
Qui dal: Apr 2013
Ubicazione: Milano
Messaggi: 14,714
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Vorrei sapere nel concreto cosa fate per fermare o almeno controllare l'ansia, soprattutto quando dovete iniziare qualcosa di nuovo e che ritenete sia impegnativo per voi. Consigli utili per stare un po meglio nell'immediato
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25-11-2015, 12:32
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#2
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Esperto
Qui dal: Nov 2009
Messaggi: 7,703
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Come prima cosa cerco di vedere la questione da un punto di vista meno pressante.
Sostituisco il "devo fare la tal cosa" con un più indulgente "provo a fare la tal cosa".
E già questo mi aiuta molto.
Dopo di che procedo a piccoli passi. Baby steps. Resto ancorata al presente ed evito di pensare al futuro, alle conseguenze.
E continuo a ripetermi che non sono costretta e posso smettere quando voglio (considero questo pensiero come un'immaginaria via di fuga ).
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25-11-2015, 12:40
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#3
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Esperto
Qui dal: Dec 2014
Ubicazione: Lombardia
Messaggi: 11,589
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Mi unisco alla richiesta perchè è un problema tipico anche mio.
Sto notando che in alcune cose non ho questo tipo di ansia da prestazione, in altre l'ho gradualmente superata, e in altre ce l'ho e me la tengo
Nello sport non ho più ansie particolari, gioco in squadra con altri e mi butto. Se temo di sbagliare è un timore mio razionale, non è un timore di espormi al giudizio negativo.
Nel lavoro invece l'ansia e il senso di incapacità sono il mio principale problema. Attualmente soffro tantissimo il senso di inadeguatezza e non troverò mai un lavoro finché non saprò dire: "sì, questo lo so fare".
Soluzioni. Secondo me questi problemi andrebbero risolti a monte, con un maggior senso delle proprie capacità, una maggiore assertività e un minor timore del giudizio altrui.
In mancanza di un percorso così generale, che però è quello che sarebbe necessario, si possono cercare soluzioni tappabuchi.
Qualche esempio può essere cercare il massimo controllo possibile sulla situazione, curando ogni dettaglio preventivamente, organizzandosi per ogni evenienza, portandosi dietro ogni cosa che potrebbe tornare utile.
Io nella mia valigetta ho sempre un dolcetto per il caso che mi venga il calo di zuccheri, una bottiglietta d'acqua per il caso che mi senta disidratato, appunti di ogni tipo se mi dimentico qualcosa, cinque penne se devo prendere velocemente appunti, il cellulare pronto se devo cercare una cosa al volo su internet, ecc.
Se poi il lavoro che devo fare è pratico posso pensare di fare mille prove a casa in modo da renderlo naturale.
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25-11-2015, 13:05
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#4
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Esperto
Qui dal: Jul 2010
Ubicazione: qui vicino
Messaggi: 31,205
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Quote:
Originariamente inviata da Xchénnpossoreg?
Sostituisco il "devo fare la tal cosa" con un più indulgente "provo a fare la tal cosa".
E già questo mi aiuta molto.
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eh ma se lo facessi io sto discorso quel "provo" diventerebbe "ok, allora ci provo più tardi", e ciao prestazione
nel mio caso purtroppo il "devo" è indispensabile (ed a volte non basta) per farmi fare una qualunque mansione di tipo ansiogeno
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25-11-2015, 13:28
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#5
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Roma
Messaggi: 28,120
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Quote:
Originariamente inviata da Hazel Grace
Vorrei sapere nel concreto cosa fate per fermare o almeno controllare l'ansia, soprattutto quando dovete iniziare qualcosa di nuovo
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Una buona soluzione è evitare
Quando proprio devo fare qualcosa, subisco l'ansia passivamente, tanto non posso fare niente per eliminarla. Faccio attività fisica per avere un fisico e un cuore più resistente alle somatizzazioni dell'ansia, di più non posso.
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25-11-2015, 14:09
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#6
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Avanzato
Qui dal: Sep 2008
Ubicazione: Modena
Messaggi: 308
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pensare di combattere l'ansia è come combattere il buio o il freddo; impossibile.
L'unica cosa utile è coltivare il suo opposto; la sicurezza. Così come si vincono il buio accendendo la luce e il freddo producendo calore. Io negli anni '90 ho fatto corsi di rilassamento che sono serviti solo in piccola parte...
Questo perché si tratta di un concetto puramente astratto. Quello che proviamo è carenza di fiducia e sicurezza, poi gli si da il nome ansia per comodità, ma non è che un vuoto, quindi va colmato, non combattuto.
Perché la sicurezza si coltiva allenandosi come atleti. Non tanto allenando il corpo (che è comunque positivo e utile) ma soprattutto allenando le nostre abilità sociali. Ci si può anche aiutare con ipnosi (e autoipnosi), e terapie varie come la strategica, la pnl e altre.
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25-11-2015, 14:18
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#7
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Banned
Qui dal: Apr 2013
Ubicazione: Milano
Messaggi: 14,714
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evitare mi piacerebbe molto. Ma poi penso alle conseguenze a lungo termine, mi troverò magari a 30 anni con un bagaglio di esperienze pari a 0. Cerco di controllarmi ma non riesco, immagino sempre le cose peggiori, scenari catastrofici, penso a come potrebbero vedermi gli altri e non ho belle sensazioni. Quello che mi consigliava la psicologa era di andare incontro all'ansia e non cercare di soffocarla, ma cercare di vederla dal punto di vista positivo, come un modo per capire cosa non va, quindi cercare di fare l'A B C delle emozioni e delle cause scatenanti dell'ansia: eventi, pensieri, situazioni. Diciamo che tutto questo non è facile da attuare tutti i giorni
Quote:
Originariamente inviata da mmmax
L'unica cosa utile è coltivare il suo opposto; la sicurezza. Così come si vincono il buio accendendo la luce e il freddo producendo calore.
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Questo è vero, iinfatti associo sempre la mia ansia alla mancanza di sicurezza in me stessa
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25-11-2015, 14:27
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#8
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Esperto
Qui dal: Oct 2013
Messaggi: 13,447
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Quote:
Originariamente inviata da Hazel Grace
Quello che mi consigliava la psicologa era di andare incontro all'ansia e non cercare di soffocarla, ma cercare di vederla dal punto di vista positivo, come un modo per capire cosa non va, quindi cercare di fare l'A B C delle emozioni e delle cause scatenanti dell'ansia: eventi, pensieri, situazioni. Diciamo che tutto questo non è facile da attuare tutti i giorni
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Penso che il problema di chi soffra di ansia sia una sorta di analfabetismo emotivo. Perciò bisogna imparare a riconoscere e a classificare le emozioni senza nessuna base, un po' come fare le equazioni senza sapere le tabelline.
Alle persone comuni ciò non capita, hanno una maggiore dimestichezza con il mondo delle emozioni e le sanno gestire.
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25-11-2015, 15:00
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#9
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Esperto
Qui dal: Oct 2009
Ubicazione: Veneto
Messaggi: 5,615
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ansia da prestazione ? magari una pillola blu?
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25-11-2015, 15:39
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#10
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Banned
Qui dal: Apr 2013
Ubicazione: Milano
Messaggi: 14,714
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Io posso anche accettare di essere mediocre all'inizio, il problema è che gli altri vogliono che tu sia perfetto, zero errori neanche una volta. Ma è sacrosanto che non possiamo essere bravi in tutto e subito
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25-11-2015, 16:02
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#11
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 5,084
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Quote:
Originariamente inviata da Hazel Grace
Vorrei sapere nel concreto cosa fate per fermare o almeno controllare l'ansia, soprattutto quando dovete iniziare qualcosa di nuovo e che ritenete sia impegnativo per voi. Consigli utili per stare un po meglio nell'immediato
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Ansiolitici come se non ci fosse un domani.
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25-11-2015, 16:46
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#12
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 1,902
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Inizia dalle cose ( parte ) piu semplici
( si ha meno paura di iniziare a fare una cosa semplice)
Poi devi anche avere bene in mente cose e importante , cioe il lavoro in questione ( il suo bensvolgimento)
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Ultima modifica di cancellato13248; 25-11-2015 a 16:50.
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25-11-2015, 18:30
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#13
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Banned
Qui dal: Apr 2013
Ubicazione: Milano
Messaggi: 14,714
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devo imparare a ridimensionare, mi viene solo questo. E devo rifare la ricetta dello xanax, l'ansia mi blocca il cervello, i movimenti e tutto quanto
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25-11-2015, 20:38
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#14
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 1,270
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Proprio in questi giorni ho una prova per la quale provo quest'ansia da performance. Sono quasi indifeso. Ma qualcosa ho imparato:
1 darmi obiettivi si, ma non temporali, che si splafonano sempre e in compenso mettono urgenza e tensione.
2 perdere 15 minuti o più prima di iniziare a lavorare, per riflettere su quel che intendo fare. E' tempo guadagnato, perché permette di vedere l'insieme della situazione, prima di tuffarsi nei dettagli, che sono quelli che mi rendono compulsivo . La Pre - visione del lavoro riduce i rischi di errori d'impostazione che poi causano intralci e rallentamenti e dannamenti d'anima.
La Pre-visione , inoltre, permette di rilevare possibili semplificazioni, che sfuggono se ci si tuffa a pesce sul lavoro.
3 Pause. Non brevi. Distensione fisica.
4 non temere la persona cui è destinata la prestazione (qui chiedo soluzioni, perché io mi cago sotto , come Fantozzi)
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25-11-2015, 21:31
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#15
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Esperto
Qui dal: Nov 2012
Ubicazione: Toscana
Messaggi: 4,900
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L'ansia è davvero una brutta bestia, io ne soffro principalmente in ambito lavorativo, ed ho vissuto momenti davvero pesanti, al punto di aver avuto bisogno di seguire una terapia psicologica tanto era diventato grande il problema.
Procedere a piccoli passi come ti hanno già consigliato è sicuramente un buon metodo, che ti permette di ridimensionare in qualche modo il problema andando per traguardi intermedi.
Bisogna poi cercare sempre di razionalizzare il più possibile, cosa non affatto facile, ma quasi sempre i problemi che ci facciamo sono molto più grandi di quello che sono in realtà. Se abbiamo la fortuna di avere una persona con la quale poterne parlare, che conosce il tipo di problema che dobbiamo affrontare, avere un punto di vista non condizionato dall'ansia può essere di grande aiuto nel tranquillizzarci un po'.
Comunque alla fine il metodo più efficace in assoluto per combattere l'ansia, quando ci sono i margini per farlo, è quello di affrontarla, esporsi alle situazioni e non tirarsi indietro, solo così ci si abitua e magari la volta successiva, in una situazione analoga, avremo meno difficoltà.
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25-11-2015, 21:35
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#16
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 1,270
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Proprio in questi giorni ho una prova per la quale provo quest'ansia da performance. Sono quasi indifeso. Ma qualcosa ho imparato:
1 darmi obiettivi si, ma non temporali, che si splafonano sempre e in compenso mettono urgenza e tensione.
2 perdere 15 minuti o più prima di iniziare a lavorare, per riflettere su quel che intendo fare. E' tempo guadagnato, perché permette di vedere l'insieme della situazione, prima di tuffarsi nei dettagli, che sono quelli che mi rendono compulsivo . La Pre - visione del lavoro riduce i rischi di errori d'impostazione che poi causano intralci e rallentamenti e dannamenti d'anima.
La Pre-visione , inoltre, permette di rilevare possibili semplificazioni, che sfuggono se ci si tuffa a pesce sul lavoro.
3 Pause. Non brevi. Distensione fisica.
4 non temere la persona cui è destinata la prestazione (qui chiedo soluzioni, perché io mi cago sotto , come Fantozzi)
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25-11-2015, 21:41
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#17
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 1,270
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Ma quando possiamo dire di essere sotto sforzo? Qual è la soglia? Quando ci accorgiamo che i nostri bisogni, come cibo, cura del corpo, riposo, affetti, sono trascurati, rispetto al lavoro.
Allora bisogna fermarsi, recuperare le nostre cose.
Il motto saggio è : "meglio un asino vivo, che un dottore morto".
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25-11-2015, 22:16
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#18
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 569
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Per me sarebbe un passo notevole il non riuscire a paralizzarmi
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25-11-2015, 23:06
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#19
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Banned
Qui dal: Apr 2013
Ubicazione: Milano
Messaggi: 14,714
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e anche io infatti mi paralizzo sia nel cervello che fuori, assumo comportamenti anomali e rigidi tanto che ho l'impressione che la gente mi guardi storto. la comprensione dei piu semplici concetti diventa difficile. la cosa che ho capito leggendovi e' che devo principalmente guardare l'ansia da fuori, razionalizzare quello che considero problematico e agire a piccoli passi senza guardare troppo in la. non strafare e non pretendere la perfezione subito. Pensando questo un po inizio a tranquillizzarmi
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25-11-2015, 23:17
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#20
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Esperto
Qui dal: May 2014
Ubicazione: Lombardia
Messaggi: 14,158
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cerco di mantenere il sangue freddo e non pensare troppo... cerco di meccanicizzarmi in un certo senso...
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