Sampei80

Non sò se sia questo il termine esatto.
Sembra che a me manchi proprio questo.

Riesco a coinvolgermi emotivamente nelle situazioni, ma non riesco ad andare oltre quelle situazioni emotivamente.

Ad esempio, anche se passo una bella serata, spensierata, non riesco nei giorni successivi ad avere voglia di cercare le persone presenti, ma soprattutto molte volte è capitato che gli altri mi cercassero, anche insistentemente, perchè avevan voglia di rivedermi, ma io ho sempre inventato balle per non farmi rivedere a breve.

Non sò se questo dipenda dal fatto che quelle rare volte che esco sembra che stia facendo una performance, per farmi vedere più figo possibile (quello che non sono in realtà).
In realtà, porto una maschera da così tanto tempo che sembra che sia diventato la maschera stessa...e quindi la paura starebbe nello venire scoperti.

Non lo sò, forse mi son talmente abituato a questo stile di vita solitaria, che al solo sentore di uno stravolgimento, mi chiudo a riccio, cioè tendo a vedere gli altri, seppur inconsciamente, come una minaccia al mio stato di equilibrio che mi son creato con tanta fatica.

Ma io voglio avere una vita più estroversa e per questo mi faccio prendere dallo sconforto, a volte.

E' come una forza misteriosa e impalpabile che mi tiene a freno.


Mi chiedo tutto questo perchè a 31 anni sono ancora solo, senza nemmeno uno straccio di amico. Eppure sò comunicare con la gente, non ho ansia, sembra che all'apparenza io non abbia nessun disturbo, risulto anche spigliato e simpatico(non sempre)...credo.

Sono certo di essere stato fobico, depresso e evitante in passato...e mica poco.

Quello che non riesco a capire è perchè, seppur nella stragrande maggioranza dei casi non mi trovo a disagio con le altre persone, finisco sempre nel tendere a non coltivare le amicizie, mi capita anche con parenti e persone a me più vicine.
Mi dispiace, perchè a volte questo atteggiamento dello sparire, mi risulta alquanto stronzoide già a me...figuriamoci a loro.

Che confusione
Fine paranoia esistenziale.

nullo

beato te che ci riesci a recitare di essere figo.. la vita è una recita! e comunque il comportamento di uno cambia quando sei 1 vs 1 o quando è in gruppo.. per cui non è preoccupante.

ma se prima hai scritto che esci e che la gente ti cerca, poi dici che non hai "nemmeno uno straccio di amico"???

Sampei80

Esco raramente, esco sempre con i miei cugini, che a loro volta hanno amici e amici di amici. Ecco, a quese nuove conoscenze gli precludo ogni forma di avvicinamento dopo quella giornata, ma anche ai parenti stessi, per paura che poi mi scassano troppo le balle, come è successo.


Oppure colleghi di lavoro che voglion uscir con me.

Kitsune

Ogni relazione è un possibile "scassamento di balle" questo è normale ed è da preventivare ma tu non lo vuoi accettare.
Non lo accetti perché non puoi gestirlo?

Mooneye

Oddio, sono le sue (...) stesse parole.
Era ciò che avevo pensato già. Quindi tu... anche se passi una serata "super", nel momento in cui varchi la soglia di casa è come se facesse già parte del passato e torni alla tua vita solitaria, e nulla rimane il giorno dopo, o comunque un minimo.

Ahahah, disturbo stronzoide di personalità!!
Chi tiene a te si "abitua" e ti capisce ^^ anche se inizialmente pensa male.

Ma questo nella vita ti è accaduto anche con le donne che ti interessavano?

Sampei80

Il problema con i miei cugini è questo:
loro mi conoscono da quando ero piccolo, siam cresciuti insieme....sanno com'èro, sanno che non esco mai, ma loro secondo me hanno ancora il ricordo di quel ragazzo insicuro, tremolante e impacciato che ero.
Pian piano mi hanno visto cambiare, mi portan volentieri adesso con loro, ma...ma...gli è rimasto quel volermi spronare ad uscire e a volte mi sento trattato da bambino e questo mi dà fastidissimo.
Ora come ora, mi sentirei oppresso da loro, perchè inevitabilmente uscendo con i loro amici, tenderanno certamente a ficcarsi in mezzo e quindi a forzarmi ad avere a che fare di più con i loro amici.
Tutto quello che ne deriverebbe sarebbe per me uno sconvogimento.

E' come se non mi sentissi pronto ad un altro cambiamento così radicale... per usare una metafora, è come se mi sentissi un atleta che a corso per 10 km e gli viene proposto di iniziare una nuova gara di pari difficoltà
E' come se stessi prendendo fiato.
Ma forse mi sbaglio, non lo sò.

Forse è ora che vada da qualcuno a farmi vedere.

Sampei80

Chi tiene a me son in pochissimi, perche non lascio il tempo di abituarcisi a me penso.

Chi mi capisce è bravo (cit)

Sampei80

Non l'ho capita

Mooneye

Hai partecipato al "mio" topic? Quello infinito sulla persona che mi piace...
Avevi postato se non mi ricordo male!
Beh, sembrava di sentire quel lui