Ciao ragazzi, mi presento.
Sono uno studente di medicina.
Sono quasi due settimane che ho cominciato a soffrire di fobia sociale generalizzata. L'esordio è stato piuttosto atipico, data la velocità con cui si è instaurato il problema: all'inizio l'ansia, l'agitazione, l'imponente confusione mentale, i disturbi percettivi, il bisogno di allontanarsi e la pura di mettersi a piangere in pubblico hanno cominciato a manifestarsi solo episodicamente in situazioni di particolare pressione (nell'arco di 3 settimane), poi, da un giorno all'altro, la sintomatologia ha cominciato a presentarsi in tutte le situazioni pubbliche (il massimo del disagio lo provo in reparto ed a lezione, dove non potrei allontanarmi e dove sono richieste prestazioni intellettuali). In realtà il disturbo si è instaurato su una persona sicuramente predisposta: sono tendenzialmente un distimico, l'anno precedente ho avuto un episodio di depressione maggiore di grado lieve, ho alcuni tratti di una personalità evitante. Piano piano temo di non avere più la forza per contrastare l'evitamento fobico che, istintivamente, vorrei assecondare.
Se ne avessi l'opportunità lascerei l'università per un breve periodo, aspettando di risolvere la mia situazione, ma per diversi motivi ciò non mi è possibile (la tesi, la frequenza in reparto...).
Ho cominciato a provare, per tamponare la situazione temporaneamente, con lo Xanax (alprazolam) con dosaggi di 0,25-0,50 mg/die, ma lo stordimento e l'effetto che ha sulle mie funzioni cognitive sono piuttosto odiose e problematiche (così ho problemi a studiare per gli esami...). Oggi comincio con l'elopram (citalopram), sperando di non accusare gli effetti collaterali (stato intenso di agitazione)che mi avevono costretto ad interromperlo lo scorso anno, dopo soli 15gg (questa volta provo ad arrivare a 20mg più gradualmente).
Sinceramente non saprei proprio come e quando potrà finire questa storia...
Ciao!
