Ciao! Ok, spero di non dilungarmi troppo
Ho accennato che in passato ho già sofferto di alcune problematiche: sin da piccola ho sofferto di bullismo a causa del mio fisico e a 11 anni ho iniziato a soffrire di un disturbo alimentare (emetofobia) che poi si è sviluppato in depressione e autolesionismo. All'epoca non volevo uscire e perdevo spesso peso. Ho anche tentato il suicidio ma (per fortuna ovviamente) non sono mai riuscita a farlo. A causa di tutti questi problemi mi sono fatta bocciare al mio terzo anno di liceo scientifico per entrare in quello delle scienze-umane, sperando in un clima di classe migliore (che alla fine si è rivelato tale).
Dopo un percorso di cure durato 8 anni, tra antidepressivi, ansiolitici e sedute psichiatriche, sono riuscita ad uscire dalla depressione e dall'autolesionismo. Ovviamente l'emetofobia è rimasta sempre con me (lo è tutt'ora) ma ho imparato a gestirla e a razionalizzare il problema. E così sono rinata e ho cominciato a vivere di nuovo.
Nello stesso anno in cui ho smesso le cure (ovvero il 2018) ho iniziato una relazione con un ragazzo (che chiamerò A): ero davvero molto innamorata e in più, nello stesso periodo, stavo riscoprendo tutto quello che mi ero persa durante l'adolescenza a causa dei miei problemi.
Quando è scoppiata la pandemia, io e A abbiamo deciso di provare a fare lo step successivo: convivere. All'inizio andava bene ... Finché non si è dimostrato essere violento (fisicamente e psicologicamente) nei miei confronti. Non mi rendevo conto che mi stava plasmando a suo piacimento. Ma, purtroppo, ho sempre pensato "cambierà, devo restare" e non ne ho mai parlato con nessuno se non con un amico (che chiamerò B).
A Settembre 2020 ho cominciato l'università e, a Novembre 2020, ci siamo trasferiti in una casa più grande. Le violenze ovviamente sono continuate.
A Gennaio di quest'anno ho cominciato a pensare realmente di lasciare A; non ne potevo più ma, ancora una volta, non ho ascoltato la testa. Nel mentre l'amicizia con B stava diventando qualcosa di più ... Ho cominciato a provare un'attrazione sia fisica che mentale per questa persona. In tutto ciò stavo gestendo una relazione tossica, l'università e alcuni attacchi di panico che stavano diventando sempre più frequenti.
L'ultima domenica di Maggio mi sono finalmente decisa a lasciare A in seguito a un evento poco gradevole. Ed ero anche decisa di dichiararmi a B visto che avevo notato dei segnali positivi e che mi facevano pensare che anche lui provasse lo stesso.
La settimana successiva a questo avvenimento ho fatto il vaccino (Pfizer) e, pochi giorni dopo, è morta quella ragazzina di 18 anni
. Quella è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso.
All'improvviso mi sono sentita come se il mondo mi fosse crollato addosso. Ho. cominciato con le vertigini e la sensazione di cadere, poi con la nausea e infine con gli attacchi di panico ... Per 3 giorni interi non mi sono alimentata e, ovviamente, è successo nel weekend e quindi non potevo contattare il mio medico di base ... Per fortuna il mio ex medico di base è un amico di famiglia e mi ha visitata "d'urgenza". Mi ha prescritto gli ansiolitici e mi ha detto di aumentare la dose di antidepressivo (che continuo a prendere dal 2017 e non ho mai smesso). Ovviamente sono tornata a casa dei miei genitori mentre A è tornato in quella che era la "nostra" casa.
Il mio piano di risolvere la mia relazione tossica a questo punto doveva aspettare: mi sono dovuta concentrare su me stessa. Ma fingere stava diventando difficile e, in più, tutta la mia famiglia non riusciva a spiegarsi questa ricaduta apparentemente ingiustificabile.
Oltre a questo si sono aggiunte anche le somatizzazioni: stanchezza, mal di testa ma, sopratutto, vertigini e giramenti ... E io ho paura di svenire, quindi potete immaginare che questo innesca il panico e genera ulteriori disturbi fisici
2 settimane fa mi sono decisa a parlarne con i miei genitori e di dichiararmi a B. La mia ex relazione con A è giunta al termine e, in qualche modo, sono anche riuscita a riavere tutte le mie cose indietro.
Inoltre ho fatto anche delle analisi per escludere qualsiasi condizione clinica che potesse essere collegata ai miei sintomi fisici (vertigini, etc.).
Adesso mentalmente sto meglio ma ogni giorno sta diventando sempre più estenuante perché non riesco a controllare queste somatizzazioni ... E inoltre noto che si presentano anche quando provo emozioni positive e/o molto forti.
E questo mi fa male perché vorrei fare tante cose e mi chiedo perché questa mia volontà non sia abbastanza ... Anche perchè non è più come quando avevo 16 anni e volevo stare chiusa in casa.
Spero di essere stata un pò più esaustiva