Grazie per l'indicazione,
ecco una presentazione più completa.
ho 36 anni, sono sposato da 8, ho due figlie (una 4 anni, altra 9mesi), e un lavoro un una azienda di 10 persone nel settore grafica/web.
Una concomitanza di eventi (nascita dei figli, problemi sul lavoro, e problemi di salute...accadute tutti simultaneamente) culminati in un grosso casino scoppiato per causa mia sul causa hanno scatenato in me un profondo senso di malessere da 3 anni a questa parte.
Nell'occasione mi sono anche reso conto di quanto fossi solo, a causa della mia incapacità negli anni di aver costruito una adeguata rete di amicizie: ho perso tutti i miei - pochi - amici dell'adolescenza a causa dei differenti percorsi di vita e professionali intrapresi, e nel frattempo ho iniziato a lavorare prestissimo: ho iniziato a fare siti web nel 1999. ho creato un sito dove pubblicavo i vide delle gare di rally a cui assistevo già nel 2001 (per dare un termine di paragone..youtube è stato fondato nel 2005), non lo dico per vantarmi ma solo per fare capire quanto il quel momento fosse forte e fervido l'entusiasmo "lavorativo", tale da assorbirmi completamente e soprattutto "fare cose che mi piacevano e imparare cose nuove" mi rendeva felice e mi faceva sentire bene.
cosi facendo però ho trascurato tutta una fetta di "vissuto", quella dai 18 ai 25 anni, niente feste niente discoteche, niente "storielle sentimentali".
A impedirmi queste cose erano anche i miei genitori che , fin che sono stato sotto il loro tetto, hanno sempre imposto rigide regole soprattutto per quanto riguarda gli orari di coprifuoco, un po' per autorità un po perché essendo figlio unico da un lato loro sono sempre stati iperprotettivi, dall'altro perché io non mi sentivo di farli stare in pensiero (inoltre il "rispetto delle regole" mi garantiva il loro pressoché totale supporto economico)
inoltre nel 2000 ho conosciuto una ragazza che "mi dava tutto quello che cercavo": condivideva con me le passioni per i viaggi, per i rally, per il cibo...e quindi lei riempiva totalmente rima lamiera per me soddisfacente la parte di vita extralavorativa.
In pratica gia dai 18 anni ero entrato nel loop. Sveglia->lavoro->casa->letto.
a distanza di 10 anni però questa situazione ha ripresentato il conto...Il mio lavoro non mi appassiona più, in amore è subentrata la routine, i problemi quotidiani sono aumentati, la salute è diminuita, e i figli si sono mangiati il tempo libero e una gran parte delle risorse economiche.
A rompere poi l'equilibrio è subentrato un problema lavorativo che ha rischiato di farmi perdere il lavoro, e di conseguenza far crollare uno dei pilastri su cui avevo fondato la mia vita: in quell'occasione mi sono reso conto di quanto fossi solo...a parte il lavoro non avevo altro, inoltre mi sono messo in testa che sul mio reddito (derivato interamente dal mio lavoro) si basasse anche l'affetto di mia moglie e il rispetto/amore dei miei genitori: da sempre il metro con cui i miei genitori misurano la qualità di una persona - me in particolare - sono i risultati, prima scolastici poi lavorativi (per fare un esempio, so di certo che i miei avrebbero preferito che io sposassi un avvocato, per un discorso di immagine e di prestigio, piuttosto che una brava ragazza ma con un lavoro onesto ma umile ).
da qui si è scatenato un profondo senso di solitudine, ansia per il futuro, sensazione di inadeguatezza, e di aver buttato la prima parte della mia vita.
inoltre mi sono sentito senza uno scopo, un obiettivo, un traguardo da raggiungere.
a quel punto ho recito cercando supporti psicologici e emotivi ovunque: colloqui informali con psicologi (per questioni economiche non potevo permettermi cicli di sedute), sedute di massaggi reiki e shatsu, trovando infine nello sport (tennis) e nella costruzione del rapporto con mia figlia e nel darle la migliore educazione e supporto possibile le mie ragioni per non mollare.
Non è però un strada semplice: i miei problemi di salute (ernia lombare, ernia inguinale, tunnel carpale) mi tolgono energia e denaro (per le cure), dall'altra il lavoro (che nonostante tutti i casini sono riuscito a mantenere) diventa sempre più opprimente, perciò sto continuando a cercare altre vie per ritrovare la serenità e il giusto benessere psicoemotivo.
Leggo libri di crescita personale, leggo blog , e cerco ove possibile supporto e spunti per affrontare meglio la situazione, proprio in questa ricerca mi sono imbattuto in questo forum dove ho notato un bel clima di supporto reciproco tra gli utenti di cui ma farebbe piacere farne parte.
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