Ciao a tutti,
Sono un paio di mesi che leggo i vostri post, finalmente ho deciso di registrarmi,
Sono un ragazzo di 23 anni, soffro di sociofobia solo da qualche anno. Ho vissuto un'infazia abbastanza felice altrettanto posso dire del periodo adolescenziale. Mio padre soffriva di attacchi di panico e depressione, nella famiglia di mia madre ci sono tanti casi di depressione, quindi mi definisco un soggetto predisposto. Nonostante i vari problemi famigliari(mio padre ci minacciava, non ci permetteva di parlare ne ridere fra di noi(io, mia madre e mia sorella), ci torturava psicolgicamente) non so come ma riuscivo a vivere una vita normalissima al di fuori delle mura domestiche... ero 1 very estroversone. La situazione è degenarata intorno ai 17 anni, quando ho cominciato ad avere i primi seganli di cedimento. Ero allo sbando, marinavo la scuola(non per la fobia, ma per anadarmi a divertire), e bevevo...ero troppo libero. Quanto avrei voluto a quei tempi due schiaffi nella faccia da mio padre...! Nell'arco di pochi mesi ho avuto un crollo psico-fisico... cosa ho fatto per rimediare? ... niente! Mia madre era troppo debole per agire, mio padre... vabbè lasciamo stare. E' stato quel periodo dai 17 ai 18 che definisco il periodo piu brutto della mia vita. Avevo cominciato ad avere paura di andare a scuola, anche solo fare il tragitto casa-stazione stazione-scuola era un incubo. Stava malissimo, peggioravo di giorno in giorno. Ho finito a mala pena la scuola. università? si.. solo l'iscrizione però. Avevo troppa paura ormai della gente. Abbandonai tutti i miei amici, e loro me lo rinfacciavano pure... che ne sapevano loro che per me era diventato un inferno anche solo entrare in un bar. Praticamnete per una anno non sono uscito, ed è stato li che mi sono ripreso un poco. Il rapporto con me migliorava ma quello con gli altri peggiorava. Temevo di incontrare dei conoscenti per strada, avendo paura che mi chiedessero che fine avessi fatto. Penso che qui arrivai al culmine della sociofobia. Giorni d'oggi: i miei si sono separati( grazie all' appoggio mio e di mia sorella), non ne potevo piu di vedere mia madre umilita in quel modo, e ci siamo traferiti all'estero. Mio padre non l'ha presa bene, e ora ci minaccia di morte( ah... cosa non si farebbe per i figli) Di certo i soldi non crescono sugli alber( almeno cosi penso), quindo sono stato costretto a trovare un lavoro. un fobico che lavora? Beh, non credevo neanche io che ne sarei mai stato capace... stare in mezzo a 20 persone per 8 ore al giorno (a volte anche extra fino a 11-12). ce la sto facendo( anche se mi sto smantellando l'anima quando arriva la pausa pranzo e stiamo seduti uno difronte all'altro a pranzare.... mezz'ora di puro fuego). Non uso farmaci ne vado dallo psicolgo(anche se ne avrei bisogno). Raga ce la sto mettendo tutta, la starda è ancora lunga, ma ce la farò. Sono la forza in persona!!!
P.S (sto diventando narcisista e megalomane).