Ciao a tutti
Sono un ragazzo di 32 anni, la mia vita è costituita principalmente da lavoro, lavoro…, alcuni hobby (per riempire la solitudine) e pochissimi amici.
Sono sempre stato di carattere introverso fin da bambino e troppo sensibile a tutto ciò che mi circonda. Me lo hanno sempre detto, cosa fai a casa, perché non esci etc.. ma io sono sempre stato così: timido, introverso ma sempre gentile con tutti... mi sono sempre chiuso in me stesso spesso stranamente senza sentirne troppo il peso. io stavo bene così e avevo paura di "aprirmi agli altri".
Di certo alcuni eventi molto negativi dal punto di vista sociale vedi "bullismo" e problemi in famiglia mi hanno portato a isolarmi sempre di più, probabilmente aumentando ancor di più i miei "difetti caratteriali". ricordi questi che purtroppo riaffiorano ancora adesso anche a distanza di molti anni..e mi fanno molto soffrire.
Dunque ho avuto e ho pochissimi amici, 1 o 2 al massimo (a volte ne ebbi un po’ di più quando frequentai l'università) ma poi li ho sempre persi... non ho la capacità di tenermeli o forse non sono all'altezza delle loro aspettative (estetiche, di stato sociale...) non lo so.
Purtroppo non ho neanche la ragazza, anche se mi piacerebbe molto. le poche che ci hanno provato le ho stupidamente rifiutate in quanto pensavo sempre "non sono al suo livello, merita di meglio"..
Non ho avuto compagnie se non di brevissima durata: non mi sento a mio agio con tanta gente intorno, mi sento sempre sotto osservazione e soprattutto non all'altezza delle situazioni.. tanto che alla lunga ho sempre odiato le "compagnie di galletti che vanno a discoteche" per preferire il "miglior amico" con cui magari poter parlare più sinceramente e tranquillamente.
Il fatto principale è che sono andato avanti così fino ai 26-27 anni, non ho mai dato tanto peso alla solitudine e alla mia situazione. tutto sommato "mi sentivo bene così".. Adesso però qualcosa è scattato e non sopporto più questa mia situazione.
Di recente infatti complice un cambiamento di lavoro, causa credo il mio carattere "gentile" e (stranamente) un mio sforzo nell'essere più propositivo ed empatico nei confronti degli altri, probabilmente per essere accettato dalla nuova realtà, mi si sono avvicinate varie persone (ragazzi e ragazze del mio ufficio) diventando "quasi" miei amici anche al di fuori del lavoro.
Vorrei tanto avere qualche amico in più, ma dentro di me c'è sempre qualcosa che mi impedisce di legare con le persone e soffro: ho sempre questa sensazione di non essere all'altezza degli altri e di essere rifiutato a tal punto che spesso ho, per rabbia e sfogo, la voglia di rifiutare io gli altri…
Ultimamente ho la sensazione che mi crolli il mondo addosso... infatti sento i miei colleghi e le voci su miei ex amici/compagni che si stanno per sposare, metter su famiglia, viaggiare, fare tante cose insieme ad altre persone... mentre io sono solo e piango spesso per la mia nuda “povertà” sociale.
Inoltre ho tanta paura di avvicinarmi a nuove persone anche per il solo fatto che possano venire a conoscenza della mia “verità” sociale. Magari prendendomi in giro, etc.. etc.. insomma non riesco a trovare soluzioni a questo stato di cose…in poche parole più passa il tempo e più le verità vengono a galla...
Fatto sta che cercando su internet le motivazioni della mia situazione.... sono capitato in questo forum sulla fobia sociale e mi sono iscritto sperando di trovare conforto/suggerimenti e perché no magari qualche amico che mi possa aiutare.
ciao
