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Vecchio 14-01-2025, 19:25   #1
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Preso dallo sconforto per l'ennesimo episodio distopico della mia vita mi sono messo a googlare, ed eccoti qui questo forum. Così mi sono messo a leggere, e sono rimasto quando ho letto di sconosciuti che navigano nello stesso dolore in cui ormai da anni navigo anch'io. Ebbene, soffro di disturbo ossessivo compulsivo: prima da controllo, poi da relazione dopo la perdita di un figlio non ancora nato (sono un maschio), infine omosessuale da cui non riesco ad uscire. A questo si aggiunge l'ansia sociale, ed il tutto è da anni ormai invalidante. Appena qualcuno mi rivolge solo la parola inizio ad avere ansia, e se questa arriva a toccare qualcosa che attiene alla mia sfera privata (ragazze, quando ti sposi etc) divento rosso ed inizio a sudare. Se poco poco si tocca l'argomento "gay" sudo fino a grondare, con la fronte che gocciola vistosamente. Lo stesso purtroppo succede quando devo parlare davanti a due o più persone, sia per l'ansia sociale sia perché di fatto non ho autostima, ed è un circolo vizioso che non fa che peggiorare. Sono arrivato a chiedere il trasferimento perche non riuscivo più a parlare con nessuno dei miei colleghi (tutti mi deridono alle spalle così mi sono chiuso in me stesso al punto da non rivolgere più la parola a nessuno e/o guardarli in faccia se li incontro in corridoio), e settimana prossima inizierò in un altra sede (con nuovi colleghi ma purtroppo alcuni do questi conoscono direttamente quelli precedenti, quindi sapranno già da giorni di me). Ho un ansia fortissima che non mi permette di dormire da giorni, perché non posso permettermi di perdere il lavoro, e l'unico motivo per ora per me di sorridere è la visita psichiatrica che farò domani da cui spero di uscire con qualche farmaco che mi aiuti. Anzi, ne approfitto per chiedervi qualche consiglio sul punto, se vi va. Il tutto condito da una solitudine totale (non ho nessun amico, nel senso che non conosco proprio nessuno... uso il telefono solo per la sveglia e per scrivere alla mia attuale compagna) lll a sua volta acuita dal fatto che, proprio per motivi di lavoro, sono andato a vivere a centinaia di km dalla mia famiglia di origine. Questo in breve è tutto. Spero almeno qui di trovarmi bene, dato che ormai mi sento fuori luogo ovunque.
Vecchio 19-01-2025, 11:46   #2
Super Moderator
L'avatar di Daytona
 

Benvenuto

Ti invito, come nuovo utente, a leggere
Ringraziamenti da
DexterM. (19-01-2025)
Vecchio 19-01-2025, 11:50   #3
Hor
Esperto
L'avatar di Hor
 

Benvenuto.
Ringraziamenti da
DexterM. (19-01-2025)
Vecchio 19-01-2025, 14:33   #4
Intermedio
L'avatar di Labirinto
 

Ciao Dexter, per il livello di sintomi che descrivi mi sembra chiaro che solo un aiuto farmacologico può mitigare la situazione. Fatti seguire bene dallo psichiatra.

Perdonami, ma leggendo che hai provato ad avere un figlio, vorrei farti riflettere sul tuo quadro genetico e ormonale: che probabilità c'è di avere un figlio con disturbi ossessivi? Sicuro maggiore della media. Ancora più importante, i genitori devono saper guidare e dare l'esempio ai figli per inserirsi in una società che è difficile da vivere. A me risulta che a stento riesci ad andare avanti tu in mezzo ad attività che dovrebbero essere ordinarie e quotidiane. Pensaci bene prima di mettere al mondo un nuovo essere umano che sarà posto in una condizione a quanto pare assai difficile. La sofferenza non è un valore è solo un problema.

Concentrarti su di te per ingranare in modo più sereno nella tua quotidianità e vivi la relazione con la tua compagna cercando momenti piacevoli nelle attività che sicuro condividerete. Buona fortuna.
Ringraziamenti da
DexterM. (19-01-2025)
Vecchio 19-01-2025, 22:00   #5
Principiante
 

Grazie per l'accoglienza, sapere che ciò che scrivi non passa inosservato fa sentire un po' meno soli... E forse è proprio questo lo spirito di questo forum.

Aggiornamento dopo la visita psichiatrica di venerdì. Mi è stato prescritto quanto di seguito:
- Escitalopram 20mg, 1/4 per tre giorni, 1/2 per una settimana, 1 tra 3 settimane
- Amisulpride 50mg, 1/2 per tre giorni, dopo 3 settimane stop
- Quietapina 25mg, 1 la sera prima di dormire
Leggendo i bugiardini, sono farmaci che si adattano più o meno bene ad ogni disturbo psicologico (ansia, attacchi di panico, disturbi ossessivi, fobia sociale etc).
Vecchio 19-01-2025, 22:08   #6
Principiante
 

Quote:
Originariamente inviata da Labirinto Visualizza il messaggio
Perdonami, ma leggendo che hai provato ad avere un figlio, vorrei farti riflettere sul tuo quadro genetico e ormonale: che probabilità c'è di avere un figlio con disturbi ossessivi? Sicuro maggiore della media. Ancora più importante, i genitori devono saper guidare e dare l'esempio ai figli per inserirsi in una società che è difficile da vivere. A me risulta che a stento riesci ad andare avanti tu in mezzo ad attività che dovrebbero essere ordinarie e quotidiane. Pensaci bene prima di mettere al mondo un nuovo essere umano che sarà posto in una condizione a quanto pare assai difficile. La sofferenza non è un valore è solo un problema.
In realtà non ho provato, è solo successo. Ed anche se ce ne accorgemmo in ritardo, decidemmo poi di tenerlo. Evidentemente, però, la natura aveva piani diversi. È stata molto dura superarlo, e non credo di averlo superato poi del tutto. Alla notizia provai la gioia più grande della mia vita, seguita poi qualche mese più tardi da uno dei dolori più atroci. Spesso ci ho pensato...se con tutti i miei problemi sarei stato un buon padre... E la risposta secondo me non c'è, semplicemente perché ad un passo del genere non si è mai pronti (stabili psicologicamente o meno). Sono quei cambiamenti che ti formano con loro. Anche se sicuramente con i problemi che ho io avrei fatto molta più fatica, anche solo per l'età (ero più giovane e immaturo).
Quote:
Originariamente inviata da Labirinto Visualizza il messaggio
Concentrarti su di te per ingranare in modo più sereno nella tua quotidianità e vivi la relazione con la tua compagna cercando momenti piacevoli nelle attività che sicuro condividerete. Buona fortuna.
Ci stiamo provando. Buona fortuna anche a te
Ringraziamenti da
3stm (19-01-2025)
Vecchio 19-01-2025, 23:14   #7
Esperto
 

Quote:
Spesso ci ho pensato...se con tutti i miei problemi sarei stato un buon padre... E la risposta secondo me non c'è, semplicemente perché ad un passo del genere non si è mai pronti (stabili psicologicamente o meno).
La penso come te. Tranquillo, più problemi di mia madre non ne puoi avere, e io sono qui e sono felice di esserci.

Non ho capito però se sei gay o no
Vecchio 20-01-2025, 14:03   #8
Principiante
 

Ciao benvenuto. Ti consiglierei di cambiare azienda se possibile, assicurandoti che nella nuova azienda non ci sia nessuno della vecchia azienda che ti conosca. Purtroppo molte persone sono vuote e si rompono il cazzo della vita, trovare uno come te (sto facendo un parallelismo con me stesso dato che non ti conosco, ma mi farebbe piacere conoscerti) è come trovare un salvagente per passare la giornata divertendosi pure, e ormai non c'è nulla che tu possa fare se non fottertene il cazzo altamente ma, da quello che ho capito per il momento la situazione è troppo delicata, quindi cerca di cambiare il più possibile.
Non è proprio un evitamento, la chiamerei più strategia. Ho sofferto per anni colleghi e superiori che reiteravano frasi e battute in modo continuo, cose che non mi appartevano più ma che per associazione mentale finivano per farmi stare male, quando passai dei mesi presso una azienda dove nessuno sapeva del mio passato lavorai da dio e senza problemi, andando anche d'accordo con i colleghi. I bastardi poi dialogarono con quelli della nuova azienda e per me fu la fine, battute e prese in giro iniziarono anche di là finchè non decisi di cambiare del tutto lavoro.
Cambiare del tutto non è certo garanzia di stare bene ma almeno ti dai una possibilità chiudendo la porta ai pregiudizi che riempiono la bocca ai soliti stupidi.
Ringraziamenti da
DexterM. (20-01-2025)
Vecchio 20-01-2025, 19:08   #9
Principiante
 

Quote:
Originariamente inviata da 3stm Visualizza il messaggio
Non ho capito però se sei gay o no
No, non sono gay. La mia ossessione nasce dal fatto che altri possano pensarlo. Tutto iniziò quando avevo credo 18... già ero una persona ansiosa di mio, al che, trovatomi con una ragazza del gruppo sul "più bello", non andò come doveva andare: l'ansia da prestazione ebbe il sopravvento. Tornati in comitiva iniziarono le risatine degli altri, le battute, gli sguardi di derisione, alcuni li sentii distintamente confabulare tra loro e dandomi del gay. Costretto ad abbandonare il gruppo, ritrovai la mia calma e non in secondo piano la mia vita sessuale, ma quel disagio provato in quel periodo si tramutò prima in paura e poi vera e propria ossessione. Non sai quante volte ho desiderato esserlo... Non sono più un giovincello, e visti ormai gli anni buttati mi sarei già "dichiarato" per non perderne altri inutilmente: avrei in qualche modo fatto pace con me stesso. Ma la mia terapeuta del tempo disse che anche questo desiderio rientrava pienamente nel quadro tipico del disturbo, perché sarebbe in qualche modo un evitamento messo in atto solo per liberarsi dall'ansia e non perchè si è attratti realmente dal proprio sesso. Ricordo ancora le erp che mi fece fare...efficacissime sul breve-medio periodo, ma sul lungo periodo prima o poi ci sono sempre ricaduto.

Ora sono tre giorni che ho iniziato la terapia: quasi sicuramente sarà solo un effetto placebo ma devo dire qualche piccolo cambiamento lo avverto, anche solo nell'ansia di fondo dello stare in mezzo alla gente.
Vecchio 20-01-2025, 19:11   #10
Intermedio
L'avatar di Axolotl~
 

Ciao Dexter, benvenuto, dai tempo alla terapia di fare effetto, sicuramente andrà meglio
Vecchio 20-01-2025, 19:15   #11
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Originariamente inviata da adamello Visualizza il messaggio
Ciao benvenuto. Ti consiglierei di cambiare azienda se possibile, assicurandoti che nella nuova azienda non ci sia nessuno della vecchia azienda che ti conosca. Purtroppo molte persone sono vuote e si rompono il cazzo della vita, trovare uno come te (sto facendo un parallelismo con me stesso dato che non ti conosco, ma mi farebbe piacere conoscerti) è come trovare un salvagente per passare la giornata divertendosi pure, e ormai non c'è nulla che tu possa fare se non fottertene il cazzo altamente ma, da quello che ho capito per il momento la situazione è troppo delicata, quindi cerca di cambiare il più possibile.
Non è proprio un evitamento, la chiamerei più strategia. Ho sofferto per anni colleghi e superiori che reiteravano frasi e battute in modo continuo, cose che non mi appartevano più ma che per associazione mentale finivano per farmi stare male, quando passai dei mesi presso una azienda dove nessuno sapeva del mio passato lavorai da dio e senza problemi, andando anche d'accordo con i colleghi. I bastardi poi dialogarono con quelli della nuova azienda e per me fu la fine, battute e prese in giro iniziarono anche di là finchè non decisi di cambiare del tutto lavoro.
Cambiare del tutto non è certo garanzia di stare bene ma almeno ti dai una possibilità chiudendo la porta ai pregiudizi che riempiono la bocca ai soliti stupidi.
Oggi ho cambiato azienda, e sono stato assegnato ad un piccolo reparto con sei sette persone. Per il momento ne ho conosciute soltanto tre (due donne e un uomo), oltre al mio capo reparto, e sembrano essere tutte persone tranquille e disponibili. Il fatto è che (come ho letto anche in un post su questo forum) le altre persone se ne accorgono dei nostri problemi, li vedono... Poi c'è chi li usa contro di te, e chi invece per sensibilità o solo per un maggior atto cerca di aiutarti. E su questo non abbiamo controllo, purtroppo. Spero davvero di trovare un ambiente di lavoro sereno, perché questi due anni sono stati per me davvero duri (soprattutto psicologicamente).
Ringraziamenti da
adamello (20-01-2025)
Vecchio 20-01-2025, 23:39   #12
Principiante
 

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Oggi ho cambiato azienda, e sono stato assegnato ad un piccolo reparto con sei sette persone. Per il momento ne ho conosciute soltanto tre (due donne e un uomo), oltre al mio capo reparto, e sembrano essere tutte persone tranquille e disponibili. Il fatto è che (come ho letto anche in un post su questo forum) le altre persone se ne accorgono dei nostri problemi, li vedono... Poi c'è chi li usa contro di te, e chi invece per sensibilità o solo per un maggior atto cerca di aiutarti. E su questo non abbiamo controllo, purtroppo. Spero davvero di trovare un ambiente di lavoro sereno, perché questi due anni sono stati per me davvero duri (soprattutto psicologicamente).
e lo so! Io in quel caso specifico alcuni problemi li avevo superati ed il fatto di essermi trovato in una nuova realtà mi aveva fatto bene. Quindi ho pensato che forse ti poteva essere di supporto una testimonianza in tal senso. Che fortuna hai avuto nel trovare persone che hanno cercato di aiutarti...
Vecchio 22-01-2025, 09:43   #13
Principiante
 

Quote:
Originariamente inviata da adamello Visualizza il messaggio
e lo so! Io in quel caso specifico alcuni problemi li avevo superati ed il fatto di essermi trovato in una nuova realtà mi aveva fatto bene. Quindi ho pensato che forse ti poteva essere di supporto una testimonianza in tal senso. Che fortuna hai avuto nel trovare persone che hanno cercato di aiutarti...
Aiutarmi è un parolone. Il reparto dove mi trovo ora è enorme, sei un numero tra tanti ed il rapporto sembra essere (almeno per il momento) molto più superficiale ed alle volte addirittura formale rispetto a dov'ero prima, che essendo molto più piccolo (una quindicina di persone in tutto) si andava molto più sul personale. Per i problemi che io questo potrebbe sembrare un bene, ma sono solo al terzo giorno dopo la nuova assegnazione e dire veramente come si stanno evolvendo le cose appare prematuro. Le paure che ho continuano purtroppo ad esserci, specie quando vengo presentato a colleghi più anziani o mi trovo nel mezzo di discussioni che volente o nolente mi coinvolgono (imbarazzo, ansia, eritrofobia più di quello che vorrei), quindi vediamo... Devo confidare nella terapia (che ho iniziato sabato scorso) e aspettare forse che il dosaggio aumenti per vedere qualche risultato.
Vecchio 22-01-2025, 11:52   #14
Esperto
L'avatar di Nightlights
 

Ciao, benvenuto.
Mi permetto solo di darti un consiglio riguardo l'ossessione o un dubbio sul tuo orientamento sessuale.
Mi sembra di capire che è scaturito più da cose dette da altre persone piuttosto che da te stesso.
Non dare peso a quello che dicono o pensano gli altri su di te.
Può capitare di fare cilecca, è normalissimo, può capitare per una miriade di fattori che non sono necessariamente patologie o disturbi.
Può essere ansia, non sentirsi a proprio agio, periodi di stress, preoccupazioni ecc..
Purtroppo certa gente non vede l'ora di mettersi a fare battutine insulse quando sente discorsi riguardanti la sfera sessuale o privata delle altre persone.
Specialmente quando si tratta di fallimenti.
Se dentro di te non hai dubbi e sei sicuro del tuo orientamento, non badarci nemmeno a quello che pensano gli altri.
Vecchio 22-01-2025, 14:19   #15
Principiante
 

Aggiornamento: sono iniziate già le risatine dei nuovi colleghi, smettono di parlare quando mi avvicino, si lanciano occhiate sghignazzando sotto i baffi. Incredibile, è durata due giorni la mia quasi serenità. Ho cambiato sede per stare sereno ma mi sa tanto che andrà sempre peggio
Vecchio 22-01-2025, 23:34   #16
Esperto
 

La tua ragazza cosa pensa di questa situazione al lavoro? Io quando ero fidanzato e al lavoro ero giù di morale per vari motivi, che potevano essere problemi coi colleghi, coi capi, stanchezza, mancanza di motivazione eccetera, visualizzavo lei e mi rasserenavo.

Cantavo a mente il verso di jovanotti:

Lavoro tutto il giorno
E tutto il giorno penso a te
E quando il pane sforno
Lo tengo caldo per te

Però facevo il panettiere quindi era più facile immedesimarmi.
Vecchio 23-01-2025, 09:06   #17
Principiante
 

Ovviamente non ho mai parlato con lei di questa situazione, non credo capirebbe. Tu, se ti trovassi nella mia situazione, riusciresti a parlarne? Aggiungici che anche lei ha i suoi di problemi, tra la mamma che ha problemi di salute e lei stessa che è in cura da oltre un anno da uno psicoterapeuta per problemi di ansia e attacchi di panico. Tra l'altro, non me la sono mai sentita di parlarne né con lei né con nessun altro. Comunque, per rispondere anche al ragazzo di prima che aveva commentato, se non avessi avuto queste "influenze negative" dall'esterno, io dentro di me non avrei mai avuto dubbi sulla mia eterosessualità. La sola idea, ad esempio, di guardare porno gay mi fa venire la nausea. Ma se tutti (e purtroppo dico tutti) dopo soli pochi giorni che mi conoscono o comunque che hanno a che fare con me pensano la stessa cosa, questa certezza viene costantemente minata. Il discorso però è sempre lo stesso: anche immaginando di fare coming out significherebbe che so dentro di me di essere attratto dagli uomini, e così purtroppo non è (dico purtroppo che probabilmente in questo modo l'ansia, il doc, e tutta la merda finirebbe).
Io so che i problemi che ho sono legati all'ansia sociale, al doc e a tutto il resto. Ma così non posso andare avanti. Devo fare qualcosa ma oltre ad avere iniziato una cura farmacologica (da meno di una settimana) e riflettere sulla futura possibilità di iniziare un percorso psicoterapeutico, non so cos'altro fare.

Ultima modifica di DexterM.; 24-01-2025 a 14:12.
Vecchio 23-01-2025, 09:44   #18
Esperto
 

Riguardo al giudizio degli altri sul fatto che potresti essere gay, mi sembra una cosa un po' anacronistica. Posso immaginarla forse in un contesto molto chiuso, ad esempio qualche paesino dell'entroterra di qualche regione meridionale; ma restringerei ancora più il campo ad una scuola, piuttosto che a un ambiente lavorativo.
A chi interessa ormai se uno è gay oppure no?
Mi viene in mente la fissazione di un utente del forum che è convinto di essere brutto, ma di fatto non è così, e il problema è solo nella sua testa.
Non può essere che tu percepisca in maniera eccessiva questi atteggiamenti dei colleghi? Addirittura appena arrivato hai già notato questi comportamenti?
Ribadisco che dovresti trovare la forza di superare questo momento nella tua vita privata. Sforzati di pensare a te, alla tua vita, alla tua ragazza. Poi dipende anche dalla tipologia di lavoro. Se sei costantemente a contatto con queste persone è molto difficile. Io ad esempio preferivo turni serali, dove ero spesso da solo o al massimo in due, piuttosto che di mattina dove c'erano tutti. Ecco ad esempio, se ti trovassi con uno solo di questi colleghi, si comporterebbero comunque in questo modo? o lo fanno solo in gruppo?

Se io ne parlerei con lei non lo so. Ad oggi probabilmente si. Anni fa forse non l'avrei fatto, e ho ceduto solo in un periodo davvero problematico nel quale lei era di fatto il mio unico punto di riferimento. E' stato molto difficile perché io non parlo dei miei problemi, ma ero veramente sull'orlo della disperazione.
Però che prendi farmaci, che vai da uno psichiatra, lo saprà? Perché per me è stata questa la discriminate. Non potevo tenere nascosto che sarei andato da uno psichiatra.

poi ti chiedo cortesemente di cancellare l'ultimo post che hai citato
Vecchio 23-01-2025, 13:24   #19
Principiante
 

Quote:
Originariamente inviata da DexterM. Visualizza il messaggio
Aggiornamento: sono iniziate già le risatine dei nuovi colleghi, smettono di parlare quando mi avvicino, si lanciano occhiate sghignazzando sotto i baffi. Incredibile, è durata due giorni la mia quasi serenità. Ho cambiato sede per stare sereno ma mi sa tanto che andrà sempre peggio
Questo mi dispiace, quale pensi sia stato il tuo atteggiamento "scatenante" (a meno che non abbiano avuto notizie da altri)?
Ricordo un lavoro che feci tanti anni fa in una famosa società di telecomunicazioni, il mio "capo" dopo pochi giorni iniziò ad ironizzare con un altro collega su di me e finirono per farlo spudoratamente tutti i giorni pensando che io non me ne accorgessi. Dopo qualche mese diedi le dimissioni (avevo trovato altro lavoro) e gliene parlai anche in modo abbastanza acceso, ma esso negò l'evidenza, che vigliacchi! Comuqnue si in quel caso c'erano battutine anche sui gay, se la gente riconosce in te qualcosa di diverso dallo standard la prima diagnosi è quella!
Vecchio 24-01-2025, 14:11   #20
Principiante
 

Quote:
Originariamente inviata da adamello Visualizza il messaggio
Questo mi dispiace, quale pensi sia stato il tuo atteggiamento "scatenante" (a meno che non abbiano avuto notizie da altri)?
Ricordo un lavoro che feci tanti anni fa in una famosa società di telecomunicazioni, il mio "capo" dopo pochi giorni iniziò ad ironizzare con un altro collega su di me e finirono per farlo spudoratamente tutti i giorni pensando che io non me ne accorgessi. Dopo qualche mese diedi le dimissioni (avevo trovato altro lavoro) e gliene parlai anche in modo abbastanza acceso, ma esso negò l'evidenza, che vigliacchi! Comuqnue si in quel caso c'erano battutine anche sui gay, se la gente riconosce in te qualcosa di diverso dallo standard la prima diagnosi è quella!
Credo sia tutta una questione di ansia ed imbarazzo quando si presentano nuovi colleghi e devo parlare con loro di fronte ad altre persone: inizio a balbettare, divento rosso, sudo alle volte addirittura da gocciolare, non sono spontaneo per nulla spontaneo e rilassato nel parlare. Possibile anche che abbiano avuto notizie da altri dato che comunque ora mili trovo in reparto con una collega che anche lei veniva dal mio vecchio reparto, pur essendoci rimasta solo un paio di settimane. Naturalmente non ho la certezza che le abbiano raccontato come mi sentivo nel mio vecchio reparto, del fatto che mi ero completamente isolato perché tutti mi credevano gay per le stesse ragioni, ma c'è un altissima probabilità che sia successo. Ripeto: parte tutto dall'ansia, che si è tramutata prima in ansia da prestazione, e poi, per evitare la diffusione di false dicerie, ulteriormente in doc e ansia sociale.
Ringraziamenti da
adamello (24-01-2025)
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