Sono un ragazzo di 20 anni sono sempre stato timido, riservato, riflessivo e non proprio bellissimo
ma con passioni come l'arte, i videogiochi e il fumetto, pochi fidati amici (do un senso molto forte all' amicizia) e a me andava bene così; a 17 anni ho ricevuto il rifiuto di una ragazza e da allora qualcosa è cambiato, mi sono chiuso in me, ho perso sempre più amici, passioni, quel poco di coraggio che avevo l' ho quasi completamente perso Sono giunto fino alla creazione di un "limite" con il mondo esterno, è come se sentissi di non poter ricevere amore e questo mi fa stare male. Chi avevo intorno (i compagni di classe) hanno contribuito a far acuire queste sensazioni, con il loro essere, in generale, estroversi e molto differenti da me. Poi ho provato a cercare lavoro senza successo e sono stato male... Ho cominciato a sentire tutto questo come una opprimente e inevitabile condizione esistenziale.
Ora ho cominciato l' università in un ambito di studi completamente diverso da quello precedente e, nonostante le critiche da fuori, sto facendo il mio.
Ho deciso di iscrivermi per avere qualcuno che forse riesca a comprendermi dato che fuori non riesco a esprimere queste cose anche ai miei amici più stretti (vuoi perchè mi sento ridicolo a dire queste cose o vuoi per eccessivo pudore) ma se non vi sembra il caso di includermi beh, a voi la scelta.
Scusate la prolissità