Ciao, spero di aver beccato la sezione giusta e la procedura corretta. Sono stata anch'io admin di un forum e conosco la necessità di inserire rigide regole per evitare trolls e utenti problematici...ma solo ora che le vivo dall'esterno mi accorgo di quanto siano tortuose :P
Comunque...già solo per rispondere alle domande "come ti chiami", "di dove sei" e "che fai nella vita" devo dirvi di mettervi seduti.
Mi chiamo Valentina, anche se vari amici mi conoscono con un altro nome, perchè è il mio secondo nome "non ufficiale" e l'ho sempre usato in contesti sociali. All'anagrafe però sono Valentina e tutte le cose ufficiali (studio, lavoro e libri che ho scritto) portano questo nome, dunque mi sembra giusto presentarmi così.
Sono di origine lombarda e "naturalizzata" piemontese da tre anni. Mi sono spostata in vari comuni nel corso della vita, per motivi affettivi, lavorativi o di studio; o semplicemente perchè non trovo pace da nessuna parte e mi sembra sempre di stare nel posto sbagliato.
Ho una laurea in Psicologia e -evidentemente dopo aver sbattuto malamente la testa- ho deciso di prenderne una anche in medicina. Sono al primo anno, ho iniziato qualche giorno fa.
Ma nella vita ho fatto di tutto, compreso il lavoro alle terme, in panificio, al ristorante; in contemporanea o in periodi alternati ai semestri d'esame.
Ma veniamo alle questioni più personali e alle vere motivazioni che mi hanno portata qui: seguo questo forum a spizzichi e bocconi da anni, leggendo ogni tanto qualche thread sulle questioni che mi riguardano. Una volta è il desiderio di fuggire, un'altra il parlare in pubblico, un'altra il sentirsi soli e non avere amici.
Ora vorrei partecipare più attivamente e condividere i miei dolori con qualcuno che possa capire. Credo di identificarmi in molti dei disagi espressi dagli utenti e penso che la condivisione possa solo aiutare, specialmente se mediata inizialmente dal web che ci fa sentire tutti più al sicuro (anche se apprezzerei molto la presenza di un gruppo di aiuto-aiuto a Novara, Verbania o Torino...).
Da quando sono piccola ho notevoli difficoltà relazionali, in parte dovute a una famiglia particolare e anaffettiva, in parte alla mia personalità riflessiva, sensibile e schiva in un mondo di egocentrici casinisti, in parte agli eventi tristi che hanno segnato la mia adolescenza (divorzio dei miei, cancro e morte di mia madre, uscire di casa ancora minorenne, iniziare subito a lavorare e poi decidere di riprendere a studiare ecc.). Ma resta il fatto che fra me e gli altri sembra esserci sempre un burrone insormontabile.
Non ho mai voluto relazioni e i miei sporadici tentativi sono sempre caduti nel vuoto; ho avuto belle amicizie che però si sono affievolite con la distanza e col tempo. Ho investito tanto in rapporti umani che poi sono finiti nel nulla.
E ora mi ritrovo all'alba dei 26 anni senza legami di nessun tipo (il legame più forte che ho è quello coi miei gatti...). Vado avanti per inerzia, perchè tutto sommato mi piace il sole sulla faccia, mi piace la natura, mi piacciono le gioie del mondo e morire a quest'età mi sembra veramente triste.
Ma giuro, non ce la faccio più.
Ho preso ansiolitici e antidepressivi senza particolari risultati, sono stata in terapia 6 anni e questo ha sicuramente contribuito alla mia autoconoscenza. Ho ricevuto qualche diagnosi non inerente alla fobia sociale, diagnosi da me contestate e poi smentite da altri terapeuti.
Ma,
di fondo, mi porto dentro una tristezza e una solitudine terribile che non riesco a spiegare a nessuno e che mi stanno portando al desiderio molto più concreto di farla finita o di scappare lontano.
Il mio umore non è dei migliori, ma spero di poter trovare qualche spunto e magari imparare dall'esperienza degli altri. O magari qualcuno si riconoscerà nelle mie parole e faremo un pezzo di strada insieme.
Grazie, a presto