Ciao a tutti,
mi chiamo Riccardo, ho 24 anni e scrivo dalla provincia di Lecce.
Soffro di fobia sociale accompagnata da disturbo ossessivo-compulsivo.
Da giugno 2011 sono in terapia presso una psicologa/psicoterapeuta di Lecce.
Sono sempre stato un bambino molto timido e riservato, dall'intelligenza acutissima e molto dedito allo studio.
I miei genitori, anche loro persone molto riservate e dalla scarsa vita sociale, sono stati(e sono tuttora) estremamente apprensivi e grandissime fonti di ansia per il sottoscritto(soprattutto legate al rendimento scolastico/universitario).
A causa ,dunque, di vari fattori, tra cui i suddetti genitori ansiogeni che mi hanno impedito di fatto di godere delle gioie dell'infanzia(per svariati anni, per esempio, non mi è stato permesso di giocare all'aperto), della quasi inesistente vita sociale dei miei genitori stessi, di una salute cagionevole(ora per fortuna fisicamente sto benissimo), un traumatico cambio di città(all'età cruciale di 14 anni), un carattere molto chiuso, scarsa autostima ed una sempre costante grandissima paura del giudizio altrui, una tendenza esasperata al perfezionismo che mi ha sempre portato ad evitare qualsiasi circostanza di cui non avessi il controllo e in cui non avessi potuto "vincere", essere il "migliore",
ora mi ritrovo essenzialmente solo. La solitudine è stata acuita sensibilmente dalla rottura del rapporto pluriennale con la mia ex ragazza, che è stata quasi per cinque anni la mia migliore amica, forse l'unica vera amica, la mia confidente, il mio faro, l'unico mio punto di riferimento nel mare nero dell' emarginazione.
Questa rottura, l'aver abbandonato di fatto gli studi(ora sto a cercando con grandissima fatica di riprendere), nonché la costante incapacità di costruire solidi rapporti umani mi ha portato inoltre nell'ultimo anno a soffrire di depressione.
Ora per fortuna sto meglio. Anche se certi giorni sono ancora davvero terribili.
Ogni giorno mi sveglio con un grandissimo peso addosso, come un macigno che mi schiaccia il petto. Ogni giorno mi addormento con questo peso, che opprime ogni mia speranza di libertà.
Penso sappiate bene di quale peso stia parlando.
Il peso che rende quasi impossibile intrattenere una stupida banale conversazione con una persona sconosciuta, il peso che a volte ti impedisce anche solo di varcare l'uscio di casa, il peso che fa apparire un'impresa titanica anche solo recarti al supermarket perchè questo comporta dover incrociare per la via e in negozio gli ALTRI, queste creature "misteriose e oniricamente spaventose", il peso che a volte non ti permette di dire "ciao" o "buongiorno" a un'altra persona(anche conosciuta) per paura, appunto PAURA, che non replichi la cortesia, il peso che ti fa sentire sempre inadeguato, che ti umilia, che ti fa sentire, consentitemi il francesismo, più merda della merda.
Soffro di attacchi di panico, per lo più tachicardia, sudore, tremore, sensazione di soffocamento.
E come ciliegina sulla torta non può mancare il doc.
:, che, però,
ammetto con sollievo, si è ridimensionato moltissimo rispetto a qualche anno fa.
Prima ero per lo più ossessionato con i numeri. La scomposizione in numeri primi, targhe, numeri di telefono, erano sempre costantemente al centro dei miei malati pensieri. Da piccolo c'è stato il periodo in cui raccoglievo qualsiasi porcheria trovata per strada e la mettevo in un sacchetto, che per me era un grande tesoro. Poi sono scattati i rituali religiosi/superstiziosi: dover ripetere un certo numero di padre nostro per scacciare il demonio, dover toccarmi il naso tre volte per scacciare i pensieri malvagi(per lo più demoniaci o legati alla morte di persone care), dover toccare sempre tre/quattro ferro prima di andare a dormire, ecc.
Per fortuna mi sono affrancato da queste stupidaggini, anche se ancora a volte mi ritrovo ad accendere e spegnere per tre volte la luce o a controllare più volte di aver chiuso la valvola del gas o cose del genere.
Insomma penso di aver dato un'immagine abbastanza completa dei miei problemi. Ci sarebbe tanto altro da aggiungere, ma probabilmente dovrei stare qui fino a domattina per raccontare 24 anni di vissuti nella paura
.
In conclusione voglio iscrivermi al forum per condividere la mia esperienza, cercare un mutuo aiuto e magari conoscere qualcuno della mia provincia con i miei stessi problemi, qualcuno che sia quindi in grado di capire le mie difficoltà, qualcuno che, perché no, possa diventare mio amico.
Spero di non essere stato troppo pedante e mi auguro di cuore che la mia richiesta di attivazione venga accolta.
Grazie per il momento,
Riccardo(DexterMorgan)