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27-05-2015, 22:03
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#21
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Principiante
Qui dal: May 2015
Messaggi: 60
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Originariamente inviata da Ansiaboy
ci son delle buone fette di probabilità che è stata cat a causar i disagi al figlio e voi fate i complimenti..
è proprio vero che il fobico si vuole male.. capirei se apprezzerste a dir "è bello legger di un genitore si interessi al figlio" ma addirittura eloggiar.....
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Ansiaboy, se ho involontariamente causato disagi a mio figlio non lo so, può darsi, fare il genitore è difficile. Nessuno è immune da errori. Tu ci hai mai provato? Credo che i problemi di mio figlio, comunque, abbiano origine da altro, non da me, e cioè dalla gravissima disabilità di suo fratello. E' molto sensibile.
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27-05-2015, 22:07
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#22
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Principiante
Qui dal: May 2015
Messaggi: 60
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Originariamente inviata da EMC
Sì, ma non si arriva a niente continuando a vedersi come il prodotto di un errore. Bisogna staccarsi completamente dalla propria famiglia e arrivare ad accettare quel che è la realtà, considerarsi un individuo a sè.
Io tutt'ora ho un rapporto burrascoso con i miei, odio addirittura mio padre rivedendo in alcune dinamiche tanti dei miei problemi, ma so anche che razionalmente è un conflitto che prima o poi dovrò elaborare e superare.
I genitori avranno fatto i loro errori come probabilmente a loro volta avranno fatto i loro nonni ecc.
Non tutti però hanno allo stesso tempo lo spirito di provare a "comprendere" e a capire per tentare di aiutare e riparare quel che ancora si può riparare.
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siamo tutti prodotti di errori, sperimentazioni, amori, ansie, attenzioni, negligenze, tutto mescolato in dosi variabili…
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27-05-2015, 22:12
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#23
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Principiante
Qui dal: May 2015
Messaggi: 60
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Originariamente inviata da EMC
La "fortuna" si riferiva semplicemente al fatto di provare a comprendere e ad interessarsi. Stop. L'ho pure premesso.
Magari mio padre avesse mai tentato di comprendere la natura del disagio. Il nostro rapporto si è sempre basato su di un paio di "ciao" al giorno, il meteo e discorsi sul più e sul meno
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E' più o meno il rapporto che ho avuto con mio padre… eppure non sono mai stata depressa, né fobica (aerei a parte)…. siamo anche tanto misteriosi e non c'è tutto questo scientifico determinismo… forse…
Con i nostri figli, nonostante tutti i gravissimi problemi che abbiamo dovuto affrontare, abbiamo sempre parlato tanto, giocato, riso, scherzato… ci siamo sempre amati e coccolati. Eppure mio figlio è chiuso in casa da otto mesi, è una larva magra e pallida, mi viene da piangere, non riesce a reagire, è deluso dall'universo…. Boh, vorrei capire e so che voi mi state già aiutando. grazie
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27-05-2015, 22:17
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#24
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Principiante
Qui dal: May 2015
Messaggi: 60
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Quote:
Originariamente inviata da Myway
Condivido chi ha detto che un genitore che si preoccupa per la situazione del figlio è una cosa buona, molti han avuto genitori che si sono disinteressati o sapevano solo sbraitare e insultare...
Per il resto benvenuta, non aspettarti cure o indicazioni miracolose dal forum, ci sono tante situazioni variegate, la maggior parte hanno poco a che vedere con la fobiasoicale, ma più con timidezza, problemi nelle relazioni ecc
Una domanda da profano, ma prima di lasciarsi come era? magari è in un a forte fase depressiva seguita alla rottura del rapporto, che non una caso di fobia soicale...
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Ora la fase depressiva è finita. In casa, con noi, ride e scherza quasi come prima… ha un grandissimo e sottile senso dell'umorismo. Lui non esce più di casa. Nemmeno in giardino. Non vuole vedere nessuno, né essere visto, nemmeno per sbaglio. Va in ansia, anzi panico, quando cerco di forzarlo a fare qualcosa. Gli ho proposto cose bellissime, viaggi, corsi, ho provato con le buone, con le cattive, ho pianto, supplicato, nulla. E' pallido come un lenzuolo… Vorrei che almeno andasse un po' a correre. Niente.
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27-05-2015, 22:19
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#25
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Principiante
Qui dal: May 2015
Messaggi: 60
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[QUOTE=Inosservato;1522964]benvenuta
tranquilla, non c'è giusto o sbagliato per questo genere di cose, ci si arrangia come si può, con calma e piano piano ho fiducia che possa ritrovarsi
e se lui è iscritto al forum? se incontrassi mia madre su qui mi vergognerei come un ladroooooo
oddio non so se è iscritto al forum!
non credo.
troppo social
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27-05-2015, 22:29
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#26
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Principiante
Qui dal: May 2015
Messaggi: 60
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Quote:
Originariamente inviata da Ansiaboy
a
trovo meglio un genitore che si disinteressa di un figlio piuttosto che uno che lo ridicolizza, sminuisce il più delle volte..
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Ti capisco, perché il mio rapporto con mio padre è stato un disastro.
Tuttavia, devi cercare di non applicare il tuo vissuto a tutti indiscriminatamente. Sei molto giovane, vero? I genitori non sono tutti uguali.
Io non ho mai ridicolizzato mio figlio. Non l'ho mai trattato male. Non gli ho mai dato nemmeno una sberla, in vita mia. Lo adoro, come adoro suo fratello e sua sorella. Ho sempre parlato e giocato con lui. Sicuramente avrò sbagliato tante cose, come tutti. Chi non prova a fare nulla non sbaglia e contemporaneamente sbaglia comunque perché non prova. Siamo umani!
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27-05-2015, 22:34
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#27
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Esperto
Qui dal: Sep 2012
Messaggi: 10,850
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Quote:
Originariamente inviata da cat
Ansiaboy, se ho involontariamente causato disagi a mio figlio non lo so, può darsi, fare il genitore è difficile. Nessuno è immune da errori. Tu ci hai mai provato? Credo che i problemi di mio figlio, comunque, abbiano origine da altro, non da me, e cioè dalla gravissima disabilità di suo fratello. E' molto sensibile.
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potrebbe essere.
la mia non voleva essere un'accusa ma solo invitar a farsi un' esame di coscienza
in ogni caso consiglio sempre di usar tatto, eviter di mettere sotto pressione, di ridicolizzare, smimuir, imporre, criticar etc. etc.
quanto spesso ti rapporti cosi con tuo figlio? se lo fai ogni tanto raramente probabilmente non c'entri
se lo fai spesso penso di si.
poi che rapporto ha col padre? è severo, rigido etc. etc. ?
poi ci stan anche casi di forte predisposizione genetica e magari uno ha genitori tranquilli ma la genetica è forte sommata
magari al rapporto col fratello...
dici che scherza, ride etc.
con mio padre devo cercar di stare muto il più possibile o si arrabbia....
fa proprio fatica a capire !!
non ti dico le ansie che mi son venute solo per paura che s'incavolava.....
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Ultima modifica di Ansiaboy; 27-05-2015 a 22:44.
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28-05-2015, 01:12
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#28
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Esperto
Qui dal: Feb 2015
Messaggi: 1,194
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Ciao Anche io, come tuo figlio, sono rimasta isolata per molto tempo. Avrei voluto avere una mamma come te, invece sono rimasta nel "limbo" per una decina di anni. I miei genitori non mi hanno mai capita nè aiutata. Spero troverai le risposte che cerchi.
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28-05-2015, 01:17
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#29
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Intermedio
Qui dal: May 2015
Messaggi: 174
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Quote:
Originariamente inviata da PeppermintCandy
Ciao Anche io, come tuo figlio, sono rimasta isolata per molto tempo. Avrei voluto avere una mamma come te, invece sono rimasta nel "limbo" per una decina di anni. I miei genitori non mi hanno mai capita nè aiutata. Spero troverai le risposte che cerchi.
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Già...il famoso limbo. Anch'io ci sono stato e ci sono da una decina d'anni.
Chissà quanti lo hanno conosciuto.
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28-05-2015, 11:31
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#30
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Banned
Qui dal: Dec 2013
Ubicazione: toscanaccio
Messaggi: 14,248
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Quote:
Originariamente inviata da Ansiaboy
ci son delle buone fette di probabilità che è stata cat a causar i disagi al figlio e voi fate i complimenti..
è proprio vero che il fobico si vuole male.. capirei se apprezzerste a dir "è bello legger di un genitore si interessi al figlio" ma addirittura eloggiar.....
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sarei prudente a scrivere una cosa del genere stando al di là dello schermo del Pc
la prob c'è intendiamoci come pure potrebbe non essere quello
credo che la delusione d'amore sia stata la miccia che ha fatto esplodere una situazione e non la causa della sua fobia sociale , perché si parla di 8 mesi se ho capito bene , il fatto che vada da uno psicologo è positivo in questo caso meglio sarebbe uno psicoterapeuta il fatto che cat si sia iscritta qui cmq depone a suo favore...
Pens che a me mia madre quando soffrii per la prima volta di depressione e volevo morite mi disse "buttati a mare!" , poi molti anni dopo toccò a lei soffrire di depressione le avrei voluto dire "eh allora?" ma non l'ho fatto ...
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28-05-2015, 12:46
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#31
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Esperto
Qui dal: Feb 2015
Messaggi: 1,194
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Quote:
Originariamente inviata da cat
E' più o meno il rapporto che ho avuto con mio padre… eppure non sono mai stata depressa, né fobica (aerei a parte)….
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Credo dipenda anche dalla sensibilità di una persona (però non ti conosco e non posso giudicare). Quando è successo a me mi sono subito isolata e in breve tempo ho perso tutti gli "amici", quindi mi sono ritrovata sola in una situazione familiare non proprio confortante.
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29-05-2015, 05:50
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#32
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Principiante
Qui dal: May 2015
Messaggi: 60
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Quote:
Originariamente inviata da PeppermintCandy
Ciao Anche io, come tuo figlio, sono rimasta isolata per molto tempo. Avrei voluto avere una mamma come te, invece sono rimasta nel "limbo" per una decina di anni. I miei genitori non mi hanno mai capita nè aiutata. Spero troverai le risposte che cerchi.
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Ti abbraccio, sei stata forte a farcela da sola! E come sei riuscita a uscire dal limbo? Perché una delle cose che ogni tanto penso, quando guardo mio figlio, è:
"e se si abituasse così tanto a stare da solo da non riuscire più a tornare indietro?
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29-05-2015, 05:56
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#33
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Principiante
Qui dal: May 2015
Messaggi: 60
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Quote:
Originariamente inviata da PeppermintCandy
Credo dipenda anche dalla sensibilità di una persona (però non ti conosco e non posso giudicare).
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Non so se sia la sensibilità o semplicemente il funzionamento.
Io sono sensibile ma quando ho un problema tendo ad andare all'esterno. O cerco le soluzioni nei libri.
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29-05-2015, 06:21
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#34
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Principiante
Qui dal: May 2015
Messaggi: 60
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Quote:
Originariamente inviata da tersite
credo che la delusione d'amore sia stata la miccia che ha fatto esplodere una situazione e non la causa della sua fobia sociale , perché si parla di 8 mesi se ho capito bene (…)
Pens che a me mia madre quando soffrii per la prima volta di depressione e volevo morite mi disse "buttati a mare!" , poi molti anni dopo toccò a lei soffrire di depressione le avrei voluto dire "eh allora?" ma non l'ho fatto ...
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Allora, la cosa è andata così: per un sacco di tempo questa ragazza, che stava con un altro, ha provato una forte attrazione per mio figlio. Si messaggiavano in continuazione e si dicevano cose romanticissime. Lui era certo (nella sua insicurezza, lui non direbbe "certo") che lei si sarebbe messa con lui. Lei gliel'aveva promesso. A un certo punto, proprio quando l'ex l'ha lasciata, lei ha deciso di prendersi un tempo per riflettere ed ha rifiutato le proposte di mio figlio, che ormai vedeva finalmente la possibilità di vivere questa storia d'amore… attesa da due anni.
Mio figlio è entrato in crisi nera. La sua vera e propria fobia sociale tuttavia è scoppiata poco dopo, quando era fuori con un amico. Una ragazza che conoscono si è avvicinata e ha detto a mio figlio "ma tu cosa ci fai lì, tutto sofferente?"
Lui è tornato a casa turbatissimo, agitato, disperato e da quel momento non ha più voluto uscire di casa, dicendo che non voleva essere visto così. Da quel momento ha avuto paura di uscire e paura di incontrarla. E così ha eliminato tutto. Gli amici sono venuti per un po' a cercarlo. Ora molto meno.
Davvero tua madre ti ha detto "buttati a mare"? forse voleva un pochino scuoterti? forse ti consigliava un bagno (ti lavavi in quel periodo?)
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29-05-2015, 06:42
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#35
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Principiante
Qui dal: May 2015
Messaggi: 60
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Quote:
Originariamente inviata da Ansiaboy
potrebbe essere.
in ogni caso consiglio sempre di usar tatto, eviter di mettere sotto pressione, di ridicolizzare, smimuir, imporre, criticar etc. etc.
quanto spesso ti rapporti cosi con tuo figlio? se lo fai ogni tanto raramente probabilmente non c'entri
se lo fai spesso penso di si.
poi che rapporto ha col padre? è severo, rigido etc. etc. ?
dici che scherza, ride etc.
con mio padre devo cercar di stare muto il più possibile o si arrabbia....
fa proprio fatica a capire !!
non ti dico le ansie che mi son venute solo per paura che s'incavolava.....
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Allora: prima che lui si ritirasse sul suo divano (lui ha a disposizione il piano di sotto della nostra casa, dove c'è un secondo piccolo soggiorno con angolo cottura, un bagno e la sua camera da letto- ecco, lui vive su quel divano, in isolamento da carcere duro), certamente non l'ho mai trattato male. L'ho sempre rispettato. L'ho sempre adorato. Certo, a scuola lui era altalenante. Un giorno prendeva 9, il giorno dopo 3. Andavo a parlare con i professori, che mi dicevano che era sempre, misteriosamente, impegnato a distruggere i risultati ottenuti; avrebbe potuto essere bravissimo, ma se si vedeva troppo bravo, tendeva a non impegnarsi più. Ovviamente in quelle fasi di disimpegno mi arrabbiavo con lui, ma tendevo sempre a stigmatizzare i suoi errori, non lui.
Mio marito è diverso. Lui si arrabbiava moltissimo (solo dal liceo in poi) e gliene diceva di tutti i colori. Però, nella normalità del rapporto, mio marito era tutto dolce e simpatico. Persino troppo, nel senso che a volte aveva un atteggiamento da "fratello maggiore", con lui, non da padre.
Dopo il suo "isolamento" abbiamo passato lunghe fasi di angoscia. Non l'abbiamo mai ridicolizzato. Io però ho passato ore e ore della mia vita a proporgli corsi: di canto, di canto lirico, di pattinaggio, di fotografia, di pittura, di scrittura creativa, di teatro, di musical, di chitarra, di batteria, di giapponese, di capoeira, di aikido, di danza moderna, di hip hop, di break dance etc etc. Poi gli ho proposto viaggi: in Islanda, a fare il campus fotografico del servizio civile internazionale. In Messico, dove, sempre con il servizio civile internazionale c'è un campo di tutela dei nidi delle tartarughe caretta caretta. Negli USA, dove c'è un campo di incontro con la cultura dei nativi americani. In Giappone, dove aiutano i poverini colpiti dallo tsunami. Gli ho proposto il cammino di Santiago di Compostela. I corsi di inglese all'estero della EF e i corsi di francese dell'alliance. Gli ho persino proposto di andare insieme a farci i dreadlock!!!
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29-05-2015, 06:44
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#36
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Principiante
Qui dal: May 2015
Messaggi: 60
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Quote:
Originariamente inviata da cat
Io però ho passato ore e ore della mia vita a proporgli corsi: di canto, di canto lirico, di pattinaggio, di fotografia, di pittura, di scrittura creativa, di teatro, di musical, di chitarra, di batteria, di giapponese, di capoeira, di aikido, di danza moderna, di hip hop, di break dance etc etc. Poi gli ho proposto viaggi: in Islanda, a fare il campus fotografico del servizio civile internazionale. In Messico, dove, sempre con il servizio civile internazionale c'è un campo di tutela dei nidi delle tartarughe caretta caretta. Negli USA, dove c'è un campo di incontro con la cultura dei nativi americani. In Giappone, dove aiutano i poverini colpiti dallo tsunami. Gli ho proposto il cammino di Santiago di Compostela. I corsi di inglese all'estero della EF e i corsi di francese dell'alliance. Gli ho persino proposto di andare insieme a farci i dreadlock!!!
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Non è che qualcuno di voi vuole fare uno di questi corsi? vi posso dare un sacco di informazioni!
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29-05-2015, 09:46
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#37
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Esperto
Qui dal: Feb 2015
Messaggi: 1,194
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Quote:
Originariamente inviata da cat
Ti abbraccio, sei stata forte a farcela da sola! E come sei riuscita a uscire dal limbo? Perché una delle cose che ogni tanto penso, quando guardo mio figlio, è:
"e se si abituasse così tanto a stare da solo da non riuscire più a tornare indietro?
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Sono stata fortunata ed ho incontrato un ragazzo che mi ha spronata in tutti i modi. Anche se era difficile mi è stato vicino e dopo un anno e mezzo ho iniziato a stare meglio. Se non ci fosse stato lui penso sarei ancora in quella situazione
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29-05-2015, 10:30
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#38
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Banned
Qui dal: Dec 2013
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Quote:
Originariamente inviata da cat
Davvero tua madre ti ha detto "buttati a mare"? forse voleva un pochino scuoterti? forse ti consigliava un bagno (ti lavavi in quel periodo?)
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no non mi consigliava un 'bagno' ma di farla finita
le mamme non sono sempre all'altezza di questo l'ho perdonata di altro molto meno ...
cpt un po' meglio la situazione di tuo figlio , magari è una reazione ad una situazione insostenibile , pensa che a me guardavano storto e qualcuno mi additava come scemo, drogato e anche frocio (non necessariamente in quest'ordine) al punto che evitavo spesso di uscire di casa
ora me ne frego altamente poi invecchiando queste dicerie hanno perso di importanza , oggi se non esco è solo perchè fuori mi annojo ma mi piace andare in campagna o sul mare , da solo ovvio, scusate l'OT
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29-05-2015, 22:30
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#39
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Principiante
Qui dal: May 2015
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Quote:
Originariamente inviata da PeppermintCandy
Sono stata fortunata ed ho incontrato un ragazzo che mi ha spronata in tutti i modi. Anche se era difficile mi è stato vicino e dopo un anno e mezzo ho iniziato a stare meglio. Se non ci fosse stato lui penso sarei ancora in quella situazione
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spero tanto che anche mio figlio incontri la persona giusta per lui!!!!
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29-05-2015, 22:39
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#40
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Principiante
Qui dal: May 2015
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Quote:
Originariamente inviata da Joseph
Nessuno si è mai preoccupato di ascoltare o cercare di conoscere questo figlio, ma solo di dirgli come deve essere e cosa deve fare.
Da questa situazione non si può pretendere di passare a quella opposta in un attimo, con lui che si apre completamente parlando di tutti i suoi pensieri più intimi.
I rapporti vanno costruiti per gradi, altrimenti il ritiro sul divano diventa la scelta più logica.
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Ah sì? Vuoi provare a chiedere a lui se nessuno si è mai preoccupato di ascoltarlo o cercare di conoscerlo?
Forse non mi sono spiegata.
Lui si è sempre aperto molto, abbiamo un grande dialogo.
Da quando sta male, si è chiuso per timore di farmi soffrire e perché non vuole che io gli faccia troppe proposte.
Ora ho quasi e sottolineo quasi smesso di metterlo sotto pressione e sto cercando di essere più leggera.
Lui si è ritirato sul divano dopo una delusione d'amore, dopo un tira e molla durato due anni, dopo che una pazza isterica scatenata che voleva stare con due uomini l'ha torturato, pur sapendo che aveva a che fare con una persona meravigliosa, dopo che, una volta che era uscito con gli amici, una ragazza si è avvicinata chiedendogli cosa ci facesse lì, tutto sofferente… e lì lui ha cominciato ad avere il terrore di essere visto in quella condizione.
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