Ciao a tutti,
sono Nightshade, ho 24 anni e vivo in provincia di Varese, sul lago Maggiore. Sono una ragazza molto timida e, purtroppo, ansiosa per tutto ciò che riguarda le interazioni sociali: parlare in pubblico, fare un lavoro mentre altra gente mi guarda, parlare con gente nuova (soprattutto se maschi), presentarsi come la nuova arrivata. Ho pochi amici (si contano con le dita di una mano) e non ho mai avuto relazioni sentimentali. Detesto essere al centro dell’attenzione e faccio fatica ad esternare i miei sentimenti e a sfogarmi. Tendo sempre a pensare in negativo e mi immagino sempre lo scenario peggiore di una situazione. Credo di avere la Fobia Sociale e dico credo perché non essendo mai andata da uno psicologo, non mi è stata diagnosticata, anche se girando su internet nella speranza di capire cosa ci fosse di sbagliato in me, la descrizione di “sociofobica” mi calza a pennello.
La mia timidezza nasce fin dai tempi dell’asilo e delle elementari, quando venivo “bullizzata” dai miei compagni di classe, facevo parte del gruppo degli “sfigati”, situazione che si è protratta fino alle medie. Alle superiori sono capitata in una classe decente, chiedendo al preside di mettermi in una sezione diversa da quella dei ex miei compagni, ma oramai l'insicurezza era insita in me. Andavo bene a scuola, anche se temevo le interrogazioni o di non sapere le risposte, non alzavo mai la mano. Mi piaceva l’indirizzo e il mio desiderio era fare l’Università e laurearmi per poi inseguire il mio sogno di lavorare a contatto con la natura. Declassavo le relazioni sociali mettendo al primo posto la carriera e sono riuscita ad uscire dalle superiori con un voto abbastanza alto. Ero fiduciosa, nonostante i miei problemi e le mie paure.
Da lì, lo sfacelo. Dopo il primo anno di università, la mole di studio ha iniziato ad accumularsi, la paura agli esami, soprattutto orali, è diventata insostenibile e la voglia di studiare, dopo i continui fallimenti, è diminuita. Arrivavo al giorno dell’esame e letteralmente scappavo via, ripetendomi “con più tempo studierò meglio e lo passerò la prossima volta”. La cosa sta proseguendo e ora sono fuoricorso di quasi due anni, spero di riuscire a tirare avanti ancora un po’ e finire la triennale entro gennaio, anche se questa situazione mi sta logorando. Mi vergogno moltissimo anche perché mentre altri magari sono indietro perché hanno un lavoro per mantenersi gli studi, io sono a casa tutto il giorno.
Non riesco a parlarne con i miei perché per mia madre è inconcepibile che esistano questi problemi, non credo sappia cosa sia la fobia sociale ed è molto bigotta (per lei il mondo dev’essere tutto uguale e perfetto, manco vivessimo nel mondo colorato di Edward Mani di Forbice), e con mio padre non riesco ad esternarmi, nonostante abbia una visione del mondo più ampia, è molto cinico e ho paura di deluderlo.
Sono qui perché spero di scambiare esperienze con voi altri del forum, di trovare un po’ di conforto e risposte riguardo alla mia situazione e magari di prendere un po’ più di sicurezza in me stessa.
A presto!