Ho 18 anni e spiego per bene la mia situazione: sono da sempre un ragazzo introverso, credo anche abbastanza creativo. La mia fobia sociale è cominciata alle superiori, ansia tremenda appena aprivo gli occhi la mattina, nausea fortissima, cominciava a terrorizzarmi il dovermi sedere per cinque ore in un banco ed essere costretto a stare in compagnia di gente che trovava ogni occasione per giudicare in modo negativo. Non ho mai subito bullismo fisico, ogni tanto verbale, il fatto è che non ce la facevo più ad essere giudicato, ad essere guardato, non volevo essere nè protagonista principale delle vicende scolastiche, nè secondario, volevo sparire, volevo diventare invisibile e nient'altro... avevo stretto amicizia solo con due compagni, comunque sia nonostante non subissi bullismo, c'erano delle coalizioni contro di me che non mi andavano a genio, compagni che sfottevano sotto voce in gruppo, qualsiasi cosa accadesse veniva data la colpa a me e ne seguivano tante risate. Insomma, ero distrutto da tutto questo, agli occhi di una persona esterna alle vicende potevano sembrare anche motivazioni banali, fatto sta che decisi di abbandonare la scuola, poiché i miei disagi erano troppo, troppo forti, e mi stavo rovinando le giornate con l'ansia. Non riuscivo quasi più a dormire, mangiavo poco, ero costantemente depresso, quindi promisi ai miei genitori che a 18 anni compiuti (allora ne avevo 16) mi sarei iscritto ad una scuola serale. Inizialmente, per quasi un anno, ho lavorato con mio padre, poi sono rimasto a casa. Le mie giornate erano praticamente solo pc, tra manga, anime, videogame, film, serie tv, romanzi e quant'altro, e devo dire che tutto ciò mi ha aperto la mente ancora di più di prima, è stato un anno di evoluzione, al contrario di quanti alcuni potrebbero pensare. Comunque sia, a volte il pomeriggio uscivo e andavo a casa di qualche mio amico che ho ancora ora, per giocare insieme a videogame, o cose del genere, visto che riuscivo a socializzare solo con gente simile a me. Poi sono arrivati i fatidici 18 anni, ed inutile dire che nel frattempo la situazione era peggiorata in quei due anni, facevo fatica anche ad attendere il mio turno dalla dottoressa ad esempio, che mi veniva voglia di scappare da lì dentro, quindi decidere di tornare a scuola non è stato facile. Attualmente non mi interessa quasi nulla delle materie e la scuola non mi sta appassionando per niente, ma tanto so che sarebbe stato così anche per qualsiasi altra scuola... ogni giorno ho forti difficoltà a stare in classe, non a caso ho fatti già 15 assenze circa poiché spesso ho bisogno "di riprendere fiato" dalla vita sociale, e dedicare una giornata completamente a me, a casa, oltre al sabato e la domenica. Prima delle vacanze di Natale la situazione stava peggiorando molto, l'ansia si era intensificata, un giorno ho dovuto fingere una chiamata per fuggire dall'aula e calmarmi un pò. Le vessazioni sono diminuite, ma temo ancora molto il giudizio altrui, parlo poco e niente, infatti sono conosciuto come il silenzioso della classe. Dopodomani dovrò ritornare, spero solo che riuscirò a reggere e a non fallire ancora una volta. Avrò molto di cui discutere su questo forum, avrei voluto scrivere almeno il triplo di tutto ciò, ma mi fermo qui perché potrei annoiare, essendo una presentazione, quindi magari più avanti farò post in cui approfondirò vari questioni e punti di vista, confrontandomi con tutti voi su queste tematiche, magari cercando anche di aiutare, per quanto io possa farlo visto che sono in un periodo di forte debolezza... non nascondo che la voglia di abbandonarsi a se stessi ancora una volta, come quei due anni, è tanta, la fatica di stare con gli altri c'è e credo ci sarà per tanto, tanto tempo, ma per ora non demordo, almeno si spera.
