Sono un uomo di 44 anni e soffro di fobia sociale che si presenta ciclicamente. Cioè mi compare per qualche giorno, poi sparisce per settimane, anche per un mese o due, poi mi ritorna. Si manifesta nella forma più lieve con il rifiuto di volermi relazionare con gli altri, rifiuto immotivato di sentire gli amici, di vederli. In forme più pesanti con la repulsione di rispondere al telefono (ma solo quando si tratta di persone che conosco), fino alla fobia di accedere alla pagina di facebook e, nella forma che per me è la più grave di tutte, di incontrarmi con le persone che conosco e soprattutto di andare alle feste.
Credo che alla base ci sia un terrore immotivato di essere giudicato, e quindi di essere escluso. Forse in maniera inconsapevole attivo la forma di difesa di autoescludermi in modo da sentirmi giudicato su qualcosa che ho fatto con consapevolezza, e che questo mi possa in qualche modo rassicurare.
In effetti, data la mia età, non sono esattamente un ragazzino, ma sono stato sempre responsabilizzato dai miei genitori sin dall'età di 7 anni e forse anche prima. Credo anche di aver ricevuto responsabilità più grandi di ciò che potevo, ma che ho sempre affrontato. Penso di essere "cresciuto" all'improvviso e in me coesistono i due aspetti dell'essere adulto responsabile e del sentirmi giovane come animo.
In passato ho avuto qualche periodo di depressione durato uno o due anni e che ho superato con l'aiuto di sedute di psicanalisi di gruppo.
Spero che con l'aiuto del forum possa superare anche questi fenomeni di fobia sociale che ultimamente si stanno ripetendo spesso.
Un grazie a tutti