Sono perfettamente daccordo con te sul fatto di chiamarci "normali". Leggendo sul forum ti accorgerai che è uno dei temi ricorrenti il confrontarsi alle persone molto estroverse e ritenersi:
-normali loro e noi anormali che dobbiamo adattarci?
-normali noi e loro no?
-optiamo per l'eludere la questione dicendo che siamo tutti uguali?
Io naturalmente sono della fascia più estrema
cioè penso che ai giorni nostri il concetto di cosa è "normale" sia ampiamente discutibile e non possa essere identificato con la "maggioranza". Questo perchè oggi, nell' anno 2012.. essere "normali" essere estroversi significa tutta una serie di cose che io mi rifiuto di ritenere essere normali. E cioè tenere un comportamento fuori dalle righe, ostentare sicurezze che non si anno, recitare, fingere, fare stupidaggini senza usare la testa, usare le persone e così via.
Purtroppo, per un motivo o per l'altro, è passato un messaggio: se non fai lo scemo.. allora non vivi. Se ragioni su quello che fai.. allora non vivi. Sei vecchio. Sei noioso. Ma non è così. Non esiste solo un modo per vivere.. un modo divertente (il loro) contrapposto ad un modo noioso. Ma esistono tanti modi di reinventarsi la vita, anche a livello sociale. Il problema è che ,attualmente, si mostrano per la maggiore solo due tipi di società: "i felici (o falsamente felici?) che non pensano e fanno cose idiote" e "i tristi-noiosi che pensano e non fanno".... ora.. se riuscissimo ad essere felici ma non nell'idiozìa... saremmo a cavallo.