Salve. Sono maschio, 20 anni studente. Descrivere la mia situazione mi risulta molto difficile. Nutro (credo, visto che non sono mai andato da uno psicologo) una fobia sociale che ritengo lieve/media, ma essa mi complica la vita non poco soprattutto per un motivo: il cibo.
Non so se definirla ematofobia ( paura del vomito) o sociofobia o un mix di entrambe ( secondo me la cosa più plausibile), ma in ogni cosa qualsiasi cosa sia la sento peggiorare di anno in anno con brevi anzi brevissime pause in cui scompare. Ah già mi sono dimenticato di dire cos'è: non riesco a mangiare in gruppo o in luoghi affollati. Questo vuol dire che se devo uscire con un amico a mangiare? io mangio a casa. Devo andare fuori con amici? Io mangio a casa e poi vedo gli altri mangiare insieme e allegri con invidia come se fosse la cosa più naturale del mondo, cosa che in effetti lo è ma non per me. I miei sforzi di superare la cosa vengono vanificati ogni volta. Infatti quando perchè costretto mi tocca mangiare con altre persone al di fuori di mia madre ( si solo mia mamma infatti sta anche iniziando con mio papà) ad esempio il classico pranzo di natale con i miei zii spesso si verifica il disastro: vomito. Con gli amici è la stessa cosa anche se posso fermarmi un pelo prima perchè non vengo quasi costretto a mangiare dai diversi "mangia per carità" " butta giù è solo un boccone" ecc ecc.
Va detto che in effetti non sono un colosso e anzi sono abbastanza magro, non sono mai stato un mangione anche se mi piace il cibo.
Dal punto di vista relazionale, ovviamente, è un disastro. O meglio non proprio situazioni dispeerate che ho letto in questo forum ma quasi. Infatti non riesco ad avere una relazione per molto tempo.
Le ragioni sono diverse: noia, supponenza, miei cambiamenti di umore repentini, mio eccessivo attaccamento.
Nota sulla supponenza: sbagliando, forse o forse no, spesso mi ritengo più intelligente del 90% delle persone le quali vengono viste da me come demenziali o semplicemtente stupide. Questo viene da una parte dalla mia naturale predisposizione e interesse al ragionamento logico/matematico e dalla mia velocità nell'apprendimento, dalll'altra perchè veramente, molte persone sono stupide.
Comunque sia, ho parlato di relazioni ma intendevo quando ci sono: un mese due ogni 2 anni è la media. E quando ci sono non sono di certo io a fare il primo passo. E quando qualcuna fa il primo passo beh deve sperare che il quel giorno mi senta così estroverso da rispondere a un "ciao" con un "ciao" e non con una fuga a gambe all'aria. ( avrò piacere di parlare di un episodio in un post appena mi attivate o anche qua se possibile)