Ho trent'anni e vengo dalla provincia di brescia. Ho sempre nascosto a me stessa questa difficoltà. Fin dall'inizio della mia adolescenza ho avuto un fidanzato dietro l'altro, con i quali costruivo rapporti simbiotici. Da qualche anno, dopo l'ultima relazione che mi ha messa davvero k.o. tecnico, sono rimasta sola. Non è un caso che abbia scelto un giorno di festa per approdare qui. Mi sento sola, esco pochissimo, non ho amici veri. O meglio, quelli che ho hanno la loro vita e non mi conoscono davvero perchè io non mi apro mai a nessuno. Non mostro mai le mie fragilità. C'è qualcosa nella mia testa che mi spinge ad essere così, un po' perchè non voglio disturbare, non voglio fare pena, e non voglio sembrare una vittima. Un po' perchè il mio essere ipersensibile può essere usato per ferirmi. Soffro sporadicamente di attacchi di panico, iniziati a 17 anni, gestiti un po' meglio negli anni successivi. Ma forse "gestire" non è il termine adatto. Ci sono certe situazioni che evito a prescindere, per me sono off limits perchè mi arrecherebbero troppo disagio. Bere in compagnia, ad esempio, e rischiare di perdere il controllo non fa per me. Già questo mi taglia fuori dalla maggior parte delle possibili uscite. La discoteca mi fa paura, non so ballare, non ho il senso del ritmo e nonostante sia una bella ragazza non ho un buon rapporto con il mio corpo e con la mia femminilità.
Vivo sola e ho un lavoro, per fortuna, altrimenti* vivrei reclusa in casa. Mi ritengo depressa, la mia casa è un disastro, non ho stimoli. Non so chi sono. Al tempo stesso ho tanta voglia di ridere e scherzare. Chi mi conosce mi definisce solare e dolce. Ed è così, non fingo.. ma non conoscono il mio lato "ombra".
Sono stata un po' lunga e forse non ho detto davvero tutto quello che avrei voluto dire, ma ho scritto tutto d'un fiato forse anche in modo un po' confusionale. Spero.. cosa spero? Non lo so. Spero di poter avere spunti di crescita. E spero che questo lungo week end passi in fretta.
