Sono una ragazza di 24 anni, e soffro di fobia sociale, o ansia sociale, da quando ne ho 14. Il passaggio tra le scuole medie inferiori e le superiori potrebbe esserne la causa principale, la competizione innescatasi in quel periodo, il carico di responsabilità che prese piede già nell'adolescenza, dopo la dipartita di mia madre, e forse tante altre cose che vorrei mi aiutaste a scoprire e, chissà, risolvere, in un confronto terapeutico con tutti voi.
Troppo breve? Che altro posso dirvi? Da allora, dalla morte di mia madre, sono rimasta chiusa in casa, tagliando praticamente tutti i ponti. Significa che da 10 anni non parlo con anima viva, ad eccezione di mio padre e mia nonna. Non ho mai assunto farmaci, mai fatta una visita, mai parlato con psicoterapeuti o altro.
L'ansia mi blocca solo all'idea di dover parlare con qualcuno che non sia della famiglia, qualcuno che non conosca la mia situazione, che non sappia le motivazioni che stanno dietro il mio evitare tutto e tutti. Anche parlarvene qui, ora, mi crea un certo disagio, anche se è nulla rispetto alla tachicardia, i sudori freddi, i tremori, e il senso di morte che scattano non appena si prospetta l'idea di uscire di casa.