Uh ok, in effetti pensavo di averla fatta meglio scusate
Allora sono Giulia, una ragazza di 20 anni che soffre di fobiasociale e attacchi di panico che vive in provincia di Parma. Al momento sono disoccupata avendo finito la scuola. Proprio la scuola credo sia stata la base dei miei disagi. La scuola, insieme ai miei famigliari, che hanno sempre risposto in me aspettative troppo grandi. Infatti sia mio padre che mia madre hanno avuto molto successo nelle loro vite, ma questo loro successo ha portato loro a dimenticarsi della loro unica figlia, se non quando dovevano rimproverarle qualcosa. In pratica mi hanno trattata tutto questo tempo come un robot. Già alle elementari pretendevano da me un comportamento impeccabile e un modo di fare\vestirsi perfetto. Così finivo per essere presa di mira dalle altre bambine, che mi vedevano come la perfettina della classe che era sempre, appunto, perfetta. Questo quindi mi ha causato le prime insicurezze, dato che ero presa in giro nonostante io volessi tanto essere una bambina normale ed essere come loro. Alle superiori poi il delirio. Liceo ovviamente classico, perchè i miei genitori non avrebbero potuto certo permettermi di fare altro che giudicavano "inferiore", e comincia il delirio. Sono presa di mira da tutta la parte femminile, spinte, prese in giro, sputi, anche qua infatti i miei genitori mi facevano andare in giro in maniera perfetta ma ridicola, e questo mia causava problemi anche con i prof. I ragazzi erano più gentili, ma solo perchè pensavano fossi una facile, e cercavano solo relazioni brevi e appaganti per vantarsi, e quindi erano falsamente buoni con me. In terza liceo ho il primo attacco di panico, ricordo che credevo di stare per morire. I miei genitori invece di rassicurarmi quasi si vergognano, e io comincio a ribellarmi ma nel modo sbagliato. Comincio a bere, anche ad andare oltre l'alcol ed ad una serata in cui ero totalmente fuori di me, riesco a salvarmi dalle grinfie di alcuni ragazzi che mi avevano portato li con solo scopo di approffitarsi di me. Per fortuna non successe quasi nulla, ma mi spaventai molto. Mi chiusi ancora di più, provai vergogna, pensai che tutti mi ridevano dietro e questo mi provocò ancora più fobiasociale. A causa di questo episodio che mi provocò e mi provoca ancora incubi ebbi un notevole calo dell'umore e una forte depressione, abbandonai gli studi (mai più ripresi se si eccettuano i corsi serali) e mi ricoverarono in una casa di cura . Cominciai a chiudermi e a rifugiarmi nelle mia passioni come la pittura e il disegno. Sviluppai ancora di più n carattere timido e iper introverso. Credo di essere anche iper sensibile e super emotiva, dati i tanti traumi subiti. I miei genitori non mi possono più vedere ma almeno mi pagano le cure, e so che non è poco. Non amo le discoteche e i locali, a parte quei pochi mesi di ribellione. Vorrei solo trovare persone con cui stare bene e che mi capiscono. La mia fobiasociale si manifesta soprattutto quando devo fare qualcosa davanti agli altri, infatti ho paura dei giudizi altrui, e quando devo passeggiare per vie affollate, per i motivi suddetti.