sono una ragazza di 20 anni, studio all'università.
Da piccola, diversamente da come sono ora, non avevo grandi problemi a relazionarmi con le persone, se non una leggera timidezza iniziale del tutto accettabile. Mi piaceva stare in mezzo alle persone, mettermi in gioco e perché no mi piaceva molto stare al centro dell'attenzione. Verso i 13-14 anni, non riesco ancora a ricordarne la causa, mi sono chiusa sempre di più in me stessa fino ad arrivare a livelli di introversione estremi. Non riuscivo a parlare con le persone, ad essere disinvolta , ad introdurmi nelle conversazioni, ad integrarmi nei gruppi.... tendevo ad auto-escludermi (tuttora lo faccio). Ho sempre pensato, o forse sperato, che prima o poi il tutto sarebbe svanito col passare del tempo.... invece le mie paure e le mie ansie sono rimaste invariate (per ora).
Adesso sono in terapia. Ho fatto due mesi di psicoanalisi che ho deciso di concludere perché, nonostante la bravura della psicoterapeuta, penso che non mi avrebbe mai portata alla guarigione. Adesso sto seguendo la terapia breve strategica, e devo dire che mi sta aprendo un nuovo modo di vedere le cose e le persone. Chissà che non riesca ad uscirne per davvero un giorno! Vi dico solo che ho sempre pensato che l'introversione e la timidezza fossero un aspetto del mio carattere immutabile e che in nessun modo avrei potuto cambiare o alleviare, adesso mi sto un pò ricredendo.
Mi sono iscritta perché vorrei condividere questo disagio che mi perseguita da ormai troppo tempo, e non ne posso davvero più! Parlare con persone che sono sulla mia stessa barca potrebbe farmi sentire meglio